Occhio di pernice come riconoscerlo e curarlo
L'occhio di pernice come un callo sui piedi: fa male e se non curato entra anche in profondità. Corriamo ai ripari con un professionista, il podiatra, ed una volta eliminato utiliziamo piccoli accorgimenti per evitarne la formazione.
Se parliamo di occhi di pernice parliamo di formazioni simili ai calli, ovvero di accumuli cheratinosi che si concentrano sui piedi e che possono essere molto dolorosi.
Cerchiamo di capire meglio perché si chiamano così e in cosa consistono.
Il Tiloma
L’occhio di pernice ha naturalmente una definizione più tecnica e in dermatologia si chiama “tiloma”. Consiste in un ispessimento della pelle che può raggiungere strati profondi e causare molto dolore al tatto, o alla pressione.
Rispetto a un callo lo strato corneo considerato dall’occhio di pernice è di dimensioni inferiori e si forma solo sui piedi.
La causa di questi accumuli è dovuta a sfregamenti e pressioni sulla parte spesso causati da calzature inadeguate, troppo strette, di materiale troppo rigido. In certi casi anche i tacchi eccessivamente alti possono rappresentare una concausa, poiché le dita entrano in attrito tra loro.
L’occhio di pernice si forma con maggiore facilità in caso di deformazioni anatomiche del piede come l’alluce valgo o il dito a martello, in cui vi sono prominenze ossee o conformazioni che vedono sfregamenti delle parti con la scarpa indossata.
Si distinguono due tipi di occhio di pernice:
>il tiloma duro, dalle dimensioni di tondeggianti con al centro una sorta di spina. E’ facile riscontrarlo sul quinto dito in prossimità dell’articolazione
>Il tiloma molle, piccolo e ruvido al tatto generalmente annidato tra le dita.
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Rimedi per gli occhi di pernice
E’ consigliato rivolgersi a un esperto per rimuovere il tiloma in maniera appropriata, con strumentazioni sterili e mano ferma che arrivi in profondità per snidare lo strato corneo che causa più dolore.
E’ importante conoscere la causa che ha portato alla formazione dell’occhio di pernice per correggere il problema laddove possibile.
Esistono poi rimedi per prevenire la formazione di ispessimenti cornei così profondi e che aiutano a mantenere morbida l’epidermide:
>Creme e gel all’acido salicilico, con effetto ammobidente dello strato corneo
>Pomate all’urea con effetto esfoliante, lasciano la pelle morbida e idratata
>Pietra pomice da utilizzare quotidianamente durante la detersione dei piedi. Rimuove le cellule morte ispessite, aiuta e previene la stratificazione di tessuto corneo.
Avvertenze
Per i soggetti affetti da diabete è consigliata un’attenta cura del piede da un professionista come un podiatra onde evitare possibili infezioni con il fai da te e si sconsiglia l’utilizzo di creme a base di acido salicilico.