Attaccamento sicuro con i fiori australiani
Ogni bambino stabilisce una specifica relazione di attaccamento con la propria madre. Un attaccamento sicuro è fondamentale per favorire uno sviluppo ottimale del bambino.
Alcuni fiori australiani possono favorire la capacità di creare un attaccamento sicuro tra madre e figlio.
L'essere umano ha per sua natura la tendenza a strutturare solidi legami affettivi.
Secondo lo psicologo John Bowlby, che ha sviluppato la teoria dell'attaccamento, una pietra miliare nella storia della psicologia, gli esseri umani sono biologicamente predisposti a sviluppare relazioni intime sin dalla primissima infanzia: il neonato, infatti, stabilisce una relazione preferenziale con la figura di accudimento, la segue, è confortato dalla sua vicinanza, la cerca in momenti di stress.
Per il bambino, essere "attaccato" alla madre significa cercare di mantenersi "abbastanza vicino" a lei, utilizzandola come una base sicura da cui potersi allontanare per esplorare con fiducia l'ambiente e a cui potersi rivolgere quando incontra un ostacolo.
La disponibilità della madre a fornire una base sicura è influenzata dalla sua capacità di riconoscere e rispettare sia il desiderio di attaccamento del bambino, sia il suo desiderio di esplorare l'ambiente e di relazionarsi con gli altri bambini e adulti.
La relazione speciale che si sviluppa tra madre e figlio, fornisce al bambino quel senso di sicurezza che deriva dalla presenza di un adulto che si prende cura di lui, che è capace di percepire e comprendere le sue esigenze e di provvedere con risposte adeguate.
Ed è proprio la sensazione di benessere che emerge da ripetitive esperienze di interazione positiva con la madre, da cui il bambino riceve attenzione e cura, che crea quella che Bowlby definisce base sicura.
Gli stili di attaccamento
Ogni bambino stabilisce una specifica relazione di attaccamento in base alla disponibilità della madre: se la madre rappresenta per il bambino una base sicura, allora il modello di attaccamento che si stabilirà sarà sicuro, se ciò non avviene si creerà un modello di attaccamento insicuro.
Si possono così creare diversi modelli di attaccamento, che in base a studi e osservazioni strutturate, sono stati suddivisi in quattro categorie:
· Attaccamento sicuro
· Attaccamento insicuro/evitante
· Attaccamento insicuro/ambivalente
· Attaccamento disorganizzato/disorientato
Come è facilmente intuibile, delle quattro categorie, solo la prima, quella di attaccamento sicuro, è funzionale ad uno sviluppo ottimale del bambino.
Questo modello si struttura quando, nel primo anno di vita, il bambino ha sperimentato sicurezza, poichè la madre si è mostrata responsiva, intervenendo adeguatamente quando il bambino aveva bisogno. Ciò permette al bambino di crescere e di affrontare il mondo in modo ottimale.
Se invece il bambino sperimenta rifiuti, rispetto ai suoi bisogni e alle sue richieste di aiuto, deve in qualche modo provvedere autonomamente a risolvere le sue difficoltà, senza contare su un sostegno esterno. Il bambino finisce così per "disattivare" il sistema di attaccamento, iper-attivando quello di esplorazione.
Si crea così quello che viene definito attaccamento insicuro-evitante: il bambino non si relaziona frequentemente con la madre, si concentra sull'ambiente e lo esplora autonomamente, senza rivolgersi alla madre in caso di disagio.
Al contrario, il bambino con attaccamento insicuro-ambivalente non riesce ad esplorare tranquillamente l'ambiente e non riesce neppure ad usare la madre come base sicura. Presenta comportamenti ambivalenti: cerca il contatto con la madre, ma poi lo rifiuta, si stringe alla madre, ma esprime rabbia e agitazione.
Questo modello di attaccamento si definisce quando il bambino sperimenta una madre incoerente: talvolta rifiutante rispetto ai bisogni, talvolta invadente. Il bambino, quindi, non sapendo di volta in volta quale reazione avrà la madre, vigila costantemente su di lei, attivando eccessivamente il sistema di attaccamento rispetto a quello di esplorazione.
L'attaccamento disorganizzato-disorientato, infine, è caratterizzato da comportamenti interrotti, stereotipie, posture anomale, immobilità, fino a comportamenti di paura o preoccupazione nei confronti del genitore. Questo modello di attaccamento è collegato a lutti e traumi irrisolti nella storia del genitore che si esprime poi nelle interazioni con il bambino attraverso espressioni di paura che risultano spaventanti per il bambino stesso.
Questo crea nel bambino un conflitto irrisolvibile tra la tendenza a rivolgersi al genitore come fonte di rassicurazione di fronte ad uno stimolo spaventante e il fatto che è il genitore stesso a suscitare paura: la tendenza ad avvicinarsi e quella di allontanarsi si inibiscono l'un l'altra travolgendo la capacità del bambino di organizzare un comportamento coerente.
L'attaccamento per le relazioni future
I modelli di attaccamento non solo regolano le interazioni con la madre, ma vengono poi riproposti anche in altre relazioni, in quanto vengono interiorizzati e diventano una guida per le relazioni future.
Se un bambino ha sviluppato un modello di attaccamento basato su un legame sicuro, avrà una rappresentazione basata su una figura amorevole e attenta, degna di fiducia e una rappresentazione di sè come meritevole di affetto.
Se invece avrà stabilito un attaccamento evitante, tenderà a non valutarsi come meritevole di ascolto; in caso invece di attaccamento ambivalente, avrà percezioni contraddittorie rispetto a se stesso.
E' dunque fondamentale per lo sviluppo ottimale del bambino stabilire un attaccamento sicuro. Tale modello di attaccamento si crea quando il bambino impara che ciò che sente internamente può essere compreso e rispettato e che la madre è capace di fornirgli le adeguate risposte.
In sintesi il bambino si sente sentito.
Alcuni fiori australiani possono essere assunti dalla madre durante tutto il primo anno di vita del bambino, per favorire un sano attaccamento.
· Bottlebrush è il fiore che favorisce e consolida il legame madre-figlio.
· Green Spider Orchid è molto utile alle madri, sia durante la gravidanza, sia nel periodo neonatale e nei primi mesi di vita del bambino. Quest'essenza favorisce quella comunicazione che va al di là delle parole, pertanto aiuta la madre a comprendere con più facilità i bisogni del proprio piccolo, permettendole così di rispondere in modo adeguato.
Oltre a questi due rimedi floreali, un altro fiore australiano può risultare particolarmente utile anche al bambino.
Nel libro "Errori da non ripetere", lo psichiatra infantile Daniel Siegel spiega come i modelli disfunzionali di attaccamento dei genitori possano poi ripetersi e influire negativamente sui propri figli. "Ogni generazione è influenzata da quelle precedenti e influenza quelle successive", scrive Siegel. Per questo motivo il rimedio floreale Boab aiuta sia i genitori, sia il bambino, a liberarsi dei modelli disfunzionali risultanti dal proprio retaggio familiare.
L'essenza favorisce nel genitore il riconoscimento di queste "eredità" non utili, quegli atteggiamenti negativi che si ripetono, in quanto appresi dai propri genitori, e reiterati più o meno consapevolmente, ma che di fatto non sono funzionali per creare un buon legame di attaccamento.
Creare un buon attaccamento è fondamentale per lo sviluppo del bambino, ma anche per la vita adulta, perchè come afferma Bowlby "anche se particolarmente evidente nella prima infanzia, il comportamento di attaccamento caratterizza l'essere umano dalla culla alla tomba."