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Le mani tese dei chiropratici in Italia

Quali persone possono trarre beneficio dal lavoro dei chiropratici, dove operano in Italia, come si formano e quali sono le associazioni più importanti del settore in Italia e all'estero

Le mani tese dei chiropratici in Italia

I professionisti che aderiscono all'A.i.c. - Associazione italiana chiropratici, hanno un obiettivo preciso: mettere i propri pazienti in buone mani. Questo il manifesto d'intenti dichiarato al sito dell'associazione. Scopriamo insieme quali categorie di persone possono trarre beneficio dalla chiropratica e qual è la situazione in Italia di questa disciplina e, nello specifico, quella di coloro decisi a diventare futuri chiropratici.

 

A chi tendono la mano i chiropratici 

Dal chiropratico si può andare ad ogni età e con scopi e disturbi da trattare che possono essere molteplici. Molte categorie di persone traggono beneficio dalla chiropratica: gli sportivi migliorano le funzionalità muscolari, ma trovano giovamento anche pazienti che soffrono di asma, ansia, depressione, malocclusione dentale, dolori alla cervicale, mal di schiena, vertigini, otite cronica, amenorrea e dolori mestruali.

Gli anziani, poi, attraverso la chiropratica, riescono a mantenere una maggiore mobiltià articolare, evitando antinfiammatori e conseguenti effetti indesiderati. Nei casi di grave osteoporosi, il chiropratico esperto tratterà il paziente con maggiore cautela.

 

Descrizione, benefici e controindicazioni della chiropratica

 

I chiropratici in Italia

L'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dettato le linee guida sulla formazione del chiropratico e, anche in Italia, le facoltà di medicina più prestigiose hanno organizzato conferenze congiunte di medici e chiropratici per migliorare la collaborazione a beneficio dei pazienti. 

Attualmente i futuri dottori in chiropratica sono dei "cervelli in fuga", dal momento che possono formarsi solo presso università straniere (17 americane, 2 canadesi, 2 australiane, 3 inglesi, 1 giapponese, 1 danese, 1 francese, 1 svedese, 1 nuova zelandese) riconosciuta dal CCE (The Council on Chiropractic Education) per poi svolgere un tirocinio in cliniche specializzate. Il corso di laurea in chiropratica ha una durata media di 5 anni e le ore di teoria e pratica clinica sono circa 5000.

In rete, una fonte inesauribile di notizie e informazioni sulla chiropratica è il sito dell'A.i.c., Associazione italiana chiropratici.  Un portale dall'estetica elegante ed efficace dove troverete la mappa degli studi aperti in Italia, info utili per chi si vuole formare nella metodica e svolgere tirocini nelle clicniche specializzate, oltre a tante segnalazioni di siti d'interesse, come il portale della World Federation of Chiropractic e il sito dell'International Chiropractors Association.

 

Chi è e cosa fa il chiropratico?

 

Immagine | Michael Dorausch