Isole Tremiti, perle del Gargano
Ne mare Adriatico brillano 5 perle, le Tremiti, o Diomedee, legate alla leggenda di Diomede. Terre di assoluta quiete, mari cristallini, dove la storia ne ha forgiato i tratti caratteristici. Ecco cosa c'è da sapere se si pianifica un viaggio verso queste meraviglie nostrane.
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Le meravigliose isole Tremiti
C’è un tratto di mare ancora chiamiato Adriatico ma tutt'uno con il Mediterraneo, in cui si trovano le meravigliose isole Tremiti, poco a nord dal Gargano, non lontano dalla costa molisana.
Si tratta di un arcipelago che trabocca non solo bellezze naturali. La storia ha dato a queste terre materia plasmante sin dall'antichità classica affondando addirittura le radici nei miti ellenici, fino agli anni bui del Ventennio fascista.
Pur essendo queste isole piccole e scarsamente abitate, negli anni si sono attrezzate per ricevere viaggiatori, turisti e visitatori e garantire ogni genere di ospitalità.
l'Isola di San Domino
Ma cominciamo a conoscere questo gioiello non solo della Puglia ma dell’intera Italia, dandoci qualche coordinata più precisa. L’arcipelago delle Tremiti si compone di cinque elementi, tra isole e scogli.
Cominciamo con l’Isola di San Domino, la più grande del gruppo. Supera di poco i due chilometri quadrati e conta poco meno di 250 abitanti. Circondata da acque da fare invidia a quelle caraibiche, San Domino presenta poche spiagge ma molto belle, come Cala dei Benedettini e Cala Matano, ma soprattutto Cala delle Arene, coi suoi bellissimi pini a fare da corollario.
San Domino offre anche il gioiello conosciuto come la Grotta del Bue Marino, la più notevole delle grotte di questa isola che fino a poco tempo fa era rifiugio della foca monaca. Potete girare l’isola in bici e godervela con un tour in barca.
San Nicola e Capraia
Seguono a routa l’Isola di San Nicola assieme a l’Isola di Capraia. La prima, con poco più di un centinaio di abitanti, vanta una vista stupenda dalle scogliere ricoperte di pini. Vogliono le leggende (più che abbondanti su ognuna delle Isole Tremiti) che qui sia sepolto il mitico Diomede, giunto da Troia. Ma più di queste origini mitologiche, l’Isola di San Nicola ha in comune con le altre componenti delle Tremiti, il retaggio monastico (chiese e abbazie) e la quiete che scandisce la vita dell’Isola.
L’Isola di Capraia rappresenta invece un plateau verde senza insediamenti urbani. In passato l’isola è stata abitata da capre selvatiche, da cui il nome, e monaci in ritito, tra le piante di cappero e altri arbusti tipici mediterranei.
Gli altri isolotti e come raggiungere le Tremiti
L’Isola di Pianosa e il Cretaccio chiudono il cerchio. Si tratta di isolotti e scogli disabitati. Pianosa è, come suggerisce il nome, un isolotto piatto, tutto scogliere, ricco di arbusti che fungono da perfetto rifugio per molti animali rari: uccelli di mare, roditori, anfiri e rettili, insetti.
Anche la fauna marina nei dintorni è ricchissima. A differenza di Pianosa, il Cretaccio presenta saliscendi che rendono il panorama più interessante, con degli stradelli che ne definiscono le camminate.
Da circa trent’anni fanno parte della Riserva naturale narina isole Tremiti. Chiunque voglia ragguingere questo piccolo paradiso, che sia per la quiete, per la storia antica o più recente, per la bellezza naturale, per il mare e lo snorkeling, o per vedere la statua sommersa di Padre Pio, può affidarsi ad una delle numerose agenzie di viaggio che si prendono cura del trasporto via mare, a partire dalla Puglia, dal Molise e anche dall’Abruzzo.
Chi ha fretta può raggiungere le isole in elicottero da Foggia. Inutile pensare di portare con voi l’automobile o altri mezzi di trasporto a motore, e sarà piacevole constatare come le Tremiti si possono visitare perfettamente a piedi, in barca e in bicicletta.