Come difendersi dall'elettrosmog
Cos'è l'elettrosmog? L'inquinamento derivato dai campi elettromagnetici. Andiamo a conoscere quali sono le fonti naturali ed artificiali dell'elettrosmog e conosciamo i consigli per evitare questo tipo di inquinamento.
Quando parliamo di elettrosmog ci riferiamo all'inquinamento che deriva dal esposizione di campi elettromagnetici non ionizzati conosciuti anche con la sigla CEM.
Ogni elettrodomestico o altro oggetto elettrico produce onde elettromagnetiche che si propagano nell'ambiente creando questo campo di elettrosmog.
In realtà i campi elettromagnetici sono presenti naturalmente nell'ambiente intorno a noi ma le fonti artificiali nel corso della storia dell'uomo sono aumentate notevolmente e l'esposizione all'elettrosmog sta diventando un problema sempre più serio.
Diventa importante conoscere questo argomento proprio perché la continua esposizione a questi campi elettromagnetici può mettere in pericolo la nostra salute, in particolare quella dei bambini e degli anziani.
Campi elettromagnetici naturali ed artificiali
Le fonti naturali di elettromagnetismo sono sempre state intorno a noi come le stelle e il sole ma anche sotto di noi come nel sottosuolo da cui si sprigiona un campo elettromagnetico naturale. oersino durante i fenomeni metereologici abbiamo campi elettromagnetici naturali.
I campi elettromagnetici artificiali sono diventati fin troppo abbondanti ai nostri tempi e per capire da dove vengono, possiamo ricordare ovviamente i cellulari con gli smartphone tra i primi, il forno a microonde, la rete WIFI, i monitor e il televisore, le segreterie telefoniche, i fax e le stampanti, la radiosveglia, i cavi ad alta tensione, le antenne TV e i ripetitori di telefonia e radiofonia, la lavatrice, la lavastoviglie e qualsiasi altro elettrodomestico che abbiamo in casa e in ufficio per poi non pensare ai segnali dei satelliti.
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Pericolosità dell'elettrosmog
Per valutare i parametri dei campi elettromagnetici e quindi anche il relativo rischio per la nostra salute dovremo imparare a misurare diversi fattori fisici come la frequenza in Hertz, la potenza che viene misurata in Watt e inoltre il tempo di esposizione e la distanza dalla sorgente.
La soglia limite delle onde è stata segnata a 2450 Mhz che è il massimo possibile per gli apparecchi elettrodomestici infatti il microonde è proprio vicino a tale soglia. Negli ultimi anni anche la tecnologia dei cellulari sta arrivando a sfiorare tane soglia e siamo intorno ai 2200 Mhz.
Questo parametro serve per dare un limite perché i campi elettromagnetici provocano un riscaldamento delle molecole d'acqua e il nostro corpo è fatto da oltre l'80% di questa sostanza.
Comunque nel 2011 l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato i campi elettromagnetici non ionizzati come sostanze cancerogene per l'uomo e le ha classificate nel gruppo 2B dei cancerogeni insieme a sostanze come il DDT, il piombo, il cloroformio e la benzina.
Effetti dell'esposizione all'elettrosmog
Solitamente i malesseri che vengono avvertiti in caso di eccessiva esposizione a campi elettromagnetici sono stanchezza, insonnia, debolezza generale, mal di testa, nausea, problemi di memoria e mancanza di concentrazione, confusione e inoltre anche stati di depressione e ansia.
Consigli per difendersi dall'elettrosmog
Anche se ufficialmente non sono ancora stati dichiarate misure e guide per ridurre l'esposizione all'elettrosmog possiamo comunque affidarci al buon senso.
Per i cellulari è consigliabile l'uso dell'auricolare in modo da tenere la fonte più distante ed è quindi anche raccomandato non portare il cellulare vicino al corpo soprattutto nelle tasche vicino ai genitali o al cuore. Il cellulare vicino alla testa ad esempio di notte sul comodino magari anche collegato alla rete elettrica per ricaricarlo è una pessima abitudine molto meglio metterlo distante almeno 2 o 3 metri dal letto.
Ricordarsi di staccare il Bluetooth, il Wi-Fi e la localizzazione è un altro buon consiglio. Questo vale per tutto ciò che funziona senza fili, meglio invece scegliere apparecchiature con cavo. Infine l'uso del telefonino è da limitare sia per gli adulti che soprattutto nelle mani dei bambini ancora più sensibili di noi ai campi elettromagnetici.
Infatti i babyphone vanno assolutamente tenuti lontani dal lettino del bambino almeno di 2 metri e acquistare quelli che hanno una funzione che funziona con attivazione vocale e quando invece vi è silenzio sono off.
Anche per gli elettrodomestici il consiglio è di tenerli lontani dalla zona notte soprattutto dal muro in cui vi è posizionato il vostro letto. Sarebbe anche bene ricordarsi di staccare lo stand-by di notte che è quella lucina rossa indicatrice dello stato on del apparecchio elettronico. La rete elettrica di casa potrebbe avere anche un interruttore generale che spegne tutte le prese della zona giorno ad esclusione del frigorifero.
Oltre che in casa, le fonti di elettrosmog arrivano anche da fuori, quindi vanno evitate le zone con antenne, ripetitori e linee elettriche ad alta tensione o con elettrodotti.
Un aiuto per abbassare l'elettrosmog è anche quello di utilizzare umidificatori e ionizzatori per l'aria in modo da rendere la qualità del tuo ambiente più salubre.
Infine esistono sistemi per ridurre l'elettrosmog che arrivano dalla natura: una sono alcuni tipi di piante che aiutano appunto ad abbassare l'inquinamento indoor e la seconda è l'uso della grafite che è un minerale naturale che protegge dalle onde elettromagnetiche e può essere messo in pannelli schermanti o liquido come vernice proprio per fermare l'elettrosmog.
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