India: lo Stato del Rajasthan
La "Terra dei Raja" offre al turista e al viaggiatore città meravigliose, piene di arte e di colori, ma anche paesaggi deserti dove tutto rallenta e sembra di entrare in uno dei racconti delle Mille e una notte. Ecco alcuni dei motivi per visitare il Rajasthan.
Credit foto
©SANCHAI LOONGROONG / 123rf.com
Storia del Rajasthan
Benvenuti in Rajasthan, ovvero nella “Terra dei Re”, senza dubbio uno degli angoli più iconici dell’India come noi la conosciamo (o immaginiamo) in Occidente, e quindi meta di un grandissimo flusso di turisti pronti a sfidare il caldo locale per vedere le sue infinite meraviglie e i siti piu’ rappresentativi.
Questo tratto di terra al confine con l’odierno Pakistan è abitato da tempi remoti, dalla cosiddetta civiltà della Valle dell’Indo, dove hanno sede i siti archeologici di alcune tra le più antiche città mai conosciute e dove i più antichi testi scritti dell’umanità (i Veda) hanno avuto origine.
Pare che questa sia stata la porta d’accesso in India dei popoli ariani. Sempre dalla stessa porta, nei millenni, anche l’impero persiano e quello Mogul hanno fatto il loro ingresso nel Subcontinente indiano dandogli la forma estetica e culturale che conosciamo oggi.
Geografia del Rajasthan
L’elemento più caratteristico del Rajasthan è senza dubbio il mistico deserto del Thar, dove troviamo Jaisalmer, la “Citta’ Dorata”. Per il resto, il Rajashtan è uno stato arido e semiarido, come dimostrano le temperature estreme raggiunte in estate (45 gradi) e in inverno (5 gradi). Tuttavia Rajasthan non significa solo deserto.
Vi possiamo trovare interessanti città nei pressi di sistemi collinari e vallate, e tratti di foresta secca tropicale di latifoglie. La città più importante è la capitale, Jaipur, la “Citta’ Rosa” nota per il commercio di gemme preziose e culla di sue siti patrimonio dell’UNESCO e parte del famoso Triangolo d’oro delle città da visitare per il turista che giunge in India.
Abbiamo poi Jodhpur, l’imperdibile cittù blu, e la stupenda Udaipur, al confine col Gujarat, dall’architettura mozzafiato.
Credit foto
©Aliaksei Skreidzeleu / 123rf.com
Credit foto
©edwardderule / 123rf.com
Cultura del Rajasthan
L’aspetto culturale del Rajasthan è estremamente complesso, raffinato e stratificato. Da un lato abbiamo l’aspetto tribale, che ha generato tra l’altro al flusso etnico da cui hanno avuto origine i cosiddetti zingari, mentre da l’altro troviamo un misto delle più alte forme di tradizione persiana, islamica, vedica e mogul.
Pittura, architettura (soprattutto i forti e i palazzo reali), urbanistica, gioielleria e l’arte dei tappeti sono le forme di arte più raffinate, ma anche poesia, letteratura, musica e danza hanno il loro fascino.
Il forte sincretismo religioso che unisce giainisti, induisti, mussulmani, sufi, tantristi, baktha e altri credo, ha dato vista a una serie di inimitabili festival religiosi.
Credit foto
©Marina Pissarova / 123rf.com
Cucina del Rajasthan
L’inconfondibile cucina del Rajasthan è un perfetto adattamento della cucina indiana all’ambiente desertico e quindi alla scarsità di acqua.
Molti gli elementi distintivi: la pasta di aglio piccante che si aggiunge a molti piatti, snack come i bhujia, fatti di pasta di ceci fritta o frittelle ripiene di cipolla, patate e peperoncino.
Gran parte dei piatti sono vegetariani ma la forte dipendenza dell’economia locale sulla pastorizia fa si che piatti a base di prodotti di origine animale, soprattutto latticini, siano anch’essi fortemente utilizzati.
Oltre all’aglio, anche la menta è uno dei sapori che contraddistinguono i piatti di questo stato. I cereali più usati, anche per la produzione dei pani locali, sono il miglio (in numerose varietà) e il riso glutinoso o appiccicoso.