Malattie del cuore e depressione nelle donne
Spesso le donne si nascondono dietro frasi di forza che mascherano spossatezza, insofferenza, a volte malessere: attenzione perché la depressione, anche quella che si stenta ad ammettere, può condurre a sintomatologie gravi e malattie del cuore inaspettate.
Sorrisi da clown: depressione e spossatezza nelle donne
Le donne oggi sono sottoposte a forti dosi di stress quotidiano e a pressioni psicofisiche che arrivano da più fronti: famiglia, lavoro, figli, gestione della casa.
Spesso non è facile passare in mezzo a tutto, altrettanto spesso è difficile essere capaci di ammettere di essere stanche, spossate, di avere bisogno di aiuto; forse proprio perché non si pensa di avere alternative per andare avanti.
La società di oggi vuole donne forti, in forma, sempre allegre e sorridenti sui social, con in mano un paio di scarpe da ginnastica e nell’altra un paio di tacco dodici, mamme, mogli e donne in carriera perfette.
Il livello e la soglia di attenzione quindi vengono elevati dalla donna stessa, che stratifica la corazza: “sono distrutta, ma non sono ancora così stanca, ce la posso fare anche a finire questo”; “non vado a correre stasera, devo finire le pulizie”; “il parrucchiere può aspettare ancora”; "la lezione di yoga la rimando alla prossima settimana".
Frasi di questo tipo vi dovrebbero fare riflettere. Non sopravvalutatevi donne, a tutto c'è un limite e non bisogna per forza arrivarci, perchè può anche non esservi più rimedio.
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Ascoltiamo i segnali del corpo
Attenzione, il campanello d’allarme prima o poi suona e va ascoltato. A dirlo sono anche i dati più recenti e le statistiche che confermano che rischi fisici sono un fattore più che mai reale e dietro l’angolo.
Le malattie cardiovascolari sono causa di morte per il 55% delle donne, contro il 43% degli uomini; la depressione colpisce il gentil sesso ancora in misura maggiore e stress e depressione sono fattori di rischio sempre più forti ed emergenti, innescanti appunto malattie cardiovascolari. Ipertensione, tabagismo, diabete, sovrappeso, età.
Ma anche ansia, depressione e stress cronico, come dimostrato da uno studio pubblicato da Lancet, sono fattori che incrementano il rischio di infarto del miocardio e ictus al pari di fumo e pressione alta.
Un altro studio condotto in Nuova Zelanda e pubblicato dalla prestigiosa rivista Heart ha persino messo in evidenza che le persone cardiopatiche più stressate hanno il quadruplo della probabilità di morire per cause cardiache e quasi il triplo per qualsiasi causa rispetto alle persone non stressate.
Primo congresso sulla salute della donna
A fare il punto sulla salute della donna con uno specifico focus sulla medicina di genere è stato il 1^ Congresso nazionale di Onda “La salute della donna - patologie femminili di maggiore impatto: dalla specialistica all’approccio multidisciplinare” che, apertosi a Milano nei giorni scorsi, pone un accento particolare sulle interazioni tra le varie patologie sia in età giovanile sia in età più avanzata.
Ciò che emerge è quindi un bisogno di maggiore consapevolezza circa la conoscenza e coscienza del proprio rischio cardiologico; inoltre si fa leva sulla necessità di introdurre campagne di screening per le donne anche intorno ai 25 anni.
Come ha comunicato a Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della donna) conclude la Sen. Emilia De Biasi, Presidente Commissione Igiene e Sanità, Senato della Repubblica:
“Vorrei che si parlasse di salute delle donne quando parliamo del lavoro, dell'ambiente di lavoro, della dimensione familiare, di quella fatica che le donne fanno per tenere assieme tutto dimenticando magari, in qualche momento, se stesse. Si vive di più, ma con mille acciacchi. Una salute che abbia a cuore il punto vista delle donne, il corpo delle donne e la mente delle donne è un grande obiettivo di civiltà”.
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