Rimedi contro i fastidi dell'inverno
Tosse, raffreddore, mal di gola e infiammazioni, dolori alle ossa, ai muscoli, alle articolazioni; e ancora febbriciattola o mal di testa, pelle secca e screpolata, disturbi intestinali, malessere generale e stanchezza: l'inverno porta con sé tutta una serie di fastidi che spesso risultano inevitabili e difficili da mandare via. La natura ci viene incontro offrendoci una serie di rimedi che possono prevenire, alleviare, curare certi sintomi.
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Le azioni che si dovrebbero mettere in atto prima ancora che il danno sopraggiunga includono anzitutto il rafforzamento del sistema immunitario e delle sue difese, l'espulsione delle tossine, e il decongestionare e liberare le vie aree.
Gli ingredienti che ci vengono in aiuto per la cura dei vari fastidi invernali, hanno in genere proprietà antinfiammatorie, mucolitiche, espettoranti e balsamiche.
Si tratta sia di piante o erbe, che possono essere assunte sia sotto forma di compresse, preparati erboristici, capsule, sciroppi, oppure tinture madri, infusi, tisane e macerati; ma si tratta anche di oli essenziali, preziosi alleati da usare sia internamente che esternamente, come insegna l'aromaterapia.
Infine ci si può affidare anche a ricette e alimenti pensati ad hoc per favorire il ripristino dello stato di salute ottimale, messo a dura prova dai mesi più freddi.
Vediamo a seguire le varie proposte: il sambuco, la propoli e il miele, i semi di pompelmo, la vitamina C e gli alimenti che la contengono, lo zinco, l'eucalipto, la menta, il timo bianco, la piantaggine e l'elicriso, e per finire le tisane e i vasodilatatori naturali.
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Il sambuco (Sambucus nigra) è una pianta preziosa per far fronte ai disturbi da raffreddamento, consigliata in modo particolare negli stati influenzali e febbrili, con sinusiti e raffreddori da fieno, anche dei bambini.
Sono i frutti che svolgono un'importante azione sudorifera, antinfiammatoria ed emolliente, attenuando lo stato di infiammazione della mucosa nasale.
Il sambuco può essere assunto sia sottoforma di tisana, ideale da bere la sera prima di coricarsi, che spesso si trova anche in formule composite insieme ad altre erbe emollienti e balsamiche, oppure come sciroppo naturale o tintura madre, soprattutto in caso di febbre negli adulti.
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Curarsi con i prodotti dell'alveare è una buona abitudine, da fare propria soprattutto nei mesi più freddi. Data la sua origine completamente naturale, il miele è un alimento salutare per l'organismo, regala energie subito pronte da utilizzare.
Il miele contiene anche vitamine del gruppo B e vitamina C, ferro, calcio, potassio; inoltre ha un effetto disinfettante, in quanto contiene terpeni che impediscono lo sviluppo di batteri intestinali.
Buona abitudine è l'uso del miele sia nelle tisane, negli infusi, che nel caffè d'orzo, per esempio, ma anche nelle macedonie e frullati da consumare quotidianamente: un vero e proprio superfood invernale.
Sostanza scura e resinosa, la propoli è ricca di proprietà antibatteriche, antivirali e antiparassitarie grazie alla presenza dei numerosi bioflavonoidi tra cui spicca la galangina.
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Rappresentano un tesoro inestimabile della medicina alternativa, una cura naturale sorprendente per tante problematiche di recente scoperta.
Influenza, raffreddore, mal di gola: i semi di pompelmo sono soprattutto utili come antibiotico naturale quando i fastidi dell'inverno intaccano l'organismo.
Lo scopritore è stato il dottor Jacob Harich, che ne intuì le proprietà antibiotiche quando notò che nel fertilizzante naturale non si decomponevano; in seguito li catalogò come antibiotico naturale dallo spettro sorprendentemente ampio: non solo neutralizzavano i virus, ma anche lieviti, batteri e parassiti.
L'estratto di semi di pompelmo, che non va mai usato puro, è ottimo per fare irrigazioni nasali, spray nasali, gargarismi in caso di mal di gola o infiammazioni e tosse, raucedine o laringite.
Assunti internamente sottoforma di capsule o estratto, i semi di pompelmo hanno anche un'intensa attività antiossidante.
