Gravidanza e depressione, un aiuto arriva dallo yoga
La pratica yoga può costituire una simbolica mano tesa per tutte le future mamme che presentano dei sintomi depressivi durante la gravidanza
Nello stereotipo tradizionale, la gravidanza rappresenta un capitolo rosa dell’esistenza nel corso del quale la donna è posta al centro della comunità che la circonda; accudita e vezzeggiata, dedica tutta se stessa all’amorevole attesa del nascituro, aiutata dalla famiglia e dagli amici.
Questa visione della gravidanza è forse un po’ naif, certamente obsoleta: sono poche le donne che possono godersi questo periodo senza lavorare e non è così scontato avere qualcuno che possa aiutarle a gestire la quotidianità.
Inoltre, è purtroppo altrettanto ingenuo pensare che questo momento sia libero da ombre: se si ha contatto con delle persone in gravidanza regolarmente, si noterà come, al contrario, l’umore sia altalenante, l’equilibrio talvolta precario, le emozioni dirompenti.
Da una parte coloro che sono accanto alla futura mamma hanno il compito di sostenerla e comprenderla in questo momento della vita, dall’altra lo yoga può agire per contenere o comunque limitare la profondità delle fratture emozionali che vive per il suo bene e per quello del bambino in arrivo.
Vediamo che ruolo gioca lo yoga nell’aiutare le future mamme a gestire i momenti di depressione tipici della gravidanza.
Yoga e depressione in gravidanza
È piuttosto comune che molte donne si avvinino allo yoga durante l’attesa del proprio figlio: i benefici della pratica sono ben noti, è una disciplina che può essere svolta anche in stato di gravidanza avanzata e rappresenta una forma di movimento controllato e dolce.
Questi vantaggi ne includono altri di natura più profonda e maggiormente specifici.
Per prima cosa, è bene sottolineare che degli episodi di depressione nel corso dei nove mesi non sono rari, tutt’altro: la nuova situazione di vita e i cambiamenti ormonali sono solo alcune delle cause che possono causarne la comparsa.
Inoltre, dato che molti farmaci sono interdetti, il ricorso a degli “aiuti” alternativi può rivelarsi una giusta opzione, sempre dopo il consenso e l’approvazione del medico di base o del ginecologo.
Sono state condotte numerose ricerche scientifiche che aprono le porte allo yoga quale supporto per le future mamme che presentano sintomi depressivi. La maggior parte di questi studi ha evidenziato come la pratica supporti le donne in attesa migliorandone la qualità della vita.
Sebbene in fase embrionale, i risultati si dimostrano incoraggianti: lo yoga, a livello generale, riduce e contiene la sintomatologia depressiva aiutando a prevenire anche l’insorgenza della cosidetta “depressione post-partum”.
Durante le sperimentazioni, è stato riscontrato che le mamme cui è stata proposta la pratica hanno registrato una diminuzione dei sintomi negativi e un potenziamento degli stati emotivi positivi rispetto al gruppo di controllo, ovvero delle altre mamme che non facevano yoga.
Future mamme al corso di yoga!
Alle future mamme che leggendo questo articolo pensano di avere necessità o voglia di avvicinarsi allo yoga consigliamo di farlo iscrivendosi ad un corso evitando categoricamente il fai-da-te.
Per lo stesso motivo non possiamo fornire una sequenza da abbracciare durante la gravidanza perché questa andrà modellata trimestre per trimestre a seconda dei cambiamenti psico-fisici che la donna manifesta.
Lo yoga, infatti, non è un’aspirina che si ingerisce e allevia un dato sintomo: quale disciplina complessa, necessita un approccio complesso che prenda in considerazione tutti i fattori (che, in gravidanza, sono davvero tanti).
Quello che però ci sentiamo di consigliarvi senza rischio alcuno è l’introduzione nella routine quotidiana di brevi sessioni di attenzione al respiro o, anche, di meditazione.
Inoltre, nonostante esistano molti supporti per lo yoga a casa (più o meno validi), proprio se siete in gravidanza e vi sentite impigliate nella depressione, vi consigliamo di uscire e iscrivervi ad un corso di yoga: oltre ad essere seguiti da un insegnante, sarete inseriti in un gruppo, anche di future mamme, e questo non potrà che darvi sostegno e sollievo.
La condivisione, la convivialità e talvolta anche le amicizie che nascono tra vicine di tappetino possono costituire un ulteriore inaspettato conforto oltre alla pratica vera e propria.
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