Che cos'è l'entropia costruttiva

Ne parlano tanto i fisici quanto i filosofi: l'entropia costruttiva è un darsi da fare verso la possibilità di offrire qualcosa di valido a se stessi e agli altri, senza lamentele, sensi di colpa, scuse. Vediamo insieme di cosa si parla quando si parla di entropia costruttiva.

 

Entropia costruttiva: farsi la propria realtà 

Quel che si intende con entropia costruttiva conviene forse spiegarlo con un esempio semplice. In Giappone, quando un oggetto si rompe, quando possibile lo si ricompatta in modo armonico e quelle che sono le crepe, i segni della rottura vengono riemiti di oro attraverso un procedimento specifico.

Si ricrea un cosmo, un ordine, valorizzando anche la perdita, il presunto fallimento. Fabio Marchesi, membro della New York Academy of Sciences, dottore in informatica e ingegnere (Fribourg-CH), inventore e scrittore, spiega con parole più efficaci l'entropia costruttiva come una "tendenza" all'ordine, all'evoluzione, alla gioia.

Il suo libro di riferimento si intitola La fisica dell'anima e ben spiega il concetto di entropia costruttiva.

L'immaginazione crea. Le paure si affrontano con pazienza. Se si pensa sempre che ci sia bisogno di qualcosa o di qualcuno per vivere pienamente la propria vita, ci si limita.

Un gioco diverso, invece, è sentirsi divini, migliori, pronti, sempre pronti. Afferrare il materassino e fare esercizio se ci si sente gonfi o grassi, prendere in mano il telefono e chiamare chi ci mette davvero paura, vedere fino in fondo se una relazione è tossica invece di vivere sempre nel dubbio.

Ci vuole un atteggiamento fiero e leggero, attraverso cui si gestisce al meglio lo stress. Ci vuole uan propensione all'entropia costruttiva che si crea con un allenamento alla positività, al sostegno a se stessi e agli altri, all'allontanamento da promesse false a se stessi e agli altri.

Invece di pensare a quel che si teme, invece di mettere l'accento sulla mancanza occorre immaginare quel che si desidera. Solo orientandosi in questo senso si riesce a tendere verso quel che definiremmo un sostenersi sostenendo, un essere davvero a disposizione, vivere nell'abbondanza.

 

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Affrontare i conflitti con l'Entropia costruttiva

Accorgersi, volere, osare e tacere sono le parole chiave per affrontare i conflitti. Il nostro scopo è assecondare il bene dell'anima che vuol dire produrre una trasformazione verso un miglioramento possibile.

Assenza di giudizio è evoluzione. Si vive di effetti legati all'atteggiamento con cui ci si pone nell'esistenza. In sintesi, se scappo di fronte a un conflitto, se faccio la vittima, la realtà che mi ritrovo a vivere è quella di una vittima.

Il discernimento non è cosa semplice, in quanto molti si ostinano a restare in una situazione pur di non mollare, quando magari sarebbe davvero il caso di chiudere con decisione qualcosa per creare una vera evoluzione. Dentro, veramente dentro, queste cose si sanno.

Se si sta sempre in uno stato di ansia, angoscia, richiesta, all'anima si stanno offrendo ben poche possibilità evolutive. Se anche ci si presentassero davanti, non le vedremmo.

Tutto interagisce simultaneamente con tutto, secondo il disegno dell'entropia costruttiva. Gioia e gratitudine fanno avvicinare a uno stato che permette di leggere l'esperienza diversamente.

Vanno affrontate le paure, con una razionalità elastica, con un coraggio nuovo e felice. Se si pensa di non saper gestire un conflitto lo si deve molto probabilmente ai propri giudizi limitanti. Significa essere disposti a un lavoro, scartare i falsi bisogni, volersi bene per ciò che si è. 

 

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