Dimagrire con i farmaci? Il dibattito sulla semaglutide
L'Ozempic (semaglutide), farmaco per il trattamento del diabete di tipo 2, è sempre più popolare per il dimagrimento. Ce ne parla il dottor Federico Bertuzzi, direttore di Diabetologia dell’ospedale Niguarda di Milano.
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Per Science, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, sono “la svolta scientifica dell’anno”. Stiamo parlando dei farmaci per dimagrire; nello specifico, degli analoghi del GLP-1. Impossibile non aver mai sentito parlare del più celebre, l’Ozempic, celebrato sui social network e da star del calibro di Elon Musk e Oprah Winfrey. Il farmaco, però, nasce – ed è tuttora indicato – come trattamento per il diabete di tipo 2. Abbiamo dunque interpellato il dottor Federico Bertuzzi, direttore del dipartimento medico specialistico di Diabetologia dell’ospedale Niguarda di Milano.
Quali sono le situazioni in cui può essere indicato prescrivere Ozempic, anche off label, quindi per pazienti non diabetici ma che devono dimagrire?
Ozempic è il nome commerciale di semaglutide in formulazione iniettiva sottocutanea alle dosi di 0.25, 0,5 o 1 mg settimanali. Ad oggi Ozempic è indicato per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito tipo 2 non adeguatamente controllato in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico:
- come monoterapia quando l'uso di metformina è considerato inappropriato a causa di intolleranza o controindicazioni;
- in aggiunta ad altri medicinali per il trattamento del diabete.
La prescrizione di Ozempic off label per l'obesità è stata responsabile di una carenza del farmaco per i pazienti con diabete mellito già in terapia. Quindi la prescrizione off label va evitata. Per la prescrizione di semaglutide per l'obesità occorre aspettare l'arrivo in Italia di Wegovy.
La semaglutide è stata infatti registrata anche con un altro nome commerciale, "Wegovy" appunto, a concentrazioni che variano da 0,25 a 2,4 mg settimanali.
Wegovy è indicato in aggiunta a una dieta ipocalorica e a un aumento dell’attività fisica per la gestione del peso in adulti obesi (con un indice di massa corporea ≥30 kg/m2), o sovrappeso (indice di massa corporea da ≥27 kg/m2 a <30 kg/m2) in presenza di almeno una comorbilità correlata al peso, per esempio disglicemia, ipertensione, dislipidemia, apnea ostruttiva del sonno o malattia cardiovascolare.
Esistono altri farmaci simili disponibili in Italia?
Semaglutide appartiene alla classe degli analoghi del GLP-1 che include diverse molecole, quali dulaglutide, liraglutide, exenatide, lixisenatide. Sono tutti farmaci con indicazione esclusiva nel paziente con diabete mellito di tipo 2 ad eccezione della liraglutide che, con il nome commerciale di Saxenda, è anche indicato per l'obesità.
Bisogna comunque seguire una dieta e, se sì, di che tipo?
La dieta rappresenta la prima linea di intervento raccomandata insieme all'attività fisica per la gestione non solo del diabete mellito, ma anche dell’obesità e del sovrappeso. Ci sono diversi schemi di dieta. In genere, quella con più evidenze scientifiche a supporto è la dieta mediterranea. Come principi generali va raccomandata una dieta povera in grassi di origine animale, povera in zuccheri semplici, ricca di fibre.
Chi assume semaglutide o principi attivi analoghi deve sottoporsi a controlli? Se sì, quali e con quale frequenza?
Come tutti i farmaci, la prescrizione di semaglutide è fatta da un medico, in genere specialista, che deve avviare una serie di controlli clinici. La prima valutazione andrebbe eseguita dopo 3-4 mesi dalla prima somministrazione e poi su base semestrale. Va controllato il controllo delle glicemie con esami ematochimici, e lo stato clinico generale.
Quanto a lungo possono essere assunti questi farmaci?
La prescrizione degli analoghi del GLP-1 per un paziente affetto da diabete mellito va portata avanti nel tempo, anche dopo che si è raggiunto un miglioramento del quadro generale. La sospensione del farmaco potrebbe essere associata a un nuovo scompenso glicemico. La decisione sulla durata della terapia naturalmente varia poi da caso a caso.
Da diversi studi emerge come larghe percentuali dei pazienti interrompano il trattamento relativamente presto. Quali sono i rischi?
In realtà il trattamento con analoghi del GLP-1 è ben tollerato. L'effetto collaterale più comune è la comparsa di nausea, secondaria all'effetto degli analoghi del GLP-1 che rallentano la velocità di svuotamento gastrico. È un disturbo che compare precocemente per poi attenuarsi nel tempo, salvo per alcuni pazienti in cui persiste e porta quindi alla sospensione del farmaco e alla sua sostituzione con altri principi attivi.
Si è discusso molto della disponibilità di Ozempic, perché una così forte richiesta legata al dimagrimento va a compromettere la fornitura per i pazienti diabetici che non possono farne a meno. Da medico, cosa ne pensa?
Sono ovviamente contrario alla prescrizione off label di Ozempic. Diversi miei pazienti con diabete mellito di tipo 2 sono rimasti senza farmaco perché non reperibile in farmacia e si è resa necessaria la modifica della terapia. Ora la disponibilità di Ozempic è migliorata, ma la richiesta rimane elevata per cui le limitazioni prescrittive rimangono.