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Costruire la pace: Thich Nhat Hanh, Ghandi, Aung San Kyi...e i bambini
Che significa pace? Perché sembra devitalizzata come un dente, questa parola? Quanto dovremmo darle di nuovo la lucentezza che merita? Per poi scoprire che la vita di questa parola è legata a filo doppio alle nostre vite
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Facciamo un giro tra le pagine dei cosiddetti "costruttori di pace", perché in questa fase di nuova spiritualità possiamo aprire nuovi varchi anche dentro di noi. Anche il cambiamento dell'energia nel corpo infatti parte da un ascolto silenzioso da cui si origina qualcosa. Qualcosa di diverso che ci avvicina al benessere psicologico, che è una cosa unita al benessere del pianeta.
Il monaco zen vietnamita Thich Nhat Hanh, grande costruttore di pace. Nel 1964, durante la guerra in Vietnam, ha creato uno dei movimenti di resistenza nonviolenta più significativi del secolo, i Piccoli Corpi di Pace: gruppi di laici e monaci che si recavano nelle campagne per creare scuole, ospedali e per ricostruire i villaggi bombardati, subendo attacchi da entrambi i contendenti, che li ritenevano alleati del proprio nemico. Con discorsi e riflessioni ora raccolti nel volume "Nel rifugio della mente" (Oscar Mondadori, pp. 134 euro 16,40) affronta il drammatico tema degli attentati dell'11 settembre, un'analisi del ruolo aggressivo giocato dagli Stati Uniti nella lotta del terrorismo.
Percorriamo il sentiero della politica della spiritualità e incontriamo Aung San Kyi, Nobel per la Pace, fervente buddista e leader indomita della Lega Nazionale per la democrazia, partito di opposizione al brutale regina in Birmania: il suo ultimo libro è "Lettere dalla mia Birmania" (Sperling & Kupfer, pp.208, euro 10,50).
Educare alla pace, fin da subito e come non mai. Ai bambini facciamo conoscere le figure fondamentali, che anocra oggi soprendono per coraggio e sorriso uniti insieme. "La non-violenza è il primo articolo della mia fede. E' anche l'ultimo articolo del mio credo". Sono le parole di Ghandi. Nel libro "Pace" (Edicart, pp.99 euro 15,00) ci sono racconti estratti da discorsi celebri frasi, insegnamenti, sul senso della pace e della lotta politica senza armi, se non quelle dell'interiorità e della pace della mente.
Andiamo poi sul faceto utilissimo: "Voglioguerra e Cercopace", l'originale libro di Anna Lavatelli (Mondadori, pp.45 euro 6,00) una favola divertente da leggere anche in classe. Protagonisti sul campo di battaglia due paesi: Voglioguerra, governato dal Presidentissimo Bombardini in eterno conflitto con il mondo, e Cercopace, villaggio abitato da cittadini che hanno imparato a vivere in armonia. Entra poi in gioco Biagio de Tranquillis, ministro degli esteri di Cercopace.
Non smettiamo di giocare, è il primo passo verso l'ascolto e l'apertura all'imprevisto. Si apre una pace bella dentro, se non si smette di giocare. E si finisce con l'imparare meglio o di nuovo il rispetto delle regole. Che allena a quello per le persone.