L’ansia si può ereditare?
L’ansia è un disturbo molto diffuso. Secondo alcune teorie potrebbe esserci una componente ereditaria.
In una certa misura, si ha la sensazione che l’ansia si possa effettivamente ereditare; ossia, vivere in un ambiente ansioso e con persone ansiose scatena spesso una sorta di ansia di ritorno, come se ci fosse un contagio.
La questione, però, è un po’ più complessa di così e molte domande restano senza risposta: esiste una componente genetica che predispone maggiormente allo sviluppo dell’ansia oppure è più che altro una questione ambientale? Molte ricerche hanno cercato di rispondere a questa domanda, ma ancora non si è un giunti a una vera conclusione sulla potenziale ereditarietà dell’ansia.
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Ansia ed ereditarietà, cosa dice la ricerca
Molti studi effettuati su membri della stessa famiglia e in particolare sui gemelli hanno suggerito una certa influenza della genetica sullo sviluppo dei disturbi d’ansia e, in particolare, degli attacchi di panico.
Sono stati tirati in ballo diversi geni ma non è stata mai accertata una data componente ereditaria dell’ansia, cioè quell’insieme di condizioni genetiche che potrebbe essere alla base della familiarità del disturbo ansioso.
Secondo alcune ipotesi, nelle persone geneticamente predisposte, l’ansia comincerebbe a mostrare i propri segni sin dalla giovane età. In base a studi recenti, infatti, quando l’ansia si sviluppa prima dei vent’anni è più probabile che in famiglia ci siano altre persone con simili disturbi.
Secondo lo studio dal titolo Genetic and environmental influences on relationship between anxiety sensitivity and anxiety subscales in children alcuni tratti dell’ansia nelle persone che hanno una predisposizione verso i disturbi d’ansia, e in particolare verso gli attacchi di panico, si possono notare già nei bambini intorno agli 8 anni di età.
Gli studiosi che hanno affrontato il complesso argomento della potenziale ereditarietà dell’ansia hanno spesso riscontrato che le persone con ansia e attacchi di panico avevano un parente di primo grado che soffriva di un simile disturbo, ma la domanda principale resta la stessa: esiste una componente genetica o la questione è da attribuire soprattutto a fattori ambientali?
Persone della stessa famiglia, per esempio, potrebbero aver subito lo stesso trauma, avere le stesse difficoltà socio-economiche, aver vissuto una simile situazione di stress…
Sintetizzando, dunque, la potenziale ereditarietà dell’ansia è ormai studiata da molti anni e si fa sempre più strada l’ipotesi che possa esserci una certa familiarità di questi disturbi, almeno in alcuni casi. Certo, però, resta ancora molto da scoprire, come per tutte le problematiche che riguardano l’organo più complesso che abbiamo: il cervello.
La buona notizia è che, sempre in base agli studi effettuati sulla potenziale ereditarietà dell’ansia, i casi in cui è stata notata una certa familiarità del disturbo non hanno dimostrato di essere più difficoltosi da trattare rispetto a quelli in cui non era stata evidenziata una familiarità.
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