Le arti marziali cinesi, origini e stili
Studiando la storia delle arti marziali, sarà impossibile non convenire che la Cina è stata nel tempo uno dei laboratori più importanti, dove molti stili si sono incontrati, fusi ed evoluti prima di ridiffondersi nel mondo moderno. Diamo un'occhiata per approfondire la raffinatissima cultura delle arti marziali cinesi.
Le arti marziali cinesi, elemento fondamentale per l'educazione dei nobili guerrieri e degli ordini monastici, hanno origini antichissime. Scopriamo la loro storia, gli stili e la loro evoluzione nel corso dei secoli fino ad oggi.
Origini delle arti marziali cinesi
La storia della Cina è affascinante, ricca e movimentata da varie frizioni tra regni e feudi. In questo contesto le arti marziali hanno sempre trovato una speciale collocazione nella società e nella cultura locale, considerate elemento fondamentale per l'educazione dei nobili guerrieri e degli ordini monastici.
Le leggende fanno risalire le arti marziali cinesi a figure mitiche quali il monaco buddhista indiano Bodhidharma, all'origine dello Shaolin, e Zhang Sanfeng, legato al Taijiquan.
Le infinite leggende della cultura marziale cinese sfociano nella medicina, nel misticismo, nell'alchimia, nella ricerca dell'immortalità, nella filosofia e in molte arti come la pittura, la musica, la poesia e la danza. Nei secoli, tutte le varie scuole derivanti dalle pratiche militari, dalla caccia, dalla disciplina fisica e dalla difesa personale sono poi confluite in ciò che viene chiamato Kung Fu.
Il Kung Fu
Il termine Kung Fu significa eccellenza, abilità, nell'accezione di padroneggiare una tecnica con maestria. Benché questo nome sia legato alla pratica marziale, esso si riferisce ad una tendenza al progresso e al perfezionamento di sé che includono anche la meditazione, la padronanza di sé, lo studio.
Dal punto di vista marziale il Kung Fu è suddiviso in stili, che possono essere «interni» o «esterni», ovvero quelli che danno importanza alla condizione interiore eseguendo spesso figure ampie e lente, e quelli che invece si basano su velocità e potenza fisiche.
Altra classica suddivisione è quella Nord-Sud: i Kung fu del Nord amano le figure estetiche, i salti e i calci mentre gli stili del Sud ricercano più il contatto fisico con posture stabili e strette, usando spesso i pugni.
L'abbigliamento per le arti marziali: il vestito fa il rito
Gli stili delle arti marziali cinesi
I più importanti stili interni sono:
- Il Taijiquan: è uno stile diviso in numerose scuole e famiglie, basato sullo sviluppo del Dantien e il controllo del Qi. Estremamente efficace per il mantenimento della salute e la cura del corpo. Produce il Qi tramite movimenti spiraliformi.
- Il Baguazhang: disciplina marziale e mistica, legata a doppio filo all'alchimia e alla cosmologia taoista, tende a produrre il Qi con movimento circolari
- Lo Xing Yi: Stile molto combattivo, esplosivo, all'apparenza rude e feroce, basato sullo studio della meccanica del corpo e delle posizioni di stabilità. Utilizza il Qi tramite linee rette.
Gli stili esterni più famosi sono:
- Lo stile Shaolin: utilizzato da secoli dai monaci buddhisti.
- Bajiquan: basato su temibili calci bassi prodotti da gambe allenate.
- Wing Chun: fondato sui principi di linea centrale e di non opposizione della forza.
Tutte le varie forme di Kung Fu basate sul mondo animale: lo stile del drago, della scimmia, della tigre, della mantide, della gru e del serpente, solo per citare i più famosi.
Evoluzione delle arti marziali cinesi
Tutti questi stili e queste scuole tendevano ad essere segrete e a richiedere iniziazioni. Ancora oggi in Italia, nonostante la massiccia presenza di immigrati cinesi, è rarissimo trovare un corso di arti marziali diretto da un maestro cinese, gli allenamenti avvengono ancora tramite vecchie metodologie e vecchi rituali... spesso i praticanti di questi Kung Fu usano frasi in codice come "mangiare a mezzanotte" per intendere di essere un praticante.
Nonostante la segretezza, tutti questi stili col tempo si sono influenzati tra di loro ed evoluti, anche se molte scuole sono rimaste fedeli ai vecchi insegnamenti tramandandoli più o meno puri.
Ogni maestro aveva più allievi in grado di insegnare a loro volta, ed ognuno di essi lo faceva apportando modifiche allo stile, talvolta tutt'altro che lievi. Dopo le guerre dell'oppio la Cina si aprì all'Occidente e alla boxe, testandosi e lasciando pian piano cadere in disuso molti stili meno efficaci.
Le arti marziali cinesi oggi
Dopo l'avvento delle arti marziali miste il mondo delle arti marziali si è evoluto in modo rapido e concreto: parlando di efficacia, la lacuna tra gli stili di Kung Fu e le altre arti marziali è stata dimostrata dai fatti.
Quasi nessun combattente professionista di arti marziali miste deriva dal Kung Fu se non qualche rara eccezione che ha praticato il Sanda, una versione sportiva a pieno contatto molto simile alla Kick boxing ma con in più le proiezioni e l'uso delle ginocchiate.
Questa lacuna è dovuta alla chiusura culturale e alla tendenza al tradizionalismo, che hanno impedito una vera evoluzione. D'altra parte è anche vero che queste moderne discipline miste sono praticabili a livello agonistico solo fino ad una certa età, mentre molti stili di Kung Fu possono essere praticati tutta la vita, anzi, favoriscono una sana vecchiaia e la longevità, e spesso, come in molti film, più vecchio è il maestro, più è forte.
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