Articolo

Omeopatia e sport

L'Omeopatia in quanto medicina naturale ben si coniuga con lo Sport. La Medicina Omeopatica si rivela utile nella preparazione attletica in prima istanza a livello dei sintomi acuti in quanto può agire localmente sul sintomo predominante: il dolore, sia quello conseguente allo stiramento muscolare o all’ematoma, sia a quello conseguente ad altre lesioni traumatiche muscolo-scheletriche tipiche dell’atleta. Ma si rivela altrettanto efficace sulle condizioni di base del soggetto, che possono costituire delle cause predisponenti i vari tipi di patologie. Queste condizioni di base del soggetto devono essere individuate dal medico omeopata e trattate mediante la “terapia di terreno”, cioè il trattamento della struttura di base del soggetto, con la somministrazione un rimedio omeopatico specifico, dedotto in base alle caratteristiche fisiche e costituzionali del soggetto stesso.

Omeopatia e sport

L’interesse per la cura e la preparazione dell’atleta alle gare è una pratica antica, risalente all’epoca greca in cui veniva venerato Esculapio, dio della medicina, considerato figlio di Apollo; tuttavia, è solo a partire dal II secolo a.C., che questa arte si diffuse dalla Grecia all’Italia, per merito di alcuni seguaci di Ippocrate. Venne così introdotta, anche, nella cultura romana, questa pratica considerata un’arte rituale grazie alla quale era possibile armonizzavano il corpo e la mente per ottenere le migliori prestazioni sul piano atletico. Una testimonianza dell’importanza e della sacralità di questa arte ci deriva da innumerevoli opere non solo monumentali come i circhi o i circuiti di gara, che hanno reso famose città come Atene, Roma o Delfi, ma anche dalla tradizione di allestire gare sportive di varie specialità in cui potessero cimentarsi tutti gli atleti. Ne sono un tipico esempio le moderne Olimpiadi rivisitazione delle antiche gare elleniche, che si tenevano, in onore degli dei dell’Olimpo, nella città greca di Olimpia. Questa attenzione ed interesse per la preparazione sportiva ha portato a riconoscere, studiare ed utilizzare molti rimedi naturali, sia per migliorare le prestazioni atletiche, sia per curarne le possibili patologie intercorrenti; questi rimedi, per lo più derivati da piante, animali o minerali, opportunamente preparati, costituiscono le basi dell’odierna medicina naturale e dell’Omeopatia in particolare.

L’atleta o chi aspira a diventarlo, come pure il dilettante, che si esercita in palestra a livello non agonistico, necessitano di cure e prescrizioni adeguate al livello di fatica e di lavoro muscolare a cui si dovranno sottoporre; tenendo in considerazione anche, che per raggiungere le migliori performance atletiche, l’organismo deve essere sempre in buona salute. Per ottenere ciò è necessario iniziare a controllare come prima cosa l’alimentazione ponendo molta attenzione al tipo di alimenti e alle calorie introdotto con la dieta, infatti, solo un regime dietetico corretto ed equilibrato può garantire il giusto apporto calorico a ciascun atleta, soprattutto nelle fasi di maggior consumo, quali sono quelle di un intenso sforzo muscolare, come avviene durante l’allenamento o le competizioni agonistiche. Accanto all’alimentazione, un altro punto cruciale di ogni attività sportiva risiede in una struttura muscolo-scheletrica adeguata allo sforzo fisico richiesto, che si ottiene con un esercizio fisico ben calibrato e regolare, conseguente ad un allenamento personalizzato. Da ultimo, ma non in ordine di importanza, l’attività sportiva richiede un armonico equilibrio psico-fisico, che, allontanando tutte le situazioni di stress e di tensione, possa garantire le migliori prestazioni atletiche. 

La medicina omeopatica, in quanto medicina naturale a misura d’uomo, può ben assolvere a tutti questi compiti, perché propone interventi terapeutici naturali e dolci, con effetti collaterali spesso inesistenti, ma sicuramente incentrati sull’atleta e quindi personalizzati. L’Omeopatia guarda, infatti, alla salute del paziente/atleta con una visione globale ed olistica, dove il soggetto è un unico elemento, un insieme corpo-mente, il cui equilibrio armonico è imprescindibile e fondamentale per esprimere al massimo le proprie potenzialità. Questa è, dunque, la medicina, che più di ogni altra, può intraprendere questo percorso di armonizzazione teso a raggiungere il completo benessere e la miglior forma fisica dell’atleta, grazie all’utilizzo di rimedi naturali, la cui azione si esplica a vari livelli in virtù della sua molteplicità di azioni.  