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La vitamina C è un alleato fondamentale nella lotta ai malanni invernali. Risulta quindi utile sapere quali sono gli alimenti che si possono utilizzare per proteggere il proprio organismo contro gli attacchi della stagione fredda.
I primi sintomi di raffreddore e influenza vengono contrastati dai seguenti nemici: succo d'uva, succo di guava o succo di ribes (meno facilmente reperibili, si trovano in negozi etnici o biologici), peperoni rossi e gialli, prezzemolo, broccoli, cavolini e broccoletti, rape, kiwi, arance e clementine, papaia, limoni, mandarini, mandaranci, piselli.
Gli ortaggi crudi presentano un contenuto maggiore di vitamina C rispetto ai loro corrispettivi cotti in quanto tale vitamina è termolabile, cioè in grado di deteriorarsi per via del calore nel corso della cottura.
Importante quindi è assicurarsi una dose quotidiana di alimenti crudi anche in inverno, considerando il fatto che oltre alle qualità menzionate, la vitamina C è in grado di favorire l'assorbimento del ferro.
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Lo zinco è una componente fondamentale nel nostro organismo, che si associa al buon funzionamento del metabolismo, della distribuzione delle energie e della crescita cellulare, difesa e rigenerazione dei tessuti. Si tratta di un minerale fondamentale per la salute del sistema immunitario: spesso naturopati ed esperti suggeriscono di integrarlo per rinforzare le difese e ridurre il rischio di infezioni, non solo a livello delle vie aeree.
Lo zinco è contenuto principalmente in alimenti proteici di origine animale, come carne rossa, uova, latte, formaggio e pesce. Il fabbisogno quotidiano di zinco è pari a circa 10 mg e le sue principali fonti non animali sono i piselli, il lievito di birra, la lattuga, gli spinaci, i fagioli, l'orzo, le arachidi e l'avena.
Un’ottima ricetta per le vostre sere invernali può essere il classico "risi e bisi", il risotto morbido con i piselli: il riso favorisce il sonno e ha molte altre virtù benefiche, mentre i piselli hanno pochi grassi e poche calorie, ma sono ricchi di minerali, come lo zinco appunto.
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L'eucalipto è notoriamente impiegato per rinfrescare e purificare l'aria, sotto forma di olio essenziale da usare nei brucia essenze oppure nella vaschetta dell'acqua e nell'umidificatore dei termosifoni.
Si usa anche in foglie secche o estratto, acquistabili in erboristeria, per farne tisane atte a contrastare le malattie da raffreddamento che coinvolgono le vie superiori, come tossi e bronchiti, in quanto l'eucalipto aiuta a disinfettare, a calmare la tosse a liberare dal catarro.
Oltre che nell'ambiente, l'uso dell'olio essenziale è consigliato anche per le inalazioni, in caso di raffreddore, mal di testa e sinusite.
L'uso interno prevede 2 gocce di olio essenziale di eucalipto in un cucchiaino di miele a stomaco pieno. Massaggiarne qualche goccia sulla fronte contrasta subito sinusite e mal di testa.
Proprietà, uso e controindicazioni della tintura madre di eucalipto
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La menta era già nota ai tempi degli antichi medici cinesi e dell'ayurveda, quando veniva usata come tonico naturale, digestivo e trattamento per il raffreddore, la tosse e la febbre.
Gli erboristi di oggi raccomandano l'uso della menta piperita per terapie esterne, ma anche interne, proprio contro i disturbi invernali come influenza, cefalea, tosse, raffreddore, febbre e congestione. Contro raffreddore e mal di gola basta preparare un decotto naturale, aggiungendo a un litro d'acqua 10 cucchiai di foglie di menta, bollire il tutto e lasciare decantare per 10 minuti.
Può essere utilizzato per gargarismi, oppure per essere aggiunto all'acqua per il bagno o usato per farne suffumigi.
L'olio essenziale di menta è molto utilizzata per contrastare il mal di testa, basta massaggiare tempie e fronte con 3-4 gocce di olio essenziale di menta puro.
Non va dimenticato il potere decongestionante della menta anche sotto forma di tisana, magari associata ad altre piante o erbe, come la liquirizia per esempio.
