Il massaggio marma ayurvedico
La corretta manipolazione dei marma, secondo le tecniche del massaggio ayurvedico, può contribuire al raggiungimento della perfetta salute.
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Cosa sono i marma
Non tutti i massaggi ayurvedici sono uguali. Il massaggio marma ayurvedico si basa sulla profonda conoscenza dei marma, pertanto cominciando facendo un minimo di conoscenza con questo concetto.
Il termine marma è proviene dal sanscrito e fa riferimento ai numerosi (più di 100) punti di pressione nel corpo fisico, in genere correlati ai punti in cui si congiungono i muscoli, le vene, le ghiandole, le ossa, i tendini e i legamenti.
Attraverso di questi scorre il prana o energia vitale, e per questo motivo sono chiamati e considerati punti vitali. Il massaggio marma ayurvedico si concentra appunto sui marma per ottimizzare lo scorrimento del prana, che talvolta si impoverisce indebolendosi (marma vuoto) mentre in altri casi non scorre e si accumula (marma troppo pieno).
Pertanto le differenti tecniche di massaggio trattano le varie condizioni dei marma permettendo al prana di scorrere laddove esso risulti bloccato o promuovendone lo scorrimento nei marma in cui ha cessato di scorrere con vigore.
La mano e le dita nel massaggio marma ayurvedico
Il massaggio marma ayurvedico concentra tutto nelle mani del massaggiatore, quello è lo strumento principe per riequilibrare il cosmo nascosto nel corpo del paziente.
Si tratta infatti di un massaggio terapeutico, non di un massaggio rilassante.
Ogni dito rappresenta un elemento della tradizione ayurvedica indiana, ognuno con una velocità vibratoria differente.
Ai due estremi della mano abbiamo i due grandi spazi del cosmo tra i quali tutto si muove: terra per il pollice ed etere per il mignolo.
Al centro le tre rimanenti dita rappresentano gli elementi che costituiscono tutto e che sono collegati sia ai tre guna che ai tre dosha: aria a simboleggiare sattva e vata, fuoco a rappresentare rajas e pitta, e acqua come elemento base di tamas e di kapha.
Tramite l’azione coordinata delle dita appropriate sul marma appropriato è possibile velocizzare o rallentare lo scorrere del prana a seconda delle necessità.
Un massaggio fisico, energetico, mentale ed emotivo
Il massaggio marma ayurvedico infatti non si concentra mai su una parte del corpo come potrebbe fare la fisioterapia o la chiropratica.
Il massaggio marma ayurevedico si offre all’intero corpo fisico ma anche ai corpi sottili, quello nervoso, quello emotivo e quello mentale.
Il massaggiatore crea uno spazio vuoto e silenzioso, dove tutto tende all’armonia spontaneamente, senza bisogno di spiegazioni e senza pontificare su come uno dovrebbe cambiare vita o comportamenti.
Lavorare sul corpo fisico ha riflessi sugli altri corpi e sbloccare un marma implica anche lo sblocco di tutto il materiale emotivo e mentale correlato.
Infatti, ogni parte del corpo ha un significato preciso e profondo: e i vari problemi nelle specifiche parti del corpo ci dicono molto sulla natura mentale ed emotiva del problema.
Spesso le gambe fanno riferimento al passato e alla famiglia di origine, e mentre la gamba destra rappresenta la parte maschile, quella sinistra simboleggia quella femminile, invertendo quanto vale di norma per gli emisferi cerebrali.
Salendo, incontriamo altre parti che simoboleggiano la nostra personalità, il nostro rapporto col cibo, col sesso o con i soldi ad esempio: sbloccando questi marma, vecchie emozioni rimosse e processi mentali subconsci vengono a galla per essere elaborati.
Se il paziente lo fa positivamente, il problema fisico sparisce. Ma è importante che sia il paziente a farlo, da solo, senza che il massaggiatore si comporti da guru e si avventuri in spiegazioni.
Aspetti tecnici del massaggio marma
Il massaggio marma ayurvedico si pratica su un corpo nudo o con una copertura minima come gli slip o un telo che copra la zona del pube, questo perché in tale massaggio si fa abbondante uso di speciali oli ayurvedici, anche questi specifici e differenti a seconda della casistica dei pazienti da massaggiare.
Si massaggiamo le gambe, le braccia, il petto, la schiena e la testa del paziente senza complesse posizioni o trazioni tipiche della tradizione tailandese. Le uniche eventuali posizioni sono supina, prona, seduta, in piedi.