Pane nero al carbone vegetale: proprietà, calorie, controindicazioni
Il Ministero della Salute non ammette la dicitura del cosiddetto "pane al carbone vegetale" come colorante di prodotti da forno da definirsi "sostitutivi del pane" e la quantità per questa indicazione è talmente esigua che non può riportare caratteristiche pari a quelle di un integratore alimentare.
L’argomento “pane nero al carbone vegetale” è legato a precise normative indicate dal Ministero della Salute e ai claims che forniscono linee guida sul suo utilizzo e codici per l’etichettatura.
Per evitare libere interpretazioni vediamo insieme quanto indicato nello specifico nella nota diramata agli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome, nella quale sono elencati chiarimenti in relazione alla produzione, denominazione ed etichettatura di prodotti da forno con l’aggiunta di carbone vegetale e commercializzati come pane, focaccia o pizza al carbone vegetale.
“[…]è ammissibile la produzione di un “prodotto della panetteria fine” denominato come tale, che aggiunga agli ingredienti base (acqua, lievito e farina), tra gli altri, anche il carbone vegetale come additivo colorante e nelle quantità ammesse dalla regolamentazione europea in materia (Reg. CE 1333/08 All. II Parte E);
non è ammissibile denominare come “pane” il prodotto di cui al punto 1, né fare riferimento al “pane” nella etichettatura, presentazione e pubblicità dello stesso, tanto nel caso in cui trattasi di prodotto preconfezionato quanto nel caso di prodotti sfusi (Articolo 18, Legge 580/67);
non è ammissibile aggiungere nella etichettatura, presentazione o pubblicità del prodotto di cui al punto 1 alcuna informazione che faccia riferimento agli effetti benefici del carbone vegetale per l’organismo umano, stante il chiaro impiego dello stesso esclusivamente quale additivo colorante.”
Per capirci meglio, il carbone vegetale può essere utilizzato solo come colorante con la dicitura E153 nei prodotti da forno ma non può essere utilizzato come ingrediente nella produzione di pane poiché non esiste una tradizione consolidata e in tal senso dovrebbe rientrare tra i “novel food” e quindi necessiterebbe di una particolare autorizzazione.
In ogni caso, in commercio troviamo pane nero al carbone vegetale e dobbiamo sapere che non risponde alle normative vigenti, se riporta la dicitura “pane” anzichè “sostitutivo del pane”.
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Proprietà del “Sostitutivo del pane” al carbone Vegetale
Facciamo attenzione alle millantate proprietà del “pane nero al carbone vegetale”, come alta digeribilità, antigonfiore, antiemetico, ecc. Quelle sono le proprietà del carbone vegetale ma non possiedono “proprietà transitiva” tale per cui se il pane contiene una frazione di polvere di carbone allora la pagnotta ne assume gli effetti benefici adsorbenti!!!
Non cadiamo nella trappola di queste strumentalizzazioni: il pane al carbone vegetale possiede gli stessi valori nutrizionali e le stesse calorie del pane bianco: in 100 grammi di pane l’apporto è di 307 kcal.
Ecco ora una ricetta per preparare il pane al carbone vegetale in casa in cui per 500 g di farina 00 vengono indicati 6 grammi di carbone vegetale o l’equivalente in compresse da tritare.
Questa ricetta non ricade nelle considerazioni sopra esposte perché il quantitativo che viene indicato è pari a quello di un ingrediente e non di un semplice colorante ammesso dal Ministero della Salute e quindi non commercializzabile.
Se a casa nostra vogliamo trasformare il pane quotidiano in un simil-integratore siamo liberi di farlo, ma informiamoci bene sulle controindicazioni del carbone vegetale.
Controindicazioni del carbone vegetale
Premesso che nei preparati da forno in commercio la dose di carbone vegetale è minima e consentita solo per la colorazione, va da sé che non esistano controindicazioni alla consumazione di “pane nero”.
Qualora invece volessimo prepararlo in casa con quantitativi che superano la dose giornaliera consigliata sottoforma di integratore (2 grammi al giorno in caso di necessità), dobbiamo tenere in considerazione alcuni aspetti legati all’assunzione prolungata di carbone vegetale:
> può provocare stitichezza;
> assorbe principi attivi, in caso di assunzione di farmaci;
> può assorbire importanti nutrienti;
> può essere nocivo se non di buona qualità, poiché il carbone vegetale si ottiene dalla combustione di legni.
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