Tratta dei minori: il triste primato dell'India
Numeri alla mano, l'India detiene un terribile primato: quello delle vittime minorenni del traffico umano, spesso dirette verso paesi limitrofi del Sudest asiatico. Cosa c'è dietro tutto questo?
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©Terre des hommes
Traffico umano: povertà e mancanza di istruzione
Il traffico di esseri umani è una piaga terribile, che non diminuisce nei decenni, e che genera enormi profitti per il mondo sotterraneo della criminalità organizzata.
Ovviamente tale aberrazione cresce facilmente in ambienti dove povertà ed ignoranza spingono le popolazioni disagiate ad accettare proposte che solo all’apparenza sembrano promettenti, come proposte di lavoro o di possibilità di studi per bambine o giovani donne.
Purtroppo molto spesso queste sono solo esche, specchietti per le allodole che si tramutano presto in veri inferni. Data la grandezza della sua popolazione, il vasto numero di aree rurali ancora arretrate in termini di possibilità di lavoro e di istruzione, l’India vanta un triste primato per quanto concerne il traffico dei minori.
Turismo sessuale
L’area dell’India più colpita è quella del nordest, rurale e tribale, incastonata nel sudest asiatico, che può considerarsi come la capitale mondiale del traffico di minori.
La vicinanza di questa area indiana a paesi come Nepal, Bangladesh, Buthan, Cina e Myanmar, permette ai trafficanti di espatriare illegalmente con i loro schiavi e le loro schiave in modo piuttosto agevole, ed una volta fuori dai confini indiani, diventa estremamente difficile fare qualcosa per recuperare le vittime, spesso destinati ad una vita da schiavi in un mercato internazionale, il famigerato turismo sessuale.
Prendersi cura delle vittime
Nella fattispecie del caso India, sono molte le organizzazioni non governative specializzate a contrastare il fenomeno della tratta dei minori, arrivate un po’ da tutto il mondo per collaborare con le autorità locali per prevenire il traffico umano, supportare le vittime una volta prese in salvo, ridare loro una dignità sociale ed una possibilità di trovare indipendenza economica.
Uno dei maggiori fattori critici in una società come quella indiana è la forte stigmatizzazione delle vittime di traffico umano costrette alla prostituzione. Nel contesto sociale su tali individui si attacca in modo quasi indelebile un’etichetta di impurità che li costringe a isolarsi e prendere le distanze dalla famiglia e dal villaggio di origine.
Impatto psicologico
La cura delle vittime del traffico umano che riescono a sopravvivere è in India una questione prioritaria, poiché in nessun altro paese troviamo numeri così consistenti.
Le conseguenze psicologiche su queste vittime sono infatti gravemente traumatiche, con perdita di identità, empatia e rispetto da parte della comunità, benché essi non abbiamo alcune colpa né abbiamo commesso reati, e la vita di tutti i giorni una volta tornati a casa, potrà essere tanto difficile quanto quella sperimentata durante la prigionia.
Finding Shore After The Storm from Terre des hommes on Vimeo.