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Esaurimento nervoso: rimedi naturali

L'esaurimento nervoso è una condizione complessa che coinvolge mente e corpo, manifestandosi attraverso una serie di sintomi che influenzano la qualità della vita.

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Esaurimento nervoso: quali sono le cause

Le cause dell'esaurimento nervoso sono molteplici e spesso derivano da una combinazione di fattori psicologici, fisici e ambientali. Sebbene esista probabilmente una predisposizione individuale nella risposta allo stress, anche l’ambiente esterno gioca un ruolo fondamentale, poiché situazioni lavorative logoranti, conflitti interpersonali o responsabilità eccessive possono indurre uno stress cronico difficile da gestire.

Anche la mancanza di riposo adeguato incide significativamente. Un sonno insufficiente o di scarsa qualità impedisce al corpo e alla mente di recuperare, aumentando il rischio di esaurimento.

Una dieta squilibrata o carente in nutrienti e la sedentarietà possono poi indebolire ulteriormente la resistenza allo stress, favorendo l'insorgenza del problema.


Sintomi e segnali

Riconoscere i sintomi dell'esaurimento nervoso è essenziale per intervenire tempestivamente, ma non sempre è semplice, poiché possono manifestarsi segnali psicologici, comportamentali e fisici spesso difficili da collegare direttamente allo stress cronico.

In caso di esaurimento nervoso si possono ad esempio sperimentare sintomi lievi o non immediatamente riconducibili a una situazione di stress cronico come difficoltà di concentrazione, calo delle prestazioni lavorative, ma tensioni muscolari, disturbi gastrointestinali e umore instabile.

Ci si può sentire sopraffatti, eccessivamente stanchi, insoddisfatti o irrequieti, provare sensazione di ansia o angoscia persistente e, nei casi più gravi, disturbi depressivi con perdita di interesse per le attività quotidiane e fragilità emotiva.

L’esaurimento nervoso può anche portare a insonnia e a comportamenti dannosi compensatori nel tentativo di gestire lo stress, come l’aumento o l’abuso di bevande alcoliche o nicotina, oppure a cercare di silenziare i sintomi attraverso un uso eccessivo dei social o lo shopping compulsivo.

 

Come curarlo

Affrontare l'esaurimento nervoso richiede un approccio integrato che consideri sia gli aspetti psicologici che fisici. Sicuramente è importante indagare sulle cause che hanno portato all’esaurimento e valutare se siano modificabili o meno e come.

Se ad esempio la causa risiede nel lavoro, la soluzione potrebbe essere quella di cambiare posizione lavorativa. In alcuni casi però, non è possibile intervenire sull’ambiente esterno e, in altri, la causa può non dipendere da situazioni esterne ma da una predisposizione individuale, dunque imparare a gestire meglio stress ed emozioni può essere d’aiuto. A questo scopo, uno specialista come uno psicoterapeuta può offrire strumenti e strategie utili, ad esempio intervenendo attraverso la terapia cognitivo-comportamentale.

Uno stile di vita che includa attività fisica regolare, alimentazione equilibrata, un riposo adeguato e momenti da dedicare al relax e alla vita sociale, può sicuramente aiutare sia il corpo che la mente ad affrontare al meglio situazioni o periodi di forte stress psico fisico.

Esistono anche rimedi naturali che possono contribuire a ritrovare l’equilibrio anche se, nei casi più severi, potrebbe essere necessario rivolgersi al medico, che potrebbe decidere di prescrivere farmaci specifici, come ansiolitici o antidepressivi.

 

Rimedi naturali

rimedi naturali possono essere un valido supporto per alleviare i sintomi dell'esaurimento nervoso e favorire il recupero. Alcune piante officinali sono particolarmente utili grazie alle loro proprietà adattogene, rilassanti o riequilibranti

