Acqua al collagene: è davvero utile?
Circa il 6% del peso corporeo di un uomo è costituito da collagene che contribuisce a mantenere il nostro tessuto connettivo compatto ed elastico. In commercio si trovano diversi prodotti (principalmente integratori) e, da pochissimo, anche una nuova bevanda: l’acqua al collagene.
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Cos'è il collagene?
Il nostro organismo è in grado di sintetizzare il collagene, a partire dagli amminoacidi che lo compongono, i quali però devono essere assunti con la dieta.
Sono stati identificati circa 42 tipi distinti di collagene, ognuno dei quali ha una precisa localizzazione nel corpo; nonostante tutti i collageni differiscano in alcuni aspetti strutturali e distribuzione nei tessuti, tutti i collageni sono proteine trimeriche fatte da tre polipeptidi.
Per meglio comprendere cosa sia il collagene lo possiamo assimilare alla gelatina animale, quella che si forma in un brodo dopo il raffreddamento, o che troviamo all’interno di numerosi piatti a base di proteine di origine animale.
La problematica principale sta nel fatto che il collagene è una proteina complessa e di dimensioni abbastanza “grandi”, questo porta a una reale difficoltà di digestione. Oltre a questo molto spesso nella dieta quotidiana non si assumono quantità sufficienti di alimenti di origine animale, nello specifico carne o pesce.
Si deve anche considerare che negli alimenti in cui il collagene è presente in quantità massiccia, come ad esempio la carne di manzo, esso risulta di più difficile digestione: il nostro apparato digerente non riesce a scomporre tutte le proteine che lo costituiscono, per assimilarle in modo corretto.
Per questo motivo è molto meglio arricchire la nostra dieta di pesce, come ad esempio branzino o merluzzo, piuttosto che di carne di manzo, se il nostro intento è quello di aumentare la quantità di collagene disponibile.
In pratica avere a disposizione maggiori quantità di prolina, glicina e idrossiprolina favorisce la sintesi del collagene.
Acqua al collagene
In commercio, attualmente, sono molte le aziende che hanno deciso di creare una linea di “acqua al collagene” di diversi gusti. Ma è davvero utile come sembra?
In realtà, gli effetti citati (protezione dallo stress ossidativo e mantenimento dello stato fisiologico della pelle) sono riconosciuti scientificamente e autorizzati a livello europeo solo per lo zinco, presente all’interno del prodotto.
Per il collagene (che viene messo in risalto su questi prodotti), invece, la Commissione Europea non ha dato alcuna autorizzazione a slogan che colleghino effetti benefici nel mantenimento della struttura e dell’elasticità della pelle all’assunzione di collagene.
A oggi, non ci sono evidenze scientifiche a supporto del fatto che l'assunzione di collagene con la dieta possa in qualche modo apportare benefici alla pelle. Non sono stati nemmeno autorizzati claim che attribuiscono al collagene la proprietà di dare forza, flessibilità e supporto ai tessuti connettivi della pelle.
Nemmeno l’aggiunta di zinco all’interno di queste acque non ha un collegamento logico, dato che questo minerale è già presente in moltissimi alimenti della nostra dieta.
Lo troviamo nelle carni fresche e trasformate, nelle uova, prodotti della pesca, latte e derivati, ma anche nei legumi secchi, frutta secca a guscio e alcuni cereali (frumento, mais, riso parboiled). Non c’è quindi nessuna necessità di aggiungerlo in una bevanda.
Ai fini del mantenimento di una pelle radiosa e luminosa, non è necessario dunque investire un capitale sull’acquisto di acque “miracolose”. E’ sufficiente mantenersi idratati correttamente con un consumo giornaliero di almeno 2,0 L di acqua, che consente di prevenire stati di secchezza e desquamazione cutanea, e favorisce la diuresi con l’eliminazione di tossine e metaboliti cellulari dannosi.