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Antroposofia medica

Come altre discipline alternative o complementari, l’antroposofia medica o medicina antroposofica è considerata in ambienti scientifici ufficiali nient’altro che un sistema filosofico al quale vengono associati metodi terapeutici del tutto inverificabili nel paradigma sperimentale convenzionale del cosiddetto occidente. Conosciamo meglio l’antroposofia medica

Antroposofia medica

Steiner e l’antroposofia

L’Antroposofia è un percorso di conoscenza, che guida lo spirito nell’uomo verso lo spirito dell’universo. Nasce negli individui come un bisogno del cuore e del sentimento e trova giustificazione in quanto tentativo di soddisfare un’esigenza interiore. Può essere compresa solo da coloro che vi trovano quello che loro stessi sentono il bisogno di scoprire. Per cui, antroposofi sono quelli che sentono un bisogno essenziale di vita, certi interrogativi sulla natura umana e sull’universo, proprio come uno sente la fame e la sete” – Rudolf Steiner, Pensieri Principali di Antroposofia, 1904.

 

Per superare le astrazioni della filosofia occidentale moderna, e rifacendosi in parte a Goethe, maestro di conoscenza della natura, e in parte alla teosofia di Madame Blavatsky, Rudolf Steiner sottolinea l’esistenza oggettiva – e quindi oggettivamente studiabile – del mondo spirituale. Il suo indirizzo di pensiero prende il nome di antroposofia, cioè “conoscenza sapienziale dell’essere umano”: e l’essere umano è la sintesi organica di diversi livelli – corpo, anima e spirito (che non è un livello tra gli altri, ma l’unità stessa del Tutto). Inoltre la coscienza spirituale dell’individuo, che è della stessa natura di quella divina, è avviluppata in quattro involucri o corpi: il corpo fisico o grossolano, il corpo eterico, il corpo astrale o animico e il corpo egoico o Io. Il mondo dello spirito è in costante evoluzione, e ogni sua metamorfosi interessa l’uomo in quanto essere vivente limitato ma anche orientato ad una consapevolezza sempre più transpersonale e libera. 

Steiner sostiene che l’uomo è un essere tripartito, composto di corpo (l’insieme organico dei processi naturali e vitali), anima (la parte mediana e mediatrice, sede dell’immaginazione, delle emozioni etc.) e spirito (la scintilla creativa e dinamica che congiunge l’umano e il divino). Proprio per questo qualunque terapia che non voglia ridursi alla riparazione di una macchina guasta (il corpo inteso come aggregato puramente materiale di organi e funzioni) deve essere olistica, rivolgersi cioè all’uomo come sintesi integrale (in greco holon) dei suoi tre livelli: di qui l’enfasi su metodi di cura che coinvolgano i sensi, la percezione estetica e la coscienza spirituale nel suo insieme (si ricorda in particolare l’euritmia, un’arte pedagogica in cui l’interiorità – sentimenti, emozioni, pensieri – viene tradotta in gesti simbolici affini alla danza). Quella proposta è una breve infarinatura dell’antroposofia. Ma in cosa consiste l’antroposofia medica?

 

Dentro l'antroposofia medica

Altresì definita come ‘pseudo-medicina’, l’antroposofia medica, branca medica del corpus filosofico dell’antroposofia, appartiene alle pseudoscienze, in quanto non si fonda su un metodo sperimentale, base della scienza moderna. I principi steineriani, in effetti, non contengono alcun fondamento scientifico e sono assimilabili alla metafisica, mentre i preparati farmacologici hanno la stessa valenza scientifica dei preparati omeopatici.

 

farmaci tradizionali ritenuti dannosi alla salute (antibiotici e vaccini) vengono impiegati solo in casi eccezionali. La tendenza dell’antroposofia è quella di preferire, per i medicamenti, sostanze naturali (tratte da minerali, piante e organi animali). Sono quindi farmaci riconducibili a prodotti omeopatici anche se, a differenza di questi ultimi, vengono prodotti in forma liquida e non solida. Il trattamento farmacologico esclusivo si rivela spesso inadeguato alla cura delle malattie. Per l’antroposofia, queste coinvolgono, oltre alla componente comporea del soggetto, anche quella psichica e spirituale. Fondamentale importanza rivestono quindi i trattamenti di arteterapia, euritmia e psicologia. Il paziente si sottoporrà a queste terapie sotto il controllo del proprio medico curante. Nelle cliniche di medicina antroposofica si presta un grande interesse a ciò che è in grado di assicurare al paziente uno stato di benessere generale, che sia fisico o psichico. Ecco quindi che, tra quelle definibili come terapie antroposofiche, compaiono bagni, massaggi, diete particolari e passeggiate.

No a vaccini e antibiotici. Uno dei punti controversi dell’antroposofia medica è il rifiuto, non sempre indiscriminato (e a dire il vero condiviso da altre medicine “naturali”), di strumenti tipici della medicina moderna, come le vaccinazioni (obbligatorie e consigliate), gli antibiotici e gli antipiretici, che secondo Rudolf Steiner intervengono violentemente nella fisiologia umana turbando l’opera della Natura, che è il vero medico di se stessa. Anche se pare che i bambini cresciuti secondo questi principi siano meno vulnerabili alle allergie, si tratta di posizioni da non prendere alla lettera: altrimenti a un dogmatismo se ne sostituirebbe un altro.

Euritmia. L'euritmia viene considerata una forma d'arte del movimento. Venne creata da Rudolf Steiner e da sua moglie, Marie von Sivers. L'euritmia non va confusa con la danza o con la ginnastica. Nella sua componente artistica, viene praticata da solisti o da gruppi come parte di rappresentazioni sceniche il cui fine è rendere visibili le leggi della parola e della musica. Oltre a questo intento, l’euritmia riveste una notevole importanza in campo terapeutico, come parte della medicina antroposofica. Lo sviluppo dell’euritmia terapeutica ebbe inizio a partire dal 1921, quando Steiner tenne un corso rivolto ai medici. Attraverso una continua riformulazione e grazie anche a costanti ricerche medico-antroposofiche, l'euritmia diventa una componente fondamentale dei sistemi di cura della medicina antroposofica. 

In conclusione, va detto che molte delle intuizioni e delle prescrizioni della medicina di Rudolf Steiner si ritrovano quasi identiche in altre tradizioni terapeutiche degne di rispetto, a cui i medici convenzionali potrebbero guardare almeno con la curiosità e l’apertura che si addice agli uomini di scienza. 

 

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