ZUU: allenarsi come animali
Una forte immaginazione, una tenace intenzione, la voglia di divertirsi e diventare bestiali, bruciare e tonificare ed ecco che si sperimenta quello che viene chiamato allenamento Zuu. Scopriamo in cosa consiste e quali sono i benefici
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©Anna Koldunova - 123rf
Non è una grande scoperta: ritrovare la parte animale di noi ci permette di tornare a un ritmo, a una verità, a una forza di base di tutti i distretti muscolari.
Ovvio, ci vuole sempre grande ascolto, perché mettersi a scalciare come asini, a roteare come serpenti o a inarcare la schiena come cobra è qualcosa che richiede flessibilità e allenamento graduale. Ma, di fatto, si può raggiungere tutto ciò con armonia e scioltezza, divertendosi moltissimo.
Il legame tra tecniche di movimento e osservazione degli animali è antichissimo: basti pensare ad esempio che storicamente il tai chi nasce dall’osservazione dei movimenti di due animali (serpente e gru), che è ovviamente una dimensione metaforica per spiegare quanto la fluidità si possa raggiungere anche a partire da condizioni davvero differenti.
Dai centri Virgin Active australiani nasce una tecnica che si ispira al regno animale e fa consumare 600 calorie in 30 minuti. È un allenamento a corpo libero e movimento totale (full body, in gergo tecnico).
L'ideatore si chiama Nathan Helberg e l'allenamento è definito dal termine Zuu.
Esercizi dell'allenamento Zuu
Ci sono alcuni esercizi che si ripetono durante l'allenamento e richiedono uno sforzo concentrato in un momento in cui tutti i distretti muscolari lavorano in sinergia e la respirazione asseconda.
Gli esercizi rifanno tutti ad animali e richiedono una corretta esecuzione e intenzione. Ad esempio, la camminata dell’orso parte dalla posizione di quadrupedia di base, ma senza l’appoggio delle ginocchia. In questa posizione si fortifica tantissimo il centro addominale.
Altro esercizio è quello che viene chiamato salto della rana: non è altro che lo squat e si esegue da un apposizione di partenza a gambe aperte, larghezza spalle, gomiti che puntano all’interno come per voler allargare le ginocchia, come volendo premere contro i menischi, simulando una resistenza.
Ispirato invece a uno degli animali più terapeutici per l'uomo è il calcio dell'asino, per cui si parte da una posizione di appoggio sulle mani e concentrando la forza negli addominali si calcia indietro prima con una gamba poi con l'altra e in seguito, quando il respiro asseconda bene e la tecnica è acquisita, si tenta la calciata a piedi uniti. Sì, in sintesi un vero e proprio calcio dell'asino indietro.
In questa esecuzione pare che tutto il peso gravi sugli arti superiori; ovviamente il carico c'è, ma di fatto l'addome tiene la posizione in dinamica, e si deve immaginare di eseguire il movimento a partire dalla forza della fascia centrale del corpo.
Lo spettro degli esercizi è molto ampio e continua con tecniche ispirate ad altri animali, come per esempio il canguro e l'iguana.
Molte fasi dell'allenamento, come già detto, ricordano tecniche di antichissima tradizione, si pensi al cane verso giù dello yoga che serve per lavorare sempre con l’addome e lasciare che il respiro fluisca in tutta la posizione, o posizioni come il cobra come distensione addominale e grandissima irrorazione degli organi interni, con apertura di spalle e gola.
I benefici dell'allenamento Zuu
Nell'allenamento Zuu non si fa di certo riferimento a punti energetici e chakra, ma di fatto a livello di fluidità si guadagna moltissimo e i benefici si riscontrano anche sul versante dell'umore: di fatto si producono endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica.
Si hanno benefici a livello di termoregolazione, di ritmo sonno-veglia, regolazione e mantenimento del peso corporeo. Non da ultimo un bel miglioramento della capacità di lasciarsi andare, perché imitare l'animale libera delel parti molto selvagge di se stessi.
Non è escluso che vi venga voglia di imitare l'animale anche con il suono e divertirvi a suon di cra cra e ragliate con annesso calcio all'indietro.
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