Movimento Hare Krishna, di cosa si tratta
Meditare cantando i mantra della devozione, essere vegetariani e non praticare sesso fuori dal matrimonio: questa ed altre sono le regole di un movimento che conta molti discepoli anche in Italia e che, da qualche anno, ha accolto anche le donne tra i suoi "maestri". Hare Krishna, scopriamo di cosa si tratta e da dove trae la sua origine.
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- Movimento Hare-Krishna, origini e storia
- I principi del movimento
- Il mantra Hare Krishna
- I libri sacri
- Hare Krishna in Italia
- Dove vivono gli Hare Krishna
Movimento Hare-Krishna, origini e storia
Forse vi sarà capitato di vederli muoversi e cantare il loro mantra “Hare Krishna, Krishna Hare” per le vie della vostra città, a piedi scalzi, in abiti arancioni, bianchi o giallo zafferano e con i capelli rasati e lunghi codini sul capo.
Spesso portano tra le mani l’immagine della divinità Krishna, raffigurato mentre suona il flauto tra le pastorelle e Radha, la più devota di esse.
Il Movimento Hare Krishna o Hare Kṛṣṇa - noto anche come International Society for Krishna o ISKON - fa riferimento a un’associazione fondata negli anni ’60 a New York dal maestro spirituale indiano Bhaktivedanta Swami Prabhupada.
Il movimento trae a sua volta origine dagli antichi insegnamenti del mistico bengalese del ‘500 Caitanya, che ha definito una precisa linea della disciplina legata alle scuole gauḍīya.
I seguaci di Hare Krishna sono quindi orientati a focalizzare la loro fede religiosa sulla figura di Krishna, una delle incarnazioni del dio Visnù, Dio e Persona suprema. Dal 2009, la Commissione ufficiale del movimento ha stabilito che anche le donne possono diventare maestri.
I principi del movimento
Anche per via del loro aspetto che non passa certo inosservato, per molti viene spontaneo domandarsi come vivono gli Hare Krishna. La vita semplice e sobria, di rinuncia radicale alla vita mondana, è una delle prime regole del movimento Hare Krishna.
Il “saṃkīrtana", canto religioso pubblico, diventa elemento fondamentale di diffusione e preghiera; così come anche il costruire templi o luoghi dedicati a Krishna e creare occasioni di incontro.
Gli Hare Krishna sono latto-vegetariani (non mangiano uova), non assumono droghe (nemmeno tè o caffè, alcolici o tabacco), non giocano d’azzardo. La sessualità per gli Hare Krishna è prevista soltanto nelle coppie sposate e solo al fine di procreare.
Come diventare Hare Krishna? Prima di essere membri Hare Krisna bisogna passare un periodo di prova di sei mesi, passati i quali si celebra un rituale chiamato “yajña" per cui il devoto riceve un nome della tradizione e un “mala”, il rosario per i mantra.
Gli uomini si rasano i capelli, lasciando un codino e ci si segna la fronte con il tilaka, il segno rosso tra le sopracciglia.
Il mantra Hare Krishna
Ogni membro deve recitare un certo numero di canti devozionali o mantra Hare Krishna per meditare e innalzare la propria coscienza. Il mantra più efficace è il maha-mantra:
Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare
Ecco il video con la voce di Swami Prabhupada che recita questo grande mantra della devozione.
Ma qual è il significato di Hare Krishna? Hare è l’energia di Dio, Krishna è l’infinitamente affascinate. Questo mantra Hare Krishna pertanto potrebbe essere tradotto così:
“Oh energia del Signore (Hare), Oh energia della potenza del piacere di Dio (Krishna), Oh suprema riserva di piacere (Rama), ti prego fammi tuo servitore”.
I libri sacri per Hare Krishna
Il movimento Hare Krishna si propone di diffondere la “conoscenza spirituale” e la “coscienza di Krishna” attraverso gli insegnamenti e le scritture - testi vedici indiani del venerando Krishna - come la Bhagavadgītā, la Īśopaniṣad, lo Śrīmad Bhāgavatam e il Caitanya-caritāmṛta.
La Bhaktivedanta Book Trust è una casa editrice che si occupa della diffusione delle opere di Swami Prabhupada e della letteratura legata al viṣṇuismo gauḍīya.
La cucina degli Hare Krishna
Il movimento Hare Krishna è stato definito anche come “religione della cucina”; il cibo santificato (in sanscrito prasada o ‘misericordia di Dio’) viene infatti consumato in occasioni conviviali in cui si respira un clima di fratellanza e devozione.
Per chi si chiede cosa mangiano gli Hare Krishna, la prima cosa da sapere è che la loro dieta è latto-vegetariana: ciò significa, come ricordato, che escludono carne, pesce e uova, ma mangiano latte e latticini. Non sono previsti nemmeno tè e caffè.
Per il resto, la cucina degli Hare Krishna è ricchissima di pane di varie tipologie, riso (pensato come piatto o come companatico), zuppe, salse, condimenti cremosi (chutney e pickle), spezie. Numerosi, e molto gustosi, i dolci.
A questa religione fa capo anche Food for Life Aps, un’associazione di promozione sociale che distribuisce pasti vegetariani gratuiti a chi si trova in condizioni di indigenza.
Hare Krishna in Italia
Gli esponenti del movimento Hare Krishna si insediarono in Italia a partire dai primi anni Settanta. Attualmente il nostro Paese ospita nove centri Iskcon (acronimo di International Society for Krishna Consciousness) nelle città di Firenze, Bergamo, Milano, Roma, Vicenza, Torino, Genova, Bologna e Terni.
È difficile sapere con esattezza quanti siano gli Hare Krishna in Italia; alcune fonti parlano di duecento adepti, altri di qualche centinaio, e a loro si aggiungerebbero migliaia di simpatizzanti.
Dove vivono gli Hare Krishna
Ecco alcuni indirizzi utili per saperne di più su dove vivono gli Hare Krishna:
- La sede centrale Hare Krishna si trova a Mayapur, nel Bengala occidentale;
- le sedi italiane sono indicate nel sito Hare Krishna Italia.