Triphala: la combinazione ayurvedica del benessere
Nei testi classici, triphala è considerato "rasayana" ovvero un ringiovanente. Questo preparato infatti è un autentico concentrato di salute e benessere per il nostro organismo senza effetti collaterali
Cambio di stagione = tempo di integratori. La tv ci bombarda di pubblicità in proposito, talvolta i medici stessi li prescrivono. I pareri riguardo il loro uso sono contrastanti, c’è chi li detesta e chi non può farne a meno, fatto è che moltissime persone li comprano.
Nell’ayurveda il loro utilizzo si perde nella notte dei tempi: uno dei più noti e più efficaci è triphala ampiamente impiegato nella medicina tradizionale.
Scopriamone insieme composizione e benefici!
Una pianta per ogni dosha
Come si intuisce dal nome, “triphala” significa “tre frutti”. Nello specifico, le tre piante che compongono questo preparato ayurvedico sono:
- Emblica officinalis (Amalaki o amla). L’amla è un autentico concentrato di vitamina C che, essendo allo stato naturale, è molto più assorbibile di quella sintetica. Le ricerche condotte presso l’Istituto Niwa di Studi Immunologici del Giappone hanno dimostrato la sua efficacia come “spazzino” dell’organismo, in particolare nel contrastare gli effetti negativi causati dai metalli pesanti. Altri studi dimostrano che il suo consumo favorisce l’aumento dei globuli rossi e della percentuale di emoglobina. Potente antiossidante, riduce i livelli di colesterolo limitando l’ostruzione delle arterie. Questa pianta è associata al dosha Pitta.
- Terminalia Chebula (Haritaki). Haritaki è la pianta sacra al dio Shiva. È particolarmente indicata per l’intestino e viene considerata un lassativo sano. Funge inoltre da depuratore anche degli organi deputati allo smaltimento delle tossine. Stabilizzatore della pressione sanguigna, è associato al dosha Vata.
- Terminalia Bellerica (Bibhitaki). Bibhitaki è stato recentemente dimostrato che può ridurre i livelli di lipidi nel corpo, in special modo da cuore e fegato. Aiuta a prevenire e eventualmente espellere i calcoli o il muco nelle vie digestive, urinarie, circolatorie o respiratorie. Proprio in merito a quest’ultima proprietà è indicata per contrastare l’asma, le affezioni bronchiali e le allergie. È legata al dosha Kapha.
I benefici di triphala
Come dalla spiegazione delle tre piante è parzialmente emerso, triphala agisce andando ad equilibrare tutti e tre i dosha e affrontando le problematiche ad essi connesse: quelle del sistema nervoso (vata), quelle legate ai processi metabolici (pitta) e qulle riguardanti l’integrità strutturale dell'organismo (kapha).
Ne scaturisce così un preparato globalmente bilanciante e rinvigorente, potentemente antiossidante e antiinfiammatorio. Aiuta i processi digestivi e facilita quelli di eliminazione; anche chi soffre di pressione o colesterolo alti può trovare giovamento dell’utilizzo di triphala.
Studi clinici avrebbero inoltre dimostrato le sue proprietà lassative, la capacità di migliorare l’appetito e di ridurre l’iperacidità.
Dato che ad oggi non sono state trovate delle controindicazioni in merito all'assunzione di questo preparato ayurvedico, c’è da sperare che gli studi che lo riguardano si approfondiscano e, se saranno confermati i benefici che oggi sono stati già attestati, se ne auspica la diffusione e la maggiore conoscenza a tutti i livelli.
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