L'alimentazione nell'antroposofia
Secondo Rudolf Steiner e l'antroposofia, l'alimentazione è una via di unificazione tra lo spirito dell'uomo e dell'universo: ecco in breve come scegliere gli alimenti, accogliendo i principi antroposofici e facendo di questa filosofia un'arte di vivere.
Antroposofia e cibo
L’antroposofia è quella “scienza dell’uomo” e visione filosofica fondata da Rudolf Steiner a cavallo tra il diciannovesimo e ventesimo secolo.
Possiamo riassumere il legame tra alimentazione e antroposofia attraverso le parole del suo creatore: l’alimentazione antroposofica è una via “che vuole unire lo spirituale nell’uomo allo spirituale nell’universo “.
L’alimentazione rappresenta in buona sostanza il legame che l’essere umano ristabilisce con l’organismo terra.
Parlare di alimentazione antroposofica significa parlare di un’alimentazione sana, principalmente vegetariana, ma non solo, e integrale; significa anche sottostare a quelle linee guida, proprie di questo orientamento filosofico, che si basano sulla comprensione profonda della natura dell’essere umano.
Questa comprensione coinvolge vari livelli, da quello corporeo, a quello individuale, dell’anima e spirituale.
Ma non spaventatevi: non vi sono regole precise, comandamenti o diete impossibili da seguire.
L’alimentazione antroposofica si fonda sulla libertà e sulla scelta responsabile di ogni individuo che, conoscendo a fondo sé stesso e il proprio essere, decide come è meglio nutrire il proprio organismo, quale “benzina” fornirgli e quali principi attivi agiscono al meglio per incrementarne la forza e la corretta crescita.
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Antroposofia e agricoltura
L’agricoltura biodinamica e biologica, e i prodotti che nascono attraverso queste pratiche di coltivazione rispettose della terra, fanno da base fondamentale dell’alimentazione antroposofica.
Il valore nutritivo dell’alimento è un aspetto importantissimo: dalla semina alla digestione del cibo, tutto deve essere scelto e consumato con coscienza.
L’alimentazione antroposofica non è né vegana, né vegetariana; rispetta invece una piramide alimentare fatta di cereali in chicco come base, verdure, legumi, uova e latticini, carne e pesce in modeste quantità.
Ciò che assume grande rilevanza sono tre fattori:
> l’individuo, ovvero il temperamento;
> il tempo, ovvero le stagioni e i suoi frutti;
> il luogo, ovvero l’azione delle forze di una determinata regione o luogo.
Alimentazione consapevole
Ciò che si mangia non deve essere inghiottito e basta: valore imprescindibile è quello attribuito alla sensorialità, intesa come gusto, olfatto, tatto, vista. Per questo l’alimentazione antroposofica predilige verdure e frutta fresche, crude o cotte in modo da non disperderne del tutto i principi nutritivi, quindi al vapore, per esempio.
Inoltre vengono introdotte nelle ricette molte erbe aromatiche e spezie fresche, per stimolare gusto e olfatto. Non dimentichiamo che anche i colori dei cibi vegetali crudi o poco cotti è molto più invitante.
Per ogni giorno un cerale
Come il sito ufficiale di RudolfSteiner riporta, ogni giorno è importante introdurre un cereale diverso, per nutrire l’organismo, scoprire e apprezzare ciò che la terra dona. Ecco quindi che la domenica è del frumento, mentre il lunedì il giorno del riso. Il martedì si sceglie di consumare l’orzo, mentre il mercoledì il miglio.
Il giovedì è il giorno della segale, il venerdì l’avena e il sabato il mais. Rispettando anche solo questo andamento e questa tabella alimentare dei cereali, si potranno realizzare ricette diversificate e speciali e scoprire nuovi sapori, uscendo dalla noia delle sole pasta o risotto.
Sito di riferimento: RudolfSteiner.it
Libro di riferimento: "Alimentazione e scienza spirituale" di Rudolf Steiner
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