Curare la tosse con l'ayurveda
La medicina tradizionale indiana la definisce Kasa, in occidente è la notissima tosse: qualche rimedio della medicina ayurvedica per una delle patologie più comuni proprio in questa stagione
La medicina ayurvedica è, nel complesso, poco nota e praticata in Italia. In un paese che si apre con estrema difficoltà a tutto ciò che è “non convenzionale” - in tutti in campi - non sorprende che il patrimonio culturale e medico alla base di questa millenaria scienza indiana sia per la maggior parte poco noto.
Proviamo a sgomberare la mente dai pregiudizi, pur mantenendola vigile e acuendo le antenne del senso critico, e vediamo come questo sistema medico approccia uno dei malanni di stagione più frequenti: la tosse.
Scopri qual è la tua tosse secondo l'Ayurveda
La prima cosa che ci verrebbe detta, da un punto di vista ayurvedico, riguardo la tosse è che essa è sintomo dello squilibrio di kapha. Cosa significa? Per comprendere questa affermazione è indispensabile sapere che secondo l’ayurveda ogni entità vivente è pervasa da tre energie chiamate "dosha" il cui equilirio determina il benessere dell’individuo. Esse sono: Vata (Aria), Pitta (Fuoco) e Kapha (Terra/Acqua) e ognuna di esse è correlata a delle caratteristiche fisiche e caratteriali.
Dato che nel nostro caso il dosha che ci interessa è Kapha, ci concentreremo su di esso. A Kapha è associato il mondo dell’acqua e della terra, dunque a livello fisico è rappresentato dai liquidi del corpo e dalla “solidità” (ad esempio un suo squilibrio porta al sovrappeso e all’obesità). Proprio seguendo questo schema, la tosse è causata da un eccesso di muco o comunque di tossine che il corpo deve espellere e ha la sua radice nel sistema digerente.
Per l’Ayurveda però c’è tosse e tosse: ne esistono 5 tipi di cui tre sono riferiti ai dosha, il quarto, Ksataja, riguarda la tosse derivante da traumi mentre Kshasayaja si riferisce a quella con perdita di tessuto.
TOSSE DI TIPO VATA: è caratterizzata da dolori al petto, alle tempie, alla testa, all’addome. La tosse è secca e continua, spesso accompagnata dalla mancanza di voce.
TOSSE DI TIPO PITTA: è accompagnata dalla sensazione di bruciore e di vomito.
TOSSE DI TIPO KAPHA: si riconosce per le secrezioni di muco e sensazioni di pesantezza e debolezza.
TOSSE DI TIPO KSATAJA: è post-traumatica o causata da ferite e può causare perdita di sangue dalla bocca.
TOSSE DI TIPO KSHASAYA: è caratterizzata dalla difficoltà di deglutizione e dalla sensazione di prurito nel cavo orale.
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Una soluzione ayurvedica per ogni tipo di tosse
Per risolvere i disturbi della tosse la medicina ayurvedica si basa su un’accurata analisi del paziente, tanto a livello fisico che psico-caratteriale. Successivamente la terapia andrà a focalizzarsi sulla liberazione delle vie ostruite dal muco e sul canale digerente considerato la vera radice del malessere.
Di seguito i rimedi specifici per ogni tipo di tosse:
TOSSE DI TIPO VATA: vapori, impacchi caldi e massaggi con l’olio di sesamo sono assai raccomandati. Tradizionalmente viene curata con alcune erbe indiane ritenute medicamentose quali kantakari e vamsa rochana. Parlando invece di piante di origine occidentale, si possono utilizzare la liquirizia, utile per le sue proprietà antinfiammatoria e espettorante, e la corteccia di ciliegio. Per quanto riguarda l'alimentazione largo a sostanziose zuppe.
TOSSE DI TIPO PITTA: in questo situazione, al contrario, il “calore” è da evitare e si ricorre ai rimedi erbacei: ancora la liquirizia, il verbasco, la prunis virginiana. In ambito tradizionale indiano, può andare bene sitopaladi churna. Sulla tavola, da preferire i cibi amari, decongestionanti, antinfiammatori, leggeri e di facile digeribilità. Altre erbe che possono essere messe a corollario delle precedenti sono: l'idraste e l'echinacea.
TOSSE DI TIPO KAPHA: questo tipo di tosse va curata con la “secchezza” e la purificazione, attraverso erbe espettoranti oppure adatte per le inalazioni. Possono rivelarsi utili l’eucalipto e il pepe nero.
Il mondo dell'ayurveda in Italia
Questi sono solo dei consigli generali, ovviamente per qualunque patologia grave o cronica va consultato il medico, anche ayurvedico. In Italia non esiste una definizione degli standard per la medicina ayurvedica (come invece è in India dove è conosciuta e praticata e la laurea è frutto di lunghi anni di studio), quindi va posta una particolare attenzione riguardo la ricerca di una figura seria e competente.
Lentamente, si fanno sempre più strada dei sistemi medici di matrice non occidentale, o comunque definibili alternativi. L’ayurveda è uno di questi e offre un approccio, di cui sopra si è appena accennato, per noi molto insolito e ricco di spunti.
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