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Il timo bianco è specialmente utilizzato e noto già all'ayurveda per le sue proprietà antibatteriche e antivirali. In particolare protegge l'organismo da tosse, raffreddore, mal di gola e virus influenzali, inclusi quelli intestinali.
Si può assumere sotto forma di infuso, lasciando per circa 10 minuti le foglie nell'acqua bollente e filtrando, dolcificando a piacere con del miele. Oppure si può usare anche come olio essenziale, nel qual caso si rivela molto efficace per farne suffumigi.
I suoi vapori svolgono infatti un'azione battericida nei confronti di streptococchi e diverse specie di stafilococchi, soprattutto nei riguardi di alcuni ceppi responsabili di influenza e febbre o affezioni alle vie respiratorie. Alternativa ai suffumigi è la diffusione ambientale: basta una goccia per ogni metro quadro dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni; per l'uso interno si usano invece 2 gocce di olio essenziale in un cucchiaino di miele a stomaco pieno.
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Dell'elicriso (Helichrysum italicum) si usano le sommità fiorite, che si raccolgono da maggio a settembre, in base all'altitudine.
La composizione dell'elicriso è molto particolare: i costituenti principali sono flavonoidi, olio essenziale, tannini, acido caffeico e numerose altre sostanze a cui sarebbe attribuita una certa attività antibiotica.
Usato contro le allergie, i suoi principi attivi conferiscono alla pianta proprietà antistaminiche, antinfiammatorie, espettoranti e antibatteriche.
Queste attività fanno dell'elicriso un valido aiuto e coadiuvante in caso di diverse affezioni legate al raffreddore, sia per un utilizzo esterno, come per uso interno.
Un ostacolo all'utilizzo dell'elicriso nelle tisane è dato dal sapore molto intenso e non a tutti gradito della pianta, per cui in molti preferiscono preparati già pronti in capsule con estratto secco.
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Una buona abitudine, che si può far propria già a partire dal mese di novembre, è quella di prepararsi una speciale tisana allo zenzero.
Speciale perché si può fare da sé, con ingredienti semplici, naturali e che alleviano i malesseri della stagione fredda. Eccola descritta in seguito.
Ingredienti per un paio di persone: un pezzetto di radice di zenzero sbucciata e tagliata in pezzetti più piccoli, la buccia di mezzo limone non trattato e qualche goccia di limone, semi di finocchio, semi di cumino, un paio di chiodi di garofano, miele.
Procedimento: mettere in un pentolino d'acqua gli ingredienti sopra indicati, lasciare sobbollire per circa sette minuti. Infine filtrare nelle tazze, dolcificando con un cucchiaino di miele e un paio di gocce di limone.
Questa fantastica tisana antibatterica, in virtù dello zenzero, tonificante, grazie al limone, è anche sedativa per la gola, grazie al potere anestetizzante dei chiodi di garofano.
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La cattiva circolazione, il freddo che attanaglia gli arti in una morsa che non lascia scampo, si possono combattere anche a tavola, aggiungendo spezie ai vostri pasti.
In modo particolare, oltre al già visto zenzero e ginkgo biloba nelle tisane, si possono consumare anche spezie vivaci in varie ricette come il peperoncino, la curcuma, il pepe nero, il coriandolo, il rosmarino o la cannella, tutti ottimi vasodilatatori.
Buona abitudine è, per esempio, aggiungere un pizzico di peperoncino in ogni piatto, pasta, verdure, ma anche minestre; il rosmarino, vasodiladatore periferico, non usarlo solo per gli arrosti, ma anche come base per prepararci fantastici risotti, nei legumi o tritato tra le patate al forno; la curcuma, vero e proprio toccasana antibatterico e antiossidante, è meglio se consumata cruda, tra risotti e verdure, associata ad un pizzico di pepe nero che ne favorisce l’assorbimento.
Due ricette rinvigorenti e originali sono l'olio a base di curcuma, da utilizzare come condimento a crudo per insalate e piatti di ogni tipo, e il golden milk, o latte d'oro ( a base di 30 gr di curcuma, una tazza di latte di soia o riso, mezza tazza di acqua, un cucchiaino di olio extra vergine d'oliva un cucchiaio di miele di acacia e un pizzico di cannella), particolarmente indicato per chi ha problemi articolari.