Referendum per abolire la caccia: si firma fino al 20 ottobre
C'è tempo fino al 20 ottobre per firmare la proposta di referendum messa in campo dal comitato Sì Aboliamo la Caccia allo scopo di vietare l'attività di caccia sull'intero territorio nazionale. Nel caso in cui si raggiungessero le 500mila firme, i cittadini avrebbero la possibilità di esprimere la propria preferenza sul tema in sede di referendum.
500mila firme entro il 20 ottobre. Questo l'obiettivo del comitato Sì Aboliamo la Caccia, che ha avviato a luglio una raccolta di adesioni allo scopo di ottenere un referendum di iniziativa popolare per l'abolizione della pratica della caccia.
Nel caso in cui il mezzo milione di firme dovesse essere raggiunto, i cittadini avranno dunque la possibilità di esprimersi sul quesito referendario che chiede di abrogare alcuni punti del testo di legge di attuale riferimento per la regolamentazione e la legalizzazione delle attività di caccia. Il comitato, tuttavia, punta a superare i 700mila consensi "per avere la sicurezza per eventuali firme rese nulle".
Gli obiettivi della proposta
La proposta di referendum intende abrogare alcune disposizioni della legge 157 del 1992, così da vietare l'attività di caccia sull'intero territorio nazionale.
"La caccia è discussa da anni” dichiarano i promotori. “Sono stati tanti i tentativi di presentare in Parlamento alcune modifiche ai troppi privilegi riservati solo ai cacciatori, evidenziando, nel tempo, sempre una maggiore presa di coscienza tra la popolazione e soprattutto tra i giovani, del rifiuto della caccia e della violenza nei confronti degli animali".
A partire da tali presupposti, il comitato promotore ha lavorato a una riformulazione della legge 157 che vieta la caccia e indirizza la normativa verso il principio di tutela degli animali.
"Il nostro testo è stato accuratamente studiato per ottenere concretamente l’obiettivo di cancellare la pratica cruenta e violenta della caccia", spiegano dal comitato. "Se si raggiungesse il quorum, la legge 157 tornerebbe alla sua vera natura, cioè quello della tutela della fauna selvatica. Vieterebbe la caccia in ogni dove e in maniera totale, costringendo le amministrazioni a trovare soluzioni “ecologiche”, cioè naturali e senza uccisioni nella gestione degli animali selvatici".
Il testo del referendum
Nel quesito del referendum si propone di eliminare alcune disposizioni normative contenute della legge del 1992, tra cui i punti che consentono l'attività di caccia (art. 1, comma 2) e che permettono di utilizzare i cosiddetti richiami vivi, cioè animali della stessa specie di quelli che si intende cacciare (arte. 4 e 5).
Il testo modifica, inoltre, la disposizione che affida il controllo della fauna al comitato faunistico oltre che all'Istituto nazionale per la fauna selvatica, proponendo di affidare a quest'ultimo la gestione esclusiva.
Ulteriori modifiche riguardano, inoltre, gli articoli dal 12 al 19, rendendoli articoli descrittivi, che si limitano a spiegare cosa sia l'attività di caccia e come riconoscerla.
Il divieto assoluto di praticarla interviene, invece, all'art. 21: "È vietata a chiunque l’attività venatoria”.
Le ragioni del comitato del Sì
Le motivazioni che il comitato Sì Aboliamo la caccia adduce alla propria battaglia sono di natura etica- intendendo tale attività come inutile massacro di esseri viventi innocenti- ma anche educativo-culturale e ambientale.
La caccia, sostiene Paolo Bernini del Direttivo del comitato: “è anche grande causa di inquinamento per i miliardi di pallini di piombo che ricadono sul terreno ed inquinano territori e false acquifere, insieme ai milioni di bossoli e cartucce abbandonati dai cacciatori”.
Secondo l'Ispra (l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), inoltre, l'attività di caccia e di pesca eccessive mettono a rischio la biodiversità, rappresentando una minaccia per alcune specie animali e aggravando la condizione degli habitat più vulnerabili.
Dove firmare
Per chi intende sostenere la battaglia per ottenere il referendum, è possibile firmare in presenza presso gli innumerevoli banchetti di raccolta firme che il comitato Sì Aboliamo la caccia ha approntato nelle piazze e in altri luoghi pubblici, in occasione di concerti, eventi culturali e sportivi.
Esiste, inoltre, la possibilità di firmare online sul sito appositamente creato per l'occasione.