8 verdi vulcanelli d'Europa
Un giro davvero singolare vi porta a visitare aree particolari, zone in cui un magnetismo unico fa spostare le nuvole in cielo. Naso in sù e azzurro e grigio fango che bolle sotto i vostri piedi, verdi colline - ma anche mare! - tutt'attorno: scopriamo dove sono i vulcanelli d'Italia e d'Europa, presso alcuni si può anche fare il bagno
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Viaggiare tra i vulcani. Maupassant, dal suo "Viaggio in Sicilia" le definiva "pustole di una terribile malattia della natura".
Invece stare in mezzo ai vulcani di fango fa sobbalzare e si mettono in moto sensazioni uniche.
E pensare che è la forza dell'acqua, che spinge per risalire in superficie, facendosi largo tra le faglie e fratture del terreno, salata e fangosa, mescolata a idrocarburi gassosi e liquidi.
Le salse, sorgenti, grifoni, coni, maccalube, vulcanelli, possono prendere diversi nomi a seconda della formazione geologica, della densità del fango e del loro aspetto.
Solitamente attorno a loro, al di là della zona fangosa, si forma un ambiente verdissimo, di colline morbide che pare d'essere in Irlanda.
Eccovi idee di viaggio tra i vulcanelli d'Italia e d'Europa.
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Forse non tutti sanno che in Emilia è stata inaugurata qualche anno fa la "Via dei vulcani di fango", un percorso un percorso che collega luoghi ed eccellenze attraverso il fenomeno geologico dei vulcani di fango o salse, tra i comuni di Maranello, Fiorano e Sassuolo nel Modenese e di Viano nel Reggiano.
Qui impariamo anche che una volta al posto della Pianura padana esisteva il mare; infatti il termine "salsa" (dal latino salsus) è relativo all'elevato contenuti di sale delle acque fossili.
Il campo delle Salse di Nirano, nella Riserva Naturale dell'Emilia Romagna, è uno dei più importanti d’Italia e tra i più complessi d’Europa.
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La Sicilia non è solo mare e belle città, ma terra viva che si muove. Il nome stesso di Macalube (o, secondo altre versioni, Maccalube) deriverebbe dall'arabo Maqlùb, ovvero "ribaltamento".
Eccoci quindi nella Riserva naturale integrale Macalube di Aragona, a soli 4 km da Aragona e 15 km da Agrigento, ci troviamo davanti a un vasto territorio argilloso caratterizzato dalla presenza di fenomeni eruttivi, noti localmente come "l'Occhiu di Macalubi", che hanno da sempre esercitato un grosso fascino sulla popolazione e sui viaggiatori stranieri.
Le maccalube sono presenti anche in provincia di Caltanissetta, in contrada Terrapelata, in mezzo alle miniere di zolfo.
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Nel Portogallo delle Azzorre, presso la stupenda isola di Sao Miguel, vi trovate nella zona di Furnas, precisamente a "Poça da Dona Beija", nota anche come “Poça da Juventude”, “Água do Poço”, o “Poça do Paraíso”.
Un luogo magico, dove ricaricarsi, rigenerare e purificare la pelle, dove immergersi nelle acque calde con la meravigliosa natura intorno fa dimenticare tutto.
Furnas comprende un’area vulcanica estesa, dove si trovano decine di soffioni che sbuffano aria ricca di zolfo.
La terra ribolle e il calore sotterraneo viene persino usato per farvi cuocere pentole ricolme di verdure e strati di carne al vapore, poi servite ai turisti come “cozido”, la specialità del posto.
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Non poteva mancare l'italianissima isola di Vulcano con le sue terme naturali dalle proprietà benefiche e curative per la pelle, per i problemi respiratori e le malattie ossee.
Qui, tra pozze secolari di fanghi caldi e argillosi, si possono anche fare bagni direttamente in mare, in acqua riscaldata da getti di vapore sottomarini, che creano anche un idromassaggio naturale, paradiso per i più freddolosi.
La spiaggia delle Fumarole e la Spiaggia del Gelso sono famose per questo; da fare anche l’escursione al Gran Cratere, un percorso di circa un'ora, attravrso il quale ci si ritrova immersi nei getti di vapore delle fumarole a 400 metri di altezza, con tanto di panorama mozzafiato.
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Spiagge lunari in Grecia? Ebbene sì, un paesaggio insolito si trova a Milos, un'isola piena di ricchezze geologiche, con acque termali poco note ai turisti.
A Milos esiste un piccolo centro termale ad Adamas, all’interno di una grotta chiamata “Ta loutrà tou lakkou”, le terme della fossa, consigliate per la cura di neuro artriti e artrosi, osteoporosi, mialgie e nevralgie, reumatismi e altro.
Nea Kameni, isola di lava, è invece la perla nera di Santorini, anche qui, nel centro della caldera del vulcano, si possono fare bagni salutari, in acque scure, calde, e ricche di ferro e manganese.
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In Francia i crateri addormentati si trovano in Alvernia e rappresentano una vera e propria riserva naturale. Ricche di vegetazione, le morbide colline si snodano tutte attorno al monte vulcanico Puy de Dôme, che culmina a 1465 metri e offre un panorama unico.
Passeggiare tra gli 80 domi e crateri e i 36 siti geologici rappresenta un'opportunità di vacanza per chi ama il verde e la natura, dove, oltre ad argilla e fango, è possibile trovare esemplari rari di flora e fauna locale. E se volete fare il bagno, cercate tra i verdi laghetti del Mézenc e dei vulcani del Meygal.
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Proseguendo verso il distretto di Buză, si ha l'imporessione di attraversare un pezzo di Islanda, tanto i prati sono verdi e l'erba brillante accarezzata dal vento.
Ad un certo punto però il paesaggio diventa lunare, quasi marziano, mano a mano che ci si avvicina ai vulcani Noroiosi di Paclele Mici e Paclele Mari, a pochi minuti da Berca.
I piccoli crateri lasciano fuoriuscire colatelle di lava che disegnano magie sul terreno, mentre si ascolta il sobbollire lieve dell'argilla, che arriva fino a scoppiare in aria.
Magnetico qui lo è davvero tutto, ipnotico per la vista, l'udito, l'olfatto e il tatto. Ma state ben attenti a togliervi le scarpe: calpestando il terreno caldo, potreste facilmente finire con mezza gamba arenata!
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L'Islanda si sa, è tutta un gran cratere, con terra primordiale e ghiacci puri; ma quando si arriva nella zona a nord del Lago Myvatn non si può rimanere indifferenti a un ennesimo paesaggio cangiante, pieno di colori - toni che vanno dal ruggine all'azzurro latte delle sorgenti calde del Namaskar -, dalle fumarole e dal caratteristico odore di zolfo.
Qui, tra vulcanelli e terra bollente, si vedono buche tra le case con grandi coperchi, forni sotterranei che le persone usano ancora per infilarvi le pentole e farvi cuocere il cibo.
A due passi dalle fumarole, il paesaggio diventa verde e morbido: si può fare il tour dei laghetti a piedi, a cavallo o in bicicletta, godendo della splendida flora e della fanua locale.