Articolo

Come pulire la lingua in modo naturale

La lingua è normalmente sede di batteri. L'igiene della lingua è una tecnica naturale che aiuta a mantenere la bocca in salute.

igiene-lingua-netta-lingua

Credit foto
©Andriy Popov-123RF

Igiene della lingua: tradizione yogica e scienze moderne

In India lo sanno da secoli e secoli, in Occidente sta pian piano prendendo piede, anche con il recente avvallo di dentisti e di otorinolaringoiatri.


La pulizia della lingua è parte integrante della pulizia del cavo orale insieme alla pulizia di denti e gengive. Nella tradizione yogica, da cui questa pratica deriva, si chiama jihva dhauti, ed è una pratica che include pulizia della parte superiore della lingua, massaggio della stessa, stimolazione dell’appetenza, e benefici vari a tutta la parte superiore del tratto digestivo.

Una lingua pulita comporta anche una capacità intensificata di assaporare cibi e bevande, che, per via naturale, col tempo, andrebbe altrimenti calando.

L’antica tradizione yogica e studi più recenti sono accomunati dalla medesima indicazione: di notte, durante il sonno, molte tossine che sono parte del cibo ingerito ed alcune scorie della predigestione vanno a depositarsi sulla lingua, causando tra l’altro colore innaturale e cattivo odore, tutti segni della presenza di batteri e muco ricco di scorie.
 

Controllo quotidiano della lingua

Ebbene sì, la lingua è l’organo su cui si concentra la più grande quantità di batteri, che, oltre ad un cattivo odore, sono anche concausa di problemi ai denti e alla gengive.

Il primo passo per cominciare a prendersi cura della lingua è un regolare controllo mattutinouna lingua sana è uniforme e liscia, gonfiori e un'eccessiva rugosità sono sintomo di eccessiva presenza di batteri.

Una lingua sana è rosa: un colore tendente bianco, al giallo, all’arancio o al marrone è sempre segno di una cattiva salute dell’organo.

Controllarla ogni giorno permette di cominciare a notare per tempo i cambiamenti ed agire in fase preventiva. 
 

Gli strumenti per la pulizia della lingua

A questo punto, dopo l’autodiagnosi, è importante sapere come pulire la lingua. Esistono strumenti adatti, in plastica, in legno (specie in bambù), e in metallo. Ognuno di questi ha dei pro e dei contro e si adatta ad un tipo di lingua differente.

Quello che è importante è di permettere ai villi della lingua di aprirsi ed ossigenarsi. Ciò combatte i batteri collegati alla formazione della carie, ostacola l’alito cattivo, migliora il senso del gusto.

Ricerche scientifiche hanno dimostrato la diminuzione della placca in relazione ad un uso costante della spazzola per la lingua. Il materiale più usato, nel passatto e ancora oggi, è il rame.

Esistono strumenti moderni in legno di bambù, naturali ed economici, oppure altri in metallo con bordi rivestiti di silicone, che sono ideali per il rispetto della parte.
 

Quando pulire la lingua?

E’ sufficiente estendere la lingua fuori dalla bocca per tutta la sua lunghezza, in modo da evitare il riflesso di conato, e spazzolare sempre verso la punta.

Dopo qualche passata, senza esagerare in intensità ed in quantità per non irritare la mucosa, provvederemo alla pulizia finale con dell’acqua o del collutorio.

Idealmente, la lingua andrebbe pulita dopo ogni pasto, esattamente come facciamo coi denti con lo spazzolino ed il filo interdentale.

In molti paesi asiatici, specie l’India, e sempre di più in America, possiamo osservare persone impegnate nella pulizia della lingua dopo uno spuntino: a differenza della pulizia dei denti è molto più veloce, non richiede particolari strumenti, lavandino e specchio.

Però attenzione a non esagerare: a differenza della pulizia dei denti, la lingua andrebbe pulita solo quando notiamo irritazione, cattivo colore o cattivo odore.

Infatti non tutti i batteri presenti sulla lingua sono cattivi, molti di essi sono agenti con cui il nostro organismo lavora in simbiosi, capaci di tenere lontani agenti patogeni pericolosi.

Se la lingua è sana, evitate di pulirla rimuovendo i batteri amici