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Grotte di Frasassi, il capolavoro naturale

Nel cuore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi troviamo uno dei complessi di grotte più grandi e più belli d'Europa: le famose grotte di Frasassi, la cui origine è fatta risalire a oltre un milione quattrocentomila anni fa.

Grotte di Frasassi

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©Valerio Mei / 123rf.com

Grotte di Frasassi, una grande attrazione

Immerse nella campagna collinare anconetana, le grotte di Frasassi sono uno dei complessi speleologici più estesi di Europa, e una meta imprescindibile per gli amanti del settore. 

 

Ma non solo gli appassionati di speleologia sono attratti dalle grotte di Frasassi: essendo aperte al pubblico, ogni anno sono numerosissimi i visitatori e i curiosi che vengono ad ammirare le meraviglie sotterranee nascoste nei cunicoli di queste grotte. Si tratta di una tale attrazione, che anche molti siti stranieri e persino la Lonely Planet gli hanno dedicato particolare attenzione, al punto che da tempo de grotte di Frasassi sono candidate a diventare patrimonio dell’umanità protetto dall’UNESCO.
 

Le bellezze al loro interno

Scoperte nel 1971, le grotte di Frasassi, situate nel comune di Genga, sono subito entrate a far parte del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, area protetta nelle Marche che si estende per più di 9.000 ettari. 

 

Le grotte di Frasassi scendono fino a 300 metri sottoterra, e si inoltrano per un percorso di circa venti chilometri. Al loro interno c’è una interessante fauna tipica, che comprende soprattutto anfibi, pipistrelli e piccoli crostacei, attorno ai quali ruotano ancora oggi molto ricerche scientifiche, ma la più grande attrazione sono gli spettacolari ambienti, le “camere” create nei millenni dall’erosione, e composte da stalattiti, stalagmiti e colonne. 

 

Notevoli sono la Grotta delle Nottole, il gigantesco Abisso Ancona, la Grotta grande del Vento, la circolare Sala dell’Infinito supportata da numerose colonne, la Sala delle Candeline ricolma di piccole stalagmiti, la Sala dell’Orsa dove si trova una scultura naturale che rassomiglia a un plantigrado. Stupende sono anche le concrezioni naturali di calcite chiamate con nomi di fantasia quali: la Spada di Damocle, le Canne d’Organo, la Madonnina, il Dromedario, e molte altre. 
 

Qualche informazione pratica

L’ingresso è consentito solo ai maggiori di dodici anni. Esistono due percorsi, chiamati il "blu" e il "rosso", di due e tre ore. Il primo è considerato semplice, il secondo prevede il passaggio attraverso stretti cunicoli ed quindi un po’ più impegnativo. Il costo va dai 35 ai 45 euro a persona e include non solo l’accesso ma la presenza della guida e tutta l’attrezzatura di sicurezza necessaria all’avventura

 

L’orario di apertura cambia in base alla stagione (conviene consultare di volta in volta il sito ufficiale) ed è necessario presentarsi col biglietto almeno un’ora prima dell’ingresso. Esistono poi minitour di un’ora e mezza per le scolaresche, con un’intonazione molto più didattica.  

 

Non si tratta di un semplice tour turistico ma di una esperienza full-immersion, che richiese impegno e attenzione: dovrete portare con voi vestiti di ricambio (oltre a un’umidità del 99%, suderete molto per l’impegno fisico), scarpe adatte, e un paio di guanti da giardiniere: mai toccare una stalattite (o stalagmite) a mani nude o rovinerete millenni di lavoro di Madre Natura