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Chi è Ram Bahadur Bomjon

Da "Giovane Buddha" potenziale leader spirituale fino all'accusa di abusi sessuali. Ram Bahadur Bomjon è un monaco buddhista dalla vita controversa che attira intorno a sé seguaci e curiosi.

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©Fb "The Little Buddha" -Palden Dorje- Ram Bahadur Bamjan

Ram Bahadur Bomjon, il "Giovane Buddha"

L’essere umano è incessantemente alla ricerca di nuovi eroi e di nuovi guru. Non potendo vivere all’altezza dei propri ideali, molti di noi cercano in qualche individuo simbolico i segni di una vita vissuta sulla base di valori superiori e una coerenza ad essi che possa rivoluzionare una società stanca di se stessa. 

 

Su questa spinta molte persone, locali nepalesi spinti da una fede tradizionale e occidentali in cerca di un insegnamento spirituale incarnate, hanno rivolto i loro riflettori su Ram Bahadur Bomjon, che all’epoca in cui il suo nome cominciò a circolare, aveva circa 15 anni

 

Il giovane ragazzo nepalese si ritirò dalla vita mondana vivendo in meditazione ai piedi di un albero per lungo tempo, guadagnandosi il soprannome di “Giovane Buddha”

 

Molti pensarono a una reincarnazione, magari quella di Maitreya, il bodhisattva della Nuova Era. 
 

La "calca" attorno a Ram Bahadur Bomjon

Un grande seguito si formò attorno al ragazzo negli anni seguenti: monaci buddhisti, la popolazione locale, membri della famiglia, qualche scaltro organizzatore di eventi, ricercatori (più o meno) spirituali da ogni Paese occidentale, e molti giornalisti con la volontà di vederci chiaro dietro tutte le affermazioni degli improvvisati portavoce, perché a conti fatti, Ram Bahadur Bomjon non aveva fatto altro che meditare e proferire parola solo per richiedere quiete e non per elargire nuove novelle. 

 

Tali pellegrinaggi hanno reso pian piano il ragazzo ancora più noto e ancora più alte le aspettative attorno a lui. 

 

Eppure, da parte sua all’epoca ci furono solo richieste di quiete, con tentativi di ritirarsi nella foresta per ritrovare la pace compromessa dai visitatori, dai fotografi, dai portavoce e da tutti i venditori di tè e di gadjet che si stavano raggruppando attorno a lui.
 

Il primo raduno attorno a Ram Bahadur Bomjon

Fu così che, dopo un paio di episodi piuttosto controversi in cui, secondo una delle versioni, avrebbe esercitato il diritto alla legittima difesa percuotendo un gruppo di persone che hanno disturbato la sua meditazione, Ram Bahadur Bomjon si costruì un rifugio sotterraneo per evitare futuri disturbi e proseguire la sua meditazione per portare la pace e l’unitaà nel mondo. 

 

Solo nel 2007 decise di interrompere ufficialmente la sua meditazione per rivolgersi a tutte le persone in attesa di una sua parola. Un gruppo di migliaia di persone, senza contare la presenza dei media, si raccolse attorno a lui aspettando la rivelazione, parzialmente mediate da dei monaci fedeli.  

 

Tale raduno durò 10 giorni, durante i quali centinaia di migliaia di persone gli passarono davanti per ricevere le benedizioni. Nel suo discorso, ripreso dai video, il giovane affermò che è solo ed esclusivamente tramite un ritorno alla spiritualità e alla meditazione che il mondo può raggiungere la pace, e che lui avrebbe guidato tale movimento. 
 

Le controversie su Ram Bahadur Bomjon

Il numero di devoti crebbe al punto che un ashram informale, gestito da molti monaci, si creò attorno a lui, ed è da questo momento che l’altra faccia del “Giovane Buddha” comincia a mostrarsi.  

 

I consigli degli anziani monaci buddisti nepalesi si schierano officialmente dicendo che egli non è né un nuovo Buddha e nemmeno una reincarnazione di un antico Buddha

 

Da parte loro, alcuni discepoli citavano l’esempio del sesto Dalai Lama, Tsangyan Gyatso, amante del vino e delle donne. Quel che è certo è che ci sono state denunce per rapimento, tortura e violenza sessuale, anche ai danni di giovani devote occidentali, e sparizioni di monaci, con tanto di irruzioni della polizia alla ricerca di resti umani secondo documentazione di giornalisti investigativi di calibro internazionale

 

Anche la madre di Ram Bahadur Bomjon stessa ha chiesto aiuto alle autorità ma attorno al ragazzo, oggi ventottenne, molte persone potenti, anche ex ministri, hanno formato un’organizzazione che lo protegge.
 

Ram Bahadur Bomjon ad oggi

Ram Bahadur Bomjon è apparso per qualche anno come una speranza per molti, un mistero in attesa di schiudere e, fino ad adesso, mai del tutto schiuso

 

Anche senza voler giudicare i fatti di cronaca, nell’unica occasione in cui si è rivolto al mondo, il suo discorso, benché sensato e beneaugurante non ha avuto alcun elemento rivelatorio o rivoluzionario, anzi con tratti piuttosto ortodossi di “ritorno” a una obbedienza ai precetti religiosi piuttosto che ad un innalzamento spirituale oltre ad essi, e con un autoproclamazione come futuro leader spirituale che, oltre che a sollevare sospetti, cozza con molti principi spirituali secondo i quali la vera guida e’ interiore.