Piccola indagine sui prodotti dimagranti
"Al di sopra di ogni sospetto.", frase che evoca subito il viso del grande Volontè diretto da Elio Petri. Ma lasciando un attimo da parte un film potentissimo e l'indagine sul suddetto cittadino, noi ci chiediamo se esista davvero un alimento industriale al di sopra di ogni sospetto. Dietro gli ingredienti di alcuni prodotti spacciati per dimagranti, infatti, può nascondersi un "sovversivo", un "criminale" che abbassa le difese dell'organismo
Un'indagine che si rispetti parte da qualche indizio certo. Nel caso di alcuni prodotti dimagranti in commercio: confezione dai colori sgargianti, etichetta graficamente accattivante, forme che fanno venir voglia di metterle subito nel carrello, immagini che evocano leggerezza, movimento, energia. Proviamo a smascherare alcuni trucchetti che spingono all'acquisto di prodotti dimagranti e a capire se è possibile consumarne con la cautela necessaria a trarne del beneficio in termini di salute.
Due parole sui prodotti dimagranti
Il passo dallo scaffale al carrello dura l'estensione di un arto. Se poi la bilancia negli ultimi periodi registra qualche chilo di troppo, è ancora più facile andare al supermercato e fare una spesa leggermente cieca, o meglio abbagliata dal miraggio dei chili in meno. Ciò non vuol dire che tutti i prodotti dimagranti nascondono insidie, ma che l'acquisto deve essere condotto con cautela, facendo caso a piccoli dettagli. Un dovere/diritto di cui possiamo disporre, in quanto consumatori consapevoli.
Consigli per l'acquisto di prodotti dimagranti
Ecco alcune dritte per non sbagliare e rischiare di mettere nel carrello prodotti affatto nutrienti, per nulla sostanziosi o sani, basati solo sulla falsa promessa di far perdere peso:
- Siate intransigenti sulle percentuali che indiano la riduzione calorica. Le etichette di prodotti dimagranti validi non riportano mai la vaga dicitura "meno grassi", ma indicano nel dettaglio a quanto l'apporto calorico di quel dato alimento e la differenza rispetto alle calorie della versione non light.
- Alcuni prodotti dimagranti sono prodotti light per finta, alimenti ingannevoli le cui etichette si basano sull'effetto della ridondanza. Un esempio? Se vi trovate di fronte a un'etichetta come "ricotta magra", sappiate che la ricotta è un formaggio light per definizione, più digeribile degli altri e con un ridotto apporto in grassi: questo perché la ricotta non si ottiene per stagionatura della cagliata, ma si prepara lavorando il siero del latte che dalla cagliata si libera.
- Se volete concedervi un peccato di gola ma senza peccare oltremisura, sappiate che esistono prodotti dimagranti che sono anche ottimi dessert basati sul processo per cui lo zucchero bianco e di canna vengono sostituiti con dolcificanti di sintesi. Questo procedimento non deve spaventarvi, perché tutti i dolcificanti chimici in commercio sono stati approvati dal Ministero della Salute. L'unica reale raccomandazione è quella di non superare le dosi giornaliere fissate, per non andare incontro a disturbi di meteorismo, cattiva digestione, acidità, gonfiori addominali, diarrea.
- Spesso sottrarre implica aggiungere. No, non è una massima oscura, ma un dato di fatto. Alcuni prodotti dimagranti presentano formulazioni alleggerite in grassi cui però corrispondono aggiunte in conservanti, amidi e fibre assenti nella versione originale del prodotto.
Prendiamo il caso della mozzarella. Ora, di per sé la mozzarella è erronamente ritenuta magra: contiene dal 16 al 20% di grassi e un bocconcino ha lo stesso apporto calorico di una fetta di petto di pollo da 100 g ed è anche più dannosa in termini di colesterolo. ciò non vuol dire che dobbiate rinunciare alla mozzarella, anzi, è utile conoscere queste informazioni per sapere come regolarvi in cucina. Se però preferite andare verso la variante light della mozzarella, dovete assolutamente accertarvi che non contenga sorbato, composto irritante utilizzato nell'industria alimentare come conservante.
Altri sugerimenti che ci sentiamo di dare: leggete gli ingredienti e i valori nutritivi, fate una scelta secondo le vostre necessità, ascoltatevi a fondo e, light o non light, cercate di mantenere il contatto con i sapori reali, tradizionali, in un certo senso, sacri.
Immagini | Luca Vanzella