Usare la voce come terapia
Come educare la mente attraverso la voce, quali esercizi per esplorare le possibilità espressive, sciogliere i blocchi energetici e conoscere le proprie casse di risonanza
Liberare la sonorità fisica da costrizioni è qualcosa di accessibile in ogni momento. La voce è uno strumento. Non si tratta di essere intonati o meno. Esploriamo come funzione la voceterapia.
Il corpo e la voce
Qualsiasi pratica fisica può veicolarvi verso la voce. Pensate allo yoga, ci sono i mantra. Pensate al Feldenkrais, l'allenamento dell'orecchio per portare il corpo dove l'insegnante sa farlo arrivare. La danza può avere elementi di liberazione vocale.
La respirazione è allo stesso modo un allenamento. In che modo? Avete mai riflettuto sul fatto che il suono esce nell'espirazione e mai viceversa? Allungando i tempi di inspirazione ed espirazione, state lavorando anche sulla possibilità di accogliere suoni più lunghi e durevoli.
Anche un semplice esercizio di scioglimento del collo (ad esempio, portare la clavicola all'orecchio e nell'espirazione lasciarla cadere con dolcezza) andrà a produrre un miglioramento qualitativo nell'emissione del suono.
La voceterapia, un semplice esercizio
Per approcciare poi il suono, iniziamo con il canto delle vocali nella sequenza progressiva:
U-O-A-E-I
Quando pronunciate, lavorate con tutti i muscoli facciali.
Le labbra fanno uscire la U. La O viene eseguita scaricando il peso sulle ginocchia sbloccate. Nella A si porta l'attenzione all'area del bacino. La E interessa il torace e i reni, va a scaldare tutto l'apparato "idrico", che nella Medicina Tradizionale Cinese corrisponde all'elemento Acqua (elemento che governa reni, vescica, ossa, orecchie, midollo). La I lasciatela andare libera nel cranio e nel setto nasale.
Senza pensare alla resa finale, piuttosto, pensate a lasciare la vostra impronta-voce. La percezione è nei muscoli e nelle parti del corpo che vibrano durante l'emissione. Lo scopo finale della voceterapia? Conoscersi.
Esplorare la propria personale natura.
L'esercizio è semplice, ma vi basti riflettere sul fatto che pare Caruso abbia lavorato per tre anni consecutivi solo sulle vocali. In MTC le cinque vocali sono collegate a cinque articolazioni: piedi, ginocchia, bacino, clavicole, collo. Non si tratta tanto di imparare a cantare bene, ma di dimenticare gli ostacoli che ci siamo messi davanti alla posbbilità di usare la voce.
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