Eucalipto, proprietà e benefici
L'eucalipto è un rimedio utile per tosse, raffreddore e sinusite ma è molto usato anche nella cosmetica. Scopriamolo meglio.
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L'eucalipto è una pianta della famiglia delle Myrtaceae. L'olio essenziale che se ne ricava è utile per tosse, raffreddore e sinusite ed è impiegato anche per il trattamento cosmetico della pelle.
- Proprietà dell'eucalipto
- Benefici dell'eucalipto
- Modalità d'uso
- Controindicazioni
- Descrizione della pianta
- Habitat dell'eucalipto
- Cenni storici
Proprietà dell'eucalipto
Le foglie di eucalipto contengono olio essenziale, acidi fenolici, flavonoidi e tannini. Tali composti conferiscono a questo rimedio proprietà:
- Espettoranti;
- mucolitiche;
- antisettiche;
- antinfiammatorie.
Come molti oli essenziali, anche quello di eucalipto vanta poi proprietà balsamiche.
Benefici dell'eucalipto
L'eucalipto è impiegato in fitoterapia ed erboristeria in caso di influenza e nelle affezioni dell'apparato respiratorio, come tosse, raffreddore, eccesso di catarro e nel trattamento della sinusite e della faringite.
Il suo utilizzo può essere poi utile anche per risolvere problemi a carico dell'apparato urogenitale come cistite e candidosi.
Per uso esterno, i preparati di eucalipto esercitano una buona azione antisettica e cicatrizzante su infezioni della pelle e delle mucose e sono indicati in caso di pelli acneiche e impure, cute e capelli grassi, gengiviti e irritazioni della mucosa vaginale.
Infine, si usa bruciare le foglie di eucalipto essiccate per purificare l'aria di casa e profumare gli ambienti.
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Modalità d'uso
Uso interno
Infuso
Si prepara con circa tre grammi di foglie essiccate di eucalipto in 150 milliltri di acqua bollente. Si consuma dopo un'infusione di dieci minuti. L'infuso di eucalipto può essere bevuto due o tre volte al giorno.
In commercio sono disponibili anche compresse contenenti estratto secco di eucalipto, da assumere secondo le indicazioni riportate sulla confezione.
Uso esterno
L'infuso preparato con le foglie di eucalipto e l'olio essenziale (10 gocce in acqua bollente) possono essere utilizzati anche per inalazioni.
L'olio essenziale di eucalipto può inoltre essere diffuso nell'ambiente utilizzando un bruciatore o impiegato in pomate, caramelle e collutori.
Risulta purificante per la pelle e per l'olfatto ed è preventivo e dà sollievo ai piccoli disagi respiratori. È inoltre di supporto antimicrobico nell'igiene degli ambienti di casa.
Controindicazioni
L'eucalipto, ad alti dosaggi e nelle persone sensibili, può irritante per la mucosa gastrica e risultare tossico. L'uso dell'eucalipto è controindicato in caso di malattie infiammatorie gastrointestinali e delle vie biliari e nelle persone che soffrono di patologie epatiche, oltre che nei soggetti allergici a uno o più componenti.
L'olio essenziale di eucalipto, somministato per via interna, può portare nausea, vomito e diarrea. Il suo utilizzo è sconsigliato in gravidanza, durante l'allattamento e nei bambini.
Descrizione della pianta
Il genere Eucalyptus comprende circa 500 specie diverse, tra cui l'eucalipto australiano (Eucalyptus regnans), noto per la notevole altezza che può superare anche i 90 metri e l'Eucalyptus gunnii o eucalipto del sidro, pianta ornamentale sempreverde che può essere coltivata anche in vaso. L'eucalipto più utilizzato in erboristeria e fitoterapia è l'Eucalipto globulus.
In generale, la pianta di eucalipto è un albero di grande statura e a crescita rapida, capaci di raggiungere i 20 metri di altezza in pochi anni.
La corteccia di eucalipto è liscia, color grigio-cenere e si stacca in placche sottili e allungate, mentre il legno del tronco dell'eucalipto è rossiccio.
Le piante e i rami giovani portano foglie dorsoventrali opposte, con lembo rotondeggiante, mentre le piante i rami adulti presentano foglie falciformi alterne. La droga è costituita dalle foglie adulte, particolarmente aromatiche.
I fiori di eucalipto sono raggruppati in boccioli fiorali, più o meno numerosi. Dal nettare dei fiori, le api ottengono il miele di eucalipto, utile contro tosse, mal di gola e malattie da raffreddamento.
Dopo la fiorituara si sviluppano i frutti, capsule legnose e dure, rugose e ricoperte di cera, chiamate bacche di eucalipto. I semi sono numerosi e molto piccoli.
Gli alberi di eucalipto sono resistenti e rustici ma in caso di eccessiva umidità possono avere problemi. Le malattie dell'eucalipto sono spesso provocate da funghi che colpiscono foglie, rami e radici, causando marciume delle parti interessati.
L'habitat dell'eucalipto
Gli eucalipti sono originari dell'Australia ma oggi questo albero è coltivato in tutte le regioni temperate.
Le piante di eucalipto sono caratterizzate da una crescita veloce, da elevate altezze e dalla capacità di assorbire grandi quantità di acqua dalle radici. La loro coltivazione si è dunque diffusa allo scopo di prosciugare ambienti umidi, per rimboschire e come frangivento. Queste piante sono inoltre coltivate per la produzione di carta e di legno di eucalipto. L'eucalipto in Italia è stato a lungo coltivato proprio per questi scopi, dunque è abbastanza diffuso nel nostro Paese.
Cenni storici
Il nome botanico Eucalyptus, deriva dal greco εὖ, "bene", e καλύπτω, "nascondere", in riferimento al fatto che i petali nascondono il resto del fiore, sino alla fioritura. Fu introdotto in Europa a metà del IXX sec. dall'Australia e dalla Tasmania.
L'albero di eucalipto cresce rapidamente e assorbe una grande quantità di acqua dal suolo, per questo motivo viene impiegato per drenare terreni paludosi contribuendo a evitare che si sviluppino le zanzare anofele portatrici del plasmodio, causa della malaria.
Durante e dopo la bonifica dell'Agro pontino (Italia - basso Lazio), avvenuta durante il ventennio fascista, vennero piantati numerosi esemplari di eucalipti, perché le linee frangivento create dai filari di questi alberi costituivano una valida protezione contro il forte vento e le trombe d'aria (piuttosto comuni in questa zona, specialmente nel periodo autunnale); perciò l'impianto intensivo di numerosi esemplari ha, nel tempo, contribuito alla bonifica naturale dei terreni palustri e, successivamente, al mantenimento e alla difesa dei terreni coltivabili dalle acque stagnanti.