Pamukkale, la suggestiva località turca
Uno dei siti naturali più iconici del mondo: una sistema di pozze e di cascate sorgive color latte nel perfetto crocevia tra Europa, Asia e Africa. Benvenuti a Pamukkale.
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Le cascate di Pumakkale
Pamukkale, il "castello di cotone". Pochi conoscono la località, anche se molti ne avranno visto qualche foto sul web.
Sì, perché si tratta di una vera bellezza naturale situata nell’entroterra della Turchia sud-occidentale, apprezzata già dagli antichi Greci e dagli antichi Romani, una cattedrale totalmente prodotta da madre natura, modellata grazie a una sorgente naturale ricca di calcio che nei millenni ha formato un sistema di candide terrazze di travertino con formazioni stalattitiche, riempite senza sosta da acqua celeste.
Purtroppo il turismo è stato, ed in una certa misura lo è ancora, il fattore di rischio maggiore per la preservazione del sito di Pamukkale. L’erosione e l’inquinamento minacciano questa meraviglia, che prima di essere dichiarata patrimonio mondiale dall’UNESCO veniva addirittura percorsa con delle motociclette.
Nonostante questo scempio sia terminato, un turismo responsabile rimane comunque la vera linea guida da consolidare per salvaguardare Pamukkale.
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Alcuni consigli per i visitatori
Questa località iconica è presa di mira ogni anno da numerosi turisti: in Turchia è seconda solo alla città di Istanbul e alla Cappadocia come riferimento turistico.
Per raggiungere il sito vero e proprio, composto dal travertino millenario e da 17 sorgenti d’acqua, ci sono alcune cose che è necessario sapere. La prima è che nonostante Pamukkale sia una meraviglia mozzafiato, è bene non aspettarsi esattamente i panorami da cartolina.
Sì, è bellissima, ma non è interamente e puramente bianca e celeste: molte impurità ferrose e argillose creano chiazze di colore grigio e ruggine.
Secondo punto importante: aspettatevi di fare una lunga fila per avere accesso al sito. La massa costante di turisti è piuttosto critica - circa 5000 visitatori al giorno di media -, e molti di questi arrivano alle luci dell’alba per poter sperare di accedere. Soggiornare nella vicina località Denizli può aiutare.
Normalmente un minibus accompagna i visitatori a un’entrata inferiore, mentre molti preferiscono quella superiore in quanto più panoramica. Ovviamente l’entrata superiore presenta una fila maggiore, e spesso è meglio entrare in basso e farsela a piedi piuttosto che aspettare in coda per ore.
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Informazioni per il rispetto di Pamukkale
Come evitare di danneggiare il sito di Pamukkale? Anzitutto camminandovi a piedi scalzi. L’ideale è portare con sé una busta nella quale mettere le proprie calzature, da portare con se (magari in una borsa o in uno zaino) durante l’escursione.
C’è da dire che più di 5.000 paia di piedi ogni giorno comportano comque una cera dose di inquinamento che su una scala di tempi lunghi deteriora le strutture naturali. Camminare scalzi significa anche rischiare di scivolare, pertanto si consiglia di procedere con cautela. Non esiste nessun sistema di cassette di sicurazza a Pamukkale, pertanto risulta consigliabile di portare con se il meno possibile.
Viaggiare leggeri è una delle cose migliori che si possano fare. Fare attenzione anche all’effetto cecità da neve, data dal biancore latteo di Pamukkale che riflette i raggi ultravioletti, pertanto portare con sé occhiali da soli.
Se volete fare il bagno, è bene avere il costume pronto sotto i vestiti perché non troverete molti posti protetti dove potervi cambiare con intimità. Cercate di evitare le pozze antiche, affinché si preservino al meglio. Ricordate che c’è un prezzo da pagare all’ingresso, che si aggira sugli 8 euro.