La Medicina Omeopatica si rivela utile, infatti, in prima istanza a livello dei sintomi acuti in quanto può agire localmente sul sintomo predominante, che spesso è il dolore: quello conseguente allo stiramento muscolare, ad esempio, o all’ematoma, o quello conseguente ad altre lesioni traumatiche muscolo-scheletriche tipiche dell’atleta. Ma si rivela altrettanto efficace sulle condizioni di base del soggetto, che possono costituire delle cause predisponenti i vari tipi di patologie. Queste condizioni di base del soggetto devono essere, infatti, individuate dal medico esperto omeopata e quindi trattate mediante quella che viene definita la “terapia di terreno”, cioè il trattamento della struttura di base del soggetto, con la somministrazione un rimedio omeopatico specifico, dedotto in base alle caratteristiche fisiche e costituzionali del soggetto stesso, secondo la Teoria costituzionale, pilastro dell’Omeopatia moderna. La terapia omeopatica agisce, quindi, da una parte curando e risolvendo i processi patologici acuti in atto, dall’altra portando a risoluzione e migliorando tutte le situazioni di alterazione fisiologiche o morfo-funzionali proprie della costituzione del soggetto, che ne possono condizionare il rendimento atletico. Un altro aspetto interessante delle cure omeopatiche risiede nella flessibilità di utilizzo che i diversi rimedi omeopatici presentano sia per tipologia, che per dosaggio. 

Una descrizione analitica di questi rimedi ci deriva dai vari testi di Materia Medica Omeopatica, che si rifanno agli studi originali di Hahnemann (1755-1843) fondatore di questa nuova scienza medica, in cui vengono elencati ed illustrati tutti i rimedi studiati in base alle loro caratteristiche: composizione e tossicologia, sintomatologia, modalità di manifestazione, tipologia dei soggetti sensibili e patologie che meglio rispondono al medicamento ed i relativi dosaggi consigliati. Questo è un vero e proprio trattato di farmacologia, che ci permette di mettere in luce l’attività dei vari rimedi omeopatici e di poter scegliere quelli più indicati per la cura e la preparazione degli atleti od aspiranti tali. Alcuni di questi rimedi, che vengono di seguito descritti, sono noti da tempo e rappresentano un ausilio indispensabile, sia nelle patologie più comuni come traumi e contusioni (1. Gruppo di rimedi), sia nelle patologie più severe quali stiramenti muscolari o fratture ossee (2. Gruppo di rimedi), spesso in associazione con le cure più tradizionali. 

1. Gruppo di rimedi: nel trauma acuto il medicamento di primo soccorso universalmente riconosciuto sia ARNICA MONTANA, rimedio derivato dall’omonima pianta della Famiglia delle Composite. Questo rimedio è sicuramente il più usato nella pratica medica sportiva in quanto rappresenta il rimedio cardine dei traumi sia diretti, che indiretti per la sua azione antidolorifica e antiedemigena su tutti i tipi di lesione traumatica. Agisce altrettanto bene sulle lesioni contusive, sull’affaticamento muscolare e sugli ematomi grazie alla sua azione protettiva sul microcircolo, nonché su tutti i sintomi correlati al trauma, come il senso di indolenzimento, di ammaccatura o di tensione muscolare ed emotiva, che solitamente accompagnano un grave trauma. Un’altro rimedio tipico delle fasi acute del trauma è APIS MELLIFICA, rimedio di origine animale, deriva infatti dalle api, questo trova la sua indicazione nelle primissime fasi dell’evento traumatico per la sua spiccata azione antiedemigena e per la sua modalità d’azione legata al freddo. Questo rimedio presenta un’azione rapida, ma di breve durata e trova la sua corretta applicazione proprio nelle prime ore del trauma in combinazione con la tradizionale crioterapia. L’altro rimedio complementare ad Apis è BRYONIA ALBA, derivato da una pianta della Famiglia delle Cucurbitacee, presenta una struttura chimica simile a quella dei corticoidi, da cui deriva una spiccata azione antiflogistica. Agisce, così come antiedemigeno ed antinfiammatorio, in particolare a livello delle sierose, trova quindi, indicazione in tutti i fenomeni traumatici articolari algidi ed essudativi come idrarto ed artriti, che migliorano con l’immobilità, caratteristica tipica del rimedio. Alla Famiglia delle Solanacee appartiene, invece, il rimedio BELLADONNA, derivato dalla pianta intera fiorita di Atropa Belladonna, questo medicamento ha una potente azione parasinpaticolitica ed agisce prevalentemente sul dolore della contrattura. L’azione del rimedio è caratterizzata dalla modalità di comparsa del sintomo: insorgenza rapida, dolore pulsante e crampiforme, area flogistica molto calda, con possibile rialzo febbrile accompagnato da forte agitazione. Proprio per queste caratteristiche l’applicazione di Belladonna rientra nei casi di traumi di grado elevato, complicati o accompagnati da grande stress psico-fisico. Segue un altro rimedio che, agisce sempre nelle prime fasi del trauma, in sintonia con Arnica ed Apis, ed è LEDUM PALUSTRE, derivato da un arbusto della famiglia delle Ericacee, che cresce nelle zone palustri. Questo medicamento presenta una spiccata azione sui capillari e sulle articolazioni in generale e quando le lesioni siano prevalentemente rappresentate da ecchimosi nero violacee, che rispondono positivamente all’azione del freddo e all’immobilità, che rappresentano le modalità caratteristiche del rimedio. Questi quattro rimedi descritti sono, quindi, quelli più utilizzati, sia singolarmente che in associazione fra loro, nelle prime fasi del trauma acuto. Essi trovano indicazione in tutti i casi di lesioni muscolari, che sono le patologie prevalenti, rappresentando circa il 30% di tutti i traumi sportivi. Altre indicazioni sono rappresentate dalle contusioni muscolari da trauma diretto di I0 grado e dalle lesioni più complesse di II0 e III0 grado da trauma indiretto, come stiramenti, strappi o rotture muscolari.  Come già sottolineato questi medicamenti agiscono sui vari sintomi riducendo il dolore e l’edema, diminuendo sensibilmente lo stravaso ematico o l’emorragia ed inoltre, possedendo un’azione diretta sulla durata complessiva della sintomatologia, favoriscono la completa risoluzione della patologia in tempi più brevi. 

