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Latte materno e proprietà antibiotiche

Il latte materno apporta numerosi benefici. Un recente studio ne sottolinea le proprietà antibiotiche.

Latte materno e proprietà antibiotiche

Il latte materno è l'alimentazione ideale per il neonato ed è un’arma potentissima per difendere la salute del bambino e anche quella della mamma.

Secondo un recente studio condotto dalla Vanderbilt University, negli USA, gli zuccheri presenti nel latte materno hanno proprietà antibiotiche.

Gli zuccheri del latte materno aiutano a sconfiggere lo Streptococco B

Lo Streptococco B è una delle cause principali di infezioni nei neonati di tutto il mondo. Secondo uno studio presentato al National Meeting & Exposition of the American Chemical Society (ACS) nell’agosto del 2017, il latte materno contiene zuccheri in grado di proteggere il neonato dall’infezione da Streptococco B.

Lo Streptococco B si trova comunemente nella flora batterica gastrointestinale e nella mucosa genitale femminile.

Se la gestante all’ultimo trimestre viene trovata positiva al batterio, le viene somministrata una terapia antibiotica prima del parto in modo da ridurre il rischio che il neonato contragga l’infezione.

Infezione che nel bambino potrebbe causare gravi complicazioni, quali polmonite e meningite.

È noto che il batterio può essere presente anche nel latte materno ma poiché l’infezione viene trasmessa al neonato solo in un numero limitato di casi, il Dottor Towsend e la sua equipe hanno deciso di scoprire se il latte materno contenga composti in grado di combattere lo Streptococco B.

Però, anziché concentrarsi sulle proteine del latte materno, già esplorate da altri gruppi di ricerca, la ricerca si è concentrata su un tipo di zuccheri, gli oligosaccaridi, meno conosciuti, perché più complessi da analizzare.

Hanno dunque acquisito cinque campioni di latte provenienti da donatrici volontarie, hanno isolato gli oligosaccaridi e li hanno analizzati con la spettrometria di massa. Fatto ciò, li hanno messi in contatto con altrettante colture di Streptococco B.

I risultati sono stati piuttosto incoraggianti in quanto in un caso gli zuccheri contenuti nel latte materno hanno ucciso quasi l’intera colonia, in un altro caso sono stati moderatamente efficaci e negli altri tre è stata notata una ridotta attività del batterio.

Sono attualmente in corso altri studi, su un campione più ampio, sempre ad opera della Vanderbilt University, per studiare ulteriormente l’efficacia antibiotica del latte materno.

 

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Il latte materno protegge contro le infezioni

Al di là di questa particolare ricerca che si sta concentrando su un argomento molto specifico e complesso, è noto ormai da tempo come il latte materno, grazie alla propria meravigliosa formulazione, aiuti a proteggere il neonato dalle infezioni.

Il latte materno contiene, infatti:

> Macrofagi: cellule immunitarie non specifiche che rappresentano la prima linea difensiva contro le infezioni e aiutano a combattere in maniera aspecifica virus, batteri e funghi.

> Lisozima: un enzima ad azione battericida.

> IgG: ovvero immunoglobuline di classe G. Sono anticorpi circolanti, specifici per germe patogeno. Sono prodotti dai linfociti nel momento in cui viene identificato un particolare microbo.

La mamma ha già vissuto diversi anni e “conosciuto” molti agenti patogeni, dunque il suo sistema immunitario è ricco di igG.

> IgA: ovvero immunoglobuline di classe A. Sono simili alle IgG ma, anziché circolare nel sangue, si fissano alla superficie mucosa.

La produzione da parte di IgA comincia molti mesi dopo la nascita, dunque le uniche IgA disponibili nelle prime settimane di vita sono quelle che provengono dal latte della mamma.

Le IgA sono interessanti soprattutto per quanto riguarda la protezione da virus e batteri in campo otorinolaringoiatrico. Il colostro è particolarmente ricco di IgA

 

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