13 novembre giornata mondiale della gentilezza
Il 13 novembre si celebra la giornata mondiale della gentilezza. Ma cosa significa essere gentili? Una organizzazione no profit cerca di insegnarlo.
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Gentilezza: cos'è
La gentilezza è un atteggiamento troppo spesso dimenticato o travisato, scambiata spesso con sottomissione e mancanza di coraggio. Essere gentili non significa farsi da parte totalmente per permettere ad altri di spadroneggiare sulle nostre esigenze. Essere gentili significa rispettare se stessi ed essere in grado di sentire anche l'altro, con compassione e assertività.
Troppo presi da quelli che consideriamo i nostri specialissimi problemi non ci accorgiamo di buttare addosso a chi abbiamo intorno malumori e scortesie. Visi imbronciati, sospetto, malafede: questo è il contrario della gentilezza, e non può esserci gentilezza autentica se non riconosciamo anche cosa non lo è.
Gentilezza significa sentire che anche chi abbiamo di fronte è come noi, e che quindi ha i propri grattacapi, i propri dispiaceri, la polvere sulle scarpe di tutti i passi che ha fatto, il peso dei suoi errori.
Per essere gentili è necessario allargare il proprio sentire l'altro. L'empatia è il passo in più che permette di esserlo in maniera più precisa, entrando esattamente nel vissuto di chi abbiamo di fronte.
Il movimento mondiale per la gentilezza
The world kindness movement è un'organizzazione no profit: l'inizio di questa "storia" è negli anni '90 a Tokyo.
Con lo stesso nome, il cui intento è quello di ampliare la collaborazione nel esercitare e promuovere la gentilezza. Questa piattaforma di condivisione diventa un organo con un proprio preciso statuto, le proprie assemblee, i propri principi e un consiglio internazionale che consta la partecipazione di oltre 27 nazioni, allargandosi a macchia d'olio in tutto il mondo.
"Riconoscere l'importanza fondamentale della semplice gentilezza umana come condizione basilare di una vita soddisfacente e significativa”, si legge nello statuto, e la missione è quella di “ispirare individui, comunità organizzazioni, imprese, nazioni e città per creare un mondo più gentile”.
Le iniziative, il cui obiettivo è di creare una maggiore comprensione tra tutti gli esseri umani, spronano a praticare gesti di gentilezza semplici ma efficaci, come lasciare bigliettini con frasi gentili, oppure piccoli regali, elargire sorrisi, tanti sorrisi, e tanta delicatezza nel ricordarsi che siamo tutti esseri umani, con difetti ma anche con pregi.
Nel manifesto di questo anche un'esortazione dolce alla pazienza, alla comprensione, al senso di appartenenza, alla mediazione dei contrasti “di fronte a una tazza di tè”, al conforto e all'assenza di giudizio.
Giornata mondiale della gentilezza: il 13 novembre
Promotrici della Giornata mondiale della gentilezza, che si osserva il 13 novembre in tutto il mondo, si fanno principalmente le scuole, organizzando una serie di attività per far riscoprire la gentilezza ai bambini, promuovendo un senso di appartenenza ampio che abbracci tutti, senza distinzione di cultura, colore, credo.
Certo, è dura essere gentili quando non si riceve un riscontro, quando di gentilezza se ne conosce poco, ma proprio per questo è importante: essere gentili fa bene prima di tutto a noi stessi, e poi cambia anche l'atteggiamento altrui.
Un gesto di sincera gentilezza può innescare un processo a catena che può arrivare molto lontano, e coinvolgere moltissime persone. Infine la gentilezza non costa niente, è gratis, fa sentire persone migliori, migliora il proprio umore, prima di tutto, e rischiara anche le giornate più buie.
Gesti di gentilezza: come praticarli
La gentilezza può essere fatta di un semplice sorriso, di un grazie detto di fronte ad un atto gentile, consapevole o inconsapevole. Significa chiedere con cortesia, usando il “per favore”, senza pretendere. Gentilezza è anche condividere quanto siamo, ciò che abbiamo, senza l'arroganza di poter insegnare all'altro cosa deve fare, senza sentirsi superiori.
Gentilezza significa, inoltre, chiedere scusa, per torti grandi o piccoli.
La gentilezza può cambiare il senso di una giornata. Quando viene praticata permette di essere più ricettivi anche a quei casuali gesti cortesi che spesso ci vengono rivolti e che non sappiano più riconoscere, pensando di vivere in un mondo di cafoni e maleducati, finendo in questo modo anche noi per essere proprio ciò che rimproveriamo agli altri.
La gentilezza non va mai sprecata. Essere sinceramente gentili significa non aspettarsi niente in cambio, se non la sensazione che si sprigiona dentro di noi in seguito alla consapevolezza di aver fatto un gesto piacevole. La gentilezza, più di un atteggiamento, è uno stato d'animo.