 

Puoi approfondire le proprietà e l'uso dell'Arnica montana

 

2. Gruppo di rimedi: trova la sua prevalente applicazione nelle patologie acute o croniche del sistema osteo-tendineo; queste comprendono prevalentemente le lesioni dei legamenti, dei tendini o le lesioni capsulo-ligamentose e le vere e proprie lesioni ossee quali le fratture. I tre principali rimedi che agiscono in questo tipo di patologie sono: RUTA GRAVEOLENS, RHUS TOXICODENDRON e SYNFYTUM. RUTA GRAVEOLENS è un rimedio derivato da una pianta della Famiglia delle Rutacee e presenta un tropismo elettivo per i tessuti fibrosi e tendinei, legamenti, aponeurosi e periostio. La ruta esplica la sua azione in tutti i casi di distorsione semplice o complicate, in particolare nei casi in cui si evidenzi lo strappo dall’inserzione ossea dei legamenti o del tendine; nelle lussazioni, ed in tutti le lesioni traumatiche in cui prevalga il dolore ed il senso di contusione che migliora con il movimento, caratteristica tipica del rimedio. Il suo utilizzo è, pertanto, prevalente nelle fasi iniziali della riabilitazione dopo il trattamento con Arnica o con Bryonia ed Apis, che si attua nella fase acuta delle lesioni. Per quanto attiene a RHUS TOXICODENDRON, rimedio che deriva da un arbusto della famiglia delle Anarcadiacee, questo svolge un’azione prevalente sui tessuti fibro-connettivali periarticolari (tendini, legamenti o aponeurosi) simile a Ruta, ma la sua modalità d’azione ha come caratteristica la rigidità dolorosa all’inizio del movimento, con miglioramento durante il movimento ed è quindi utilizzato prevalentemente in tutte q1uelle patologie che presentano le modalità caratteristiche del medicinale come nella sciatalgia peggiorata dal riposo o nelle forme reumatiche peggiorate dall’umidità. Risulta, inoltre, essere un ottimo rimedio nella fase iniziale della riabilitazione in associazione con Ruta graveolens. L’indicazione all’utilizzo di SYNFYTUM, pianta della famiglia delle Borraginacee, si ha nei postumi dolorosi dei traumi ossei e periostei, come nelle periostiti dei fondisti (rimedio di elezione) e in tutte le fratture ossee. In queste ultime, in particolare, questo rimedio viene utilizzato per accelerare la formazione del callo osseo e spesso viene somministrato in associazione con Calcarea Phosphorica, rimedio complementare per azione a Synfytum. 

Questi medicamenti omeopatici sono sicuramente alcuni dei principali rimedi che il medico omeopata sa di poter prescrivere come sintomatici nelle varie fasi del trauma, ma per una cura efficace e risolutiva, che possa quindi, dare risultati più duraturi è fondamentale un trattamento di ”terreno” o di fondo, come si diceva precedentemente, mirato ad intervenire più profondamente sulle caratteristiche costituzionali dell’atleta e quindi, sulla sua predisposizione ad ammalare. Questo approccio prevede una visita approfondita dove in base all’anamnesi e alle caratteristiche fisiche, costituzionali e psicologiche del soggetto, e alla sintomalotogia presente, si arriva a stabilire il trattamento costituzionale (o di fondo) più adeguato da utilizzare nella cura del paziente.   

A conclusione di questo breve “escursus”, penso si possa affermare che il binomio sport-omeopatia rappresenti un binomio vincente, perché è in questo campo che si ottengono i migliori risultati e dove viene meglio evidenziata l’efficacia terapeutica di questa medicina, sia per il trattamento della patologia in acuta atto, sia come trattamento preventivo delle patologie tipiche dell’atleta. La medicina omeopatica si propone, infatti, con un approccio allo sport e quindi allo sportivo, completo e personalizzato, in cui si possono conciliare la preparazione atletica e le cure mediche in maniera armonica, dolce ed efficace e dove è anche possibile trovare la migliore integrazione con la medicina tradizionale.

 

LEGGI ANCHE

I funghi medicinali per migliorare le prestazioni atletiche

 

Dr.ssa Loredana Tocalli           

Medico Chirurgo Specialista in Igiene e Medicina Preventiva            

Esperto in Omeopatia e Agopuntura           

Immagine | jayhem