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Piramide di Maslow: cos'è

L'uomo è più o meno strutturato, più o meno evoluto nel suo percorso di crescita, ma sostanzialmente è un essere che manifesta bisogni che necessitano di essere soddisfatti con priorità diverse. Maslow ha attribuito un ordine ed una motivazione a queste esigenze, in chiave evolutiva

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A volte si sente parlare della piramide di Maslow, ma non tutti sanno quali origini abbia e soprattutto cosa vada ad enucleare chiaramente.

Abraham Maslow è uno psicologo americano, spesso considerato un comportamentista tout court. Al tempo infatti in America dominava la psicologia comportamentista, un movimento fondato nel 1913 da Watson che sostanzialmente sosteneva che gli psicologi devono limitarsi allo studio scientifico del comportamento oggettivamente osservabile.

La mente viene considerata una scatola nera all’interno della quale non si sa e non si può osservare ciò che accade. L’unica variabile di studio deve essere il comportamento manifesto. In questa ottica l’organismo viene considerato come un luogo di scambio tra gli stimoli in entrata e le risposte in uscita.

Nel 1962 Maslow fonda l’Associazione della Psicologia Umanistica insieme ad altri ricercatori, per fornire una visione alternativa al mondo della psicologia che all’epoca era dominato dal comportamentismo e dalla psicanalisi. 
Maslow e la sua psicologia umanistica si pongono l’obiettivo di indagare le caratteristiche comportamentali e le dinamiche emotive che sono alla base di una condizione psicofisica sana.

Le sue osservazioni portano l’attenzione sulle qualità specificamente umane, come la capacità di scelta, la creatività, la valutazione e l’autorealizzazione. La conoscenza della personalità secondo la sua visione deve passare da aspetti soggettivi e non da criteri oggettivi. Sottolinea l’importanza di promuovere interesse ed apprezzamento per la dignità e il valore dell’uomo e lo sviluppo delle potenzialità di ogni individuo.

Maslow inizia a parlare di motivazione e la definisce “una condizione psicofisica di squilibrio omeostatico dell’organismo, indotta da un bisogno, che a sua volta può essere prodotto da una carenza, che spinge a una determinata performance per ripristinare l’equilibrio stesso” che si ottiene con la soddisfazione del bisogno. Inoltre una motivazione conscia può sottenderne una inconscia, anche se nella sua teoria le motivazioni inconsce non vengono mai affrontate. 

Struttura questa teoria con un’immagine molto chiara, quella della piramide.

 

Cos'è la piramide di Maslow

La piramide dei bisogni di Maslow è la rappresentazione di una teoria che va a descrivere i bisogni umani suddividendoli in cinque livelli differenti. 
Propone una gerarchia delle motivazioni che vede in testa i bisogni fisiologici o di base; solo quando questi sono soddisfatti si fanno avanti gli altri bisogni.

Alla base della piramide, si trovano i bisogni indispensabili e inderogabili per ogni essere umano, e risalendo i gradini della piramide i bisogni progressivamente si raffinano, fino ad arrivare all’apice della piramide, dove stazionano quelli più complessi.

I 5 bisogni di Maslow partendo dalla base della piramide, sono

  1. bisogni di base o fisiologici, come mangiare, bere e dormire
  2. sicurezza, come la sicurezza personale, quella economica per esempio
  3. sociali, come i desideri di relazioni e di appartenenza
  4. stima di sé, come la soddisfazione della curiosità e la necessità di crescere e di migliorare
  5. autorealizzazione, sono bisogni più complessi e sono collegati alla necessità di compiere qualcosa di significativo o di avere un senso di scopo nella vita

Ai cinque bisogni indicati generalmente, in realtà se ne aggiungono altri due, più elaborati, che vanno oltre la soddisfazione dell’autorealizzazione e che sono 

  • i bisogni cognitivi, veri e propri impulsi positivi e autonomi che spingono a conoscere, e si rendono evidenti negli individui sani che si autorealizzano e che sono attratti da ciò che è misterioso, ignoto
  • i bisogni estetici, strettamente legati a quelli cognitivi, si riferiscono non solo alla ricerca del bello, ma anche all’affermazione dei valori fondamentali come la libertà, la giustizia, l’amore, e la loro realizzazione può essere un requisito indispensabile per il soddisfacimento degli altri bisogni.

 

A cosa serve la piramide di Maslow

La piramide dei bisogni di Maslow è stata concepita per studiare e capire il comportamento umano in maniera non meccanicistica e al contempo aiutare le persone a comprendere e soddisfare i propri bisogni. 

Secondo la teoria della piramide di Maslow tutti gli esseri umani sono mossi da bisogni fisici, emotivi, sociali e spirituali, che devono essere soddisfatti in base alla loro importanza, alla loro gerarchia. I bisogni fisici come l’acqua e il cibo per esempio necessitano di soddisfazione prima di bisogni emotivi come l’amore.

 

Quali sono i bisogni fondamentali?

Quali siano i bisogni più importanti della piramide di Maslow è un argomento molto dibattuto e non c’è una risposta vera e propria. Sicuramente se si volesse fare una considerazione legata all’analogia con la piramide alimentare, va da sè che quelli indicati alla base della piramide siano i fondamentali per garantire la sussistenza. Per cercare una risposta più argomentata Maslow propone una sintesi attraverso una distinzione tra due tipi di bisogni:

  1. Bisogni bassi: come possono essere i bisogni fisiologici;
  2. Metabisogni: successivi ai bisogni bassi sia in ottica filogenetica sia ontogenetica; sono questi a differenziare l’uomo dalle altre specie animali.

A cui segue successivamente un’altra distinzione:

 

  1. Motivazioni carenziali, rispondono alla necessità di colmare una mancanza e si riferiscono ai primi 4 bisogni della gerarchia. In caso di stati di carenza troppo intensi e prolungati possono generarsi delle “personalità perdenti”, che affrontano sempre la vita con fantasmi di fallimento, autosvalutazione, dipendenze tossiche: è una mancata probabilmente l’integrazione della fiducia primaria sin da piccoli, della sicurezza.
  2. Motivazioni di accrescimento, si riferiscono alla tendenza a sviluppare un’organizzazione della personalità più evoluta.