Cos'è Cittadini per l'aria
Lo smog è un tema che ci riguarda tutti. Grazie a Cittadini per l’aria, ciascuno di noi può diventare una sentinella della qualità dell’aria in città.
Credit foto
©Dmytro Flisak / 123rf.com
Emergenza smog nelle città italiane
Per i polmoni degli italiani, questo 2020 non è certo iniziato nel migliore dei modi. La città-simbolo è senza dubbio Milano, che il 23 gennaio può già “vantare” 19 giorni di sforamento della soglia di polveri sottili per metro cubo d’aria considerata sicura (50 µg/m³).
Dati del genere, purtroppo, non possono essere liquidati come un’eccezione alla regola. Ne abbiamo la prova sfogliando l’ultima edizione del report Mal’aria di città, appena pubblicata da Legambiente.
La legge prevede un preciso limite per il PM10 (dovuto principalmente al traffico e al riscaldamento delle case) e per l’ozono (le cui concentrazioni, viceversa, crescono soprattutto in estate). In teoria, ogni città può superare queste soglie di tolleranza rispettivamente per 32 e 25 giorni nell’arco di un anno solare.
Ecco, nel 2019 risultano fuorilegge ben 54 città italiane. Il record spetta a Torino, con 147 giornate fuorilegge su 365: 86 per il PM10 e 61 per l’ozono. A seguire troviamo Lodi con 135 (55 per il PM10 e 80 per l’ozono) e Pavia con 130 (65 giornate per entrambi gli inquinanti). Milano ne conta 109, mentre Roma chiude la classifica con 27.
L’associazione Cittadini per l’aria
Di fronte a quest’emergenza ambientale e sanitaria, le persone comuni devono rassegnarsi a restare a guardare? Magari armandosi di mascherina e accorciando la passeggiata quotidiana col cane?
Un gruppo di cittadini particolarmente determinati non la pensa così e ha dato vita a un’associazione no profit, chiamata Cittadini per l’aria. “La qualità dell’aria non è un bene negoziabile, perché riguarda la nostra stessa vita”, si legge nel manifesto. “Anche se i tempi per migliorare considerevolmente l’aria sono lunghi, bisogna agire subito. Ogni giorno ognuno di noi può fare qualcosa”.
Ma cosa, nel concreto? Il progetto è ancora work in progress, ma i suoi obiettivi dichiarati sono quattro:
- costruire una rete di persone, enti e aziende in tutt’Italia;
- partecipare alla definizione di normative per la qualità dell’aria;
- monitorare le politiche esistenti e sostenere le nuove iniziative;
- difendere, anche in sede giurisdizionale, il diritto a respirare aria salubre.
NO2, No Grazie!
Una delle prime – e più riuscite – campagne avviate da Cittadini per l’aria si chiama NO2, No Grazie! e coinvolge la popolazione nella misurazione del biossido di azoto, un gas velenoso prodotto soprattutto dai motori diesel.
La prima edizione risale al mese di febbraio 2017, quando oltre duecento milanesi hanno comprato i dispositivi per monitorare la concentrazione di NO2, posizionandoli davanti a case, scuole, uffici. Macinando tutti questi dati è stata messa a punto una mappa dei veleni di Milano, subito sottoposta all’amministrazione locale.
Questo primo esperimento ha avuto una grande risonanza ed è stato ripetuto l’anno successivo, coinvolgendo anche Roma e Brescia, oltre a uno spinoff a Bologna.
A febbraio 2020 si replica a Milano, Roma e Napoli: ecco tutte le istruzioni per partecipare.