Kinesiologia applicata per i disturbi dei bambini
La Kinesiologia applicata è una disciplina che sui bambini da buoni risultati, correggendo alcuni errori posturali e deficit muscolari o scoprendo alcuni disturbi metabolici alimentari.
Ricorrere ad un kinesiologo non è un’abitudine ancora molto diffusa qui in Italia anche perché la kinesiologia è una pratica estremamente particolare e richiede un’elevata preparazione.
Si fonda sul principio che esista una corrispondenza perfetta tra muscoli e organi (anche meridiani energetici): se l’organo e il suo sistema non sono in “equilibrio” (scompensato per patologie, squilibri chimici, squilibri psicosomatici) anche il suo muscolo di riferimento subisce di riflesso un’alterazione ipotonica.
Quello della kinesiologia è in apparenza un linguaggio semplice, binario, che si basa su risposte affermative o negative, ma che può portare a livelli complessi di ricerca. Il test kinesiologico o test muscolare è il mezzo d’indagine per verificare le condizioni di equilibrio a livello fisico, chimico ed emotivo.
Kinesiologia e bambini
Una critica che viene mossa alla kinesiologia è la possibilità di condizionamento che può essere esercitata su chi si sottopone al test muscolare. Be' i bambini sono la risposta a questo sospetto: difficile influenzarne la reattività muscolare. Inoltre per loro questo tipo di indagine può rappresentare un gioco divertente che toglie l’ostacolo del timore, della reticenza ad approfondire l’eventuale problematica.
Un corretto listing di domande consente di scoprire intolleranze alimentari, infezioni intestinali, difficoltà visive, ipotonie muscolari secondarie, conseguenti cioè a un disequilibrio di natura organica o metabolica, con facilità e senza traumi.
L’importante è affidarsi ad un kinesiologo esperto e preparato che sappia ascoltare ciò che il corpo dice!
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Kinesiologia e problematiche dell’infanzia
Spesso in tenera età si manifestano condizioni particolari, dovute a stress, paure, bisogno di attenzione: alcuni bambini soffrono di enuresi, iperattività, difficoltà a dormire o ad avere sonni tranquilli, instabilità emotiva.
La kinesiologia applicata in casi come questi può rappresentare un valido aiuto, senza trattamenti farmacologici o rimedi pesanti, poiché interviene a livello mentale, a livello fisico e chimico/ormonale modulando i disequilibri.
Si parte dalla verifica di una disfunzione psicomotoria, definita tecnicamente disorganizzazione neurologica. La dicitura può spaventare, in realtà semplicemente ci possono essere dei disallineamenti a livello mandibolo-cranio-sacrali che “disturbano” alcune funzioni e generano particolari effetti.
Per esempio l’enuresi (fare la pipì nel letto) può essere conseguenza di un trauma dell’asse mandibolo-cranio-sacrale che può aver causato un rilassamento del cosiddetto diaframma pelvico, per cui anche organi come la vescica sono leggermente abbassati e sottoposti a sollecitazioni in certe posizioni. È possibile lavorare sul riallineamento dell’asse attraverso alcune tecniche specifiche (stimolazione di alcuni punti da parte del terapista, come il 27R, stimolazione dei meridiani di riferimento con il tap, per esempio) per rafforzare la parte debole e modificare una condizione.
Le problematiche dell’infanzia sono molteplici e spesso si attribuiscono loro origini di natura psicologica, a volte però si tratta di manifestazioni che nascono da disequilibri sottili ma di natura prettamente fisica ai quali non viene attribuita importanza.
Basti pensare al vizio della suzione del pollice: saremmo tutti pronti a fare della psicologia spicciola. In realtà un kinesiologo o un osteopata hanno una lettura diversa del fenomeno, legata al movimento delle ossa craniche e a una forma di compensazione inconsapevole che il soggetto apporta. Infatti il pollice succhiato generalmente viene anche spinto verso il palato e provoca una deformazione dell’arcata superiore.
La figura professionale del kinesiologo e dell’osteopata andrebbe inserita tra quelle che generalmente consultiamo, poiché può individuare e correggere disallineamenti e disequilibri a carico della struttura ossea, muscolare e nervosa ai quali spesso non viene data importanza.