Asana da evitare in gravidanza
Durante la gravidanza lo yoga può dare diversi benefici, è però meglio evitare alcuni asana che possono stressare il corpo, come la posizione del ponte. Ecco alcuni consigli per praticare lo yoga durante la gestazione traendone beneficio.
Gli Asana
Per quanto le articolazioni del nostro corpo possano sembrare semplici e limitate, ci permettono di assumere una quantità di Asana (le posizioni dello yoga) lontane dal nostro immaginario.
Gli Asana, come gran parte delle arti fisiche e spirituali dell’Oriente, nascono dall’imitazione degli animali e della natura. Alcuni movimenti imitano persino i fenomeni della natura come ad esempio l’onda del mare, o le correnti del vento.
Questo porta l’intero organismo a stimolare le leggi della vita che scorrono al suo interno ed aumentare la propria “consapevolezza”.
Se all’interno dell’organismo, tutto scorre, i chakra hanno maggiore capacità di connettere il mondo interiore con quello esteriore.
Asana durante la gravidanza
Praticare gli Asana per le donne in gravidanza, rappresenta una buona occasione per sperimentare il contatto con il proprio corpo e la propria energia. È un ottima preparazione fisica e spirituale per dare alla luce una vita.
Ad ogni modo, se gli Asana vengono praticati senza ascoltare il proprio corpo, possono causare delle lesioni e, nel caso delle donne in gravidanza, anche dei pericoli per il futuro nascituro.
Durante la gravidanza i movimenti devono esser fatti molto lentamente, ascoltando ogni parte del proprio corpo e tenere conto della presenza del feto. Il respiro deve essere in armonia con ogni posizione che si assume.
Quali Asana evitare durante la gravidanza
Durante la gravidanza bisogna evitare tutti quegli Asana che mettono a dura prova la fascia addominale e lombare, come ad esempio la posizione del ponte, o chakrasana, dove la schiena è arcata e i piedi e le mani spingono sul pavimento.
Distendere o contrarre in modo eccessivo o troppo a lungo la zona del corpo che protegge il feto, può comportare dei rischi.
Ogni movimento deve esser fatto in modo lieve e in buona sintonia con il respiro.
Bisogna ascoltare gli istruttori, ma fare solo quegli esercizi che sentiamo buoni per il nostro corpo e al tempo stesso più adeguato al nostro stato fisico.
È sconsigliato tenere le posizioni troppo a lungo, tutto deve esser svolto a seconda delle sensazioni fisiche e dello stato emotivo.
Praticare al meglio gli Asana
Durante la gravidanza è bene praticare gli Asana negli orari lontani dai pasti e, qualora sia possibile, in luoghi naturali.
Queste discipline sacre sono ottime da praticare in gravidanza solo con una buona concentrazione e un buon ascolto delle proprie sensazioni.
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