  • Rodiola (Rhodiola rosea): aiuta l’organismo a gestire lo stress e migliora l’energia psico fisico e l'umore.Viene consigliata al dosaggio di 200-400 mg al giorno, preferibilmente al mattino.
  • Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus): tonico adattogeno utile in caso di affaticamento mentale e fisico. Se ne assumono 300-600 mg al giorno.
  • Astragalo (Astragalus membranaceus): rafforza il sistema immunitario e aiuta a contrastare lo stress cronico. Si assume al dosaggio di 500 mg al giorno.
  • Schisandra (Schisandra chinensis): modula il sistema immunitario, migliora la resistenza allo stress e riduce la stanchezza. Dosaggio: 500-1000 mg al giorno.
  • Iperico (Hypericum perforatum): è una pianta indicata in caso di depressione lieve anche associata all’esaurimento nervoso e si assume al dosaggio di 300-600 mg di estratto da una a tre volte al giorno.
  • Griffonia (Griffonia simplicifolia): ricca di 5-HTP, precursore della serotonina, aiuta a migliorare l’umore. Si assume a dosaggi variabili da 50 s100 mg al giorno.
  • Zafferano (Crocus sativus): oltre a essere una spezia utile in cucina, lo zafferano è un rimedio in grado di migliorare il tono dell’umore quando assunto come integratore alimentare.
  • Valeriana (Valeriana officinalis), melissa (Melissa officinalis), luppolo (Humulus lupulus) e passiflora (Passiflora incarnata): indicati per favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno. Si possono assumere sotto forma di tisana o tintura madre, da sole o in combinazione tra loro due o tre volte al giorno o la sera prima di andare a dormire.

Tra i rimedi naturali contro l’esaurimento nervoso possiamo anche includere tecniche di rilassamento come la meditazione e il training autogeno, pratiche che aiutano a ristabilire un equilibrio interiore e ridurre lo stress. La respirazione profonda e la pratica regolare dello yoga possono contribuire a sciogliere le tensioni muscolari e promuovere uno stato di benessere generale.

 

Esaurimento nervoso e lavoro

La maggior parte delle persone trascorre molte ore al lavoro, investendo non solo tempo, ma anche energie mentali e fisiche. Per questo motivo, l’ambiente lavorativo è spesso un fattore determinante nell’insorgenza dell’esaurimento nervoso.

Situazioni di elevata pressione, carichi di lavoro eccessivi, mancanza di riconoscimento professionale o difficoltà nei rapporti con colleghi e superiori possono, nel tempo, condurre al burnout. Non esiste però una soluzione universale per prevenirlo e ogni caso andrebbe valutato in base alle specifiche circostanze.

Alcune persone ad esempio sviluppano una vera e propria dipendenza dal lavoro chiamata anche workaholism, mentre altre lavorano solo per necessità e accettano condizioni che generano profonda insoddisfazione, con un impatto negativo sul benessere psicofisico. Chiaramente, i modi per prevenire o affrontare l’esaurimento nervoso variano a seconda della situazione.
 

Chi soffre di workaholism tende a sovraccaricarsi costantemente, spinto da un bisogno incessante di produttività, sacrificando il proprio benessere personale. Questo accelera il burnout, portando a esaurimento fisico ed emotivo. Per prevenire questo fenomeno, è importante riuscire a stabilire confini chiari tra vita privata e professionale, migliorare la gestione del tempo e imparare a delegare. In alcuni casi, può essere utile il supporto di un professionista per sviluppare strategie efficaci di gestione dello stress.
 

Per chi, invece, lavora esclusivamente per necessità e svolge un’attività priva di stimoli o gratificazioni, il rischio di esaurimento deriva dalla frustrazione e dalla sensazione di costrizione. Trascorrere gran parte della giornata in un’occupazione che non offre alcun senso di realizzazione può compromettere il benessere psicologico. In questi casi, una possibile strategia è esplorare alternative più in linea con le proprie inclinazioni domandandosi quale attività potrebbe risultare più adatta, in quale ambiente si vorrebbe lavorare e quante ore si è disposti a dedicare all’impiego.

Non tutti vedono il lavoro come una priorità o una fonte di soddisfazione, ma trovare un equilibrio che renda l’impegno professionale più sostenibile può ridurre il rischio di esaurimento. Soluzioni come il part-time, il lavoro da remoto o l’avvio di un’attività autonoma possono rappresentare valide alternative. È vero che cambiare il proprio percorso professionale non è sempre immediato e può richiedere tempo e formazione, ma iniziare a muoversi nella giusta direzione può fare la differenza, migliorando la qualità della vita e riducendo lo stress.