Proprietà della perla
Gibran ci ha detto che "una perla è un tempio costruito dalla sofferenza intorno a un granello di sabbia". Come possiamo usufruire in cristalloterapia di questo magnifico oggetto?
Nella cristalloterapia, a dispetto del nome, non si impiegano solamente i cristalli. Talvolta vediamo nelle mani dei terapeuti o sui banchi dei mercatini anche semplici rocce (spesso burattate), fossili vari come l’ambra o il legno fossile o altri materiali particolari.
Tra questi ultimi si annovera la perla, una sferula di aragonite burattata naturalmente da alcuni molluschi.
Biologicamente parlando, si tratta del prodotto di un meccanismo difensivo tipico di alcuni molluschi, soprattutto dell’ostrica, che ricopre di strati concentrici e successivi di madreperla, ovvero aragonite lamellare e biopolimeri, un corpo estraneo, così da isolarlo e renderlo innocuo.
Questo meccanismo difensivo naturale diviene ai nostri occhi una vera e propria arte, in quanto l’oggetto che ne risulta è di estrema bellezza e molto accattivante agli occhi umani, sin da epoche molto antiche.
Usato soprattutto in gioielleria, la perla ha però un ruolo metafisico anche nel mondo della cristalloterapia.
Vari tipi di perle
Le perle differiscono in forma, dimensione, colore e qualità della superficie.
Le più perfette hanno forma sferica, alcune hanno forma ovoidale regolare, mentre altre decisamente irregolare.
Il colore è molto variabile: si va dal bianco perla all’arancione, passando dal rosa confetto, fino al nero, al blu, al verde, all’oro e all’iridescenza madreperlacea.
Inoltre esistono perle naturali e perle coltivate, le prime sono composte al 100% di madreperla, mentre in quelle coltivate troviamo un grande nucleo artificiale che viene inserito come corpo estraneo all’interno del mollusco.
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La perla nella mistica antica e moderna
Il rapporto tra la perla e l’uomo è di antichissima data. La troviamo già citata come gemma e rimedio negli antichi testi ayurvedici, nel vecchio testamento e in alcuni vangeli apocrifi. Celebre è l’Inno della Perla nel vangelo gnostico chiamato Atti di Tommaso.
Nella più moderna cristalloterapia le antiche qualità mistiche della perla vengono ben riassunte.
Si pensa che sia in grado di apportare profonda calma e di ribilanciare dopo degli squilibri energetici, in fondo la perla è una estrema forma di ordine attorno ad un centro di puro caos.
È ritenuta la pietra ideale per sviluppare la conoscenza attraverso l’esperienza; la perla infatti aiuta a rivedere i nostri atti e a discernere il buono e il migliorabile.
Aiuta quindi ad imparare dai propri errori in piena calma e lucidità, capendo cosa lasciar andare e cosa trattenere per edificare una nuova struttura energetica.
Non di rado la perla è collegata anche alla carità e alla generosità femminili.
Collegamenti tra le perla e il corpo
A livello fisico la perla è collegata spesso col tratto digestivo, aiuterebbe quindi a digerire e a mantenere in forma le fasce muscolari più utilizzate.
In molte culture è stata ed è ancora utilizzata per migliorare la fertilità femminile e per augurare un parto privo di dolori.
Anche il ciclo mestruale pare posso divenire più indolore grazie all’utilizzo terapico della perla.
La perla nelle relazioni
È considerata una pietra capace di consolidare le relazioni amorose, fungendo così da suggello ufficiale anche in caso di fidanzamento.
La perla, non è un mistero, ha un aspetto simile a quello della luna, e sembra capace di stimolare gli ormoni stimolati naturalmente dalla luce lunare, quindi in relazione ai suoi cicli.
Questo significa anche allineamento energetico tra l’aura individuale e le energie della luna, ovvero riduzione delle frizioni di coppia.
In fondo la perla non rappresenta altro che l’arte del mollusco di creare qualcosa di magnifico a partire da un elemento irritante.
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