Wakhan Corridor: come viaggiare in Afghanistan
Il Wakhan Corridor, meravigliosa lingua di terra dell'Hidu Kush in Afghanistan, è ora aperta ai turisti, dopo anni di chiusura per via delle guerre. Scopriamo qualcosa di più.
È sempre più difficile essere un vero viaggiatore e prendere le distanze dal turismo e da tutto il business che gira attorno al mondo del viaggio.
Viaggiare è un bisogno innato non solo dell’essere umano ma di molte specie animali. Al pari del risposo, il viaggio è una necessità per la mente e lo spirito, fondamentale per aprire nuove prospettive sulla vita.
Va detto però che nella nostra epoca fatta di internet, droni e satellitari portatili, è quasi impossibile trovare angoli di mondo totalmente nuovi o “quasi” vergini.
Tutto il mondo è stato esplorato, non ci sono più isole deserte o foreste impenetrabili. Persino gli abissi e le cavità della terra non sono più un mistero.
Tuttavia è sempre possibile avventurarsi in territori difficili per un comune viaggiatore, luoghi per i quali nessuna agenzia potrebbe prepararvi, teatri di scontri armati o aree povere e considerate a rischio. Pur sempre considerando quali sono le misure di sicurezza.
L’Afghanistan, tra tutti i luoghi della Terra, è uno di quelli che allontana i viaggiatori invece di attrarli.
Si può viaggiare in Afghanistan?
Eppure, se riusciamo ad andare oltre la cortina di notizie con cui ci siamo figurati l’Afghanistan nella nostra mente come un luogo barbaro, scopriremo che questa Nazione ha molto da offrire sia in termini culturali che naturalistici.
Basta avere qualche accorgimento per viaggiare il più possibile sicuri evitando le province teatro di scontri e attenendosi ad alcune abitudini locali considerate molto importanti.
L’Afghanistan, col suo cibo speciale, la sua arte quasi incontaminata, il suo spirito remoto, la sua voglia di rinascita, è davvero un Paese stupendo.
Visitare un luogo che incarna a suo modo il caos, ci può aiutare a farci un’idea concreta di quanto il mondo occidentale esprima in fondo solo un’altra faccia dello stesso caos.
Come raggiungere il Wakhan Corridor
Ma anche per i turisti meno estremi, adesso si è aperta la possibilità di visitare una parte meravigliosa dell’Afghanistan, un corridoio protetto tra le montagne, abitato da tribù talmente remote da non essersi neanche accorte della guerra.
Parliamo del Wakhan Corridor, una sottile striscia di territorio montano che, stretto tra Pakistan e Tagikistan, si allunga fino alla Cina.
Ci sono 2 modi per accedere all’area:
1. il primo, sconsigliato, è atterrare a Kabul e raggiungere la provincial di Badakhshan in autobus o in treno;
2. il secondo consiste nell’entrare in territorio afgano dal Tagikistan, cosa fattibile tramite un permesso (spesso scritto a mano) che si ottiene facilmente dalle autorità di confine.
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Gli abitanti del posto
Fatto questo passo, saremo in pieno Pamir, Hindu Kush, anche se sembrerà di essere su di un altro pianeta.
Dimenticatevi alberghi, guest house, internet e taxi, il Wakhan Corridor si traversa a piedi, accompagnati da guide locali munite di yak, l’unico veicolo di trasporto locale.
A seconda della stagione il Wakhan Corridor offre paesaggi innevati o valli rocciose tappezzate di spettacolari cespugli che fioriscono in arancione e rosso.
La popolazione locale, estremamente accogliente, è completamente tagliata fuori dal resto dell’Afghanistan.
Spesso capiterà di dormire nelle loro semplici tende, di mangiare con loro, o di usare uno dei loro rifugi montani o un’antica moschea in rovina per ripararsi.
Sarà premura del viaggiatore attrezzarsi per questi ambienti montani, procurarsi una tenda per la notte e scarpe adatte al guado di piccolo torrenti.
Costi di viaggio
Generalmente è un viaggio che richiede dai 10 giorni alle 2 settimane di tempo per essere goduto appieno, per uscire veramente dai panni dell’uomo civilizzato e entrare in risonanza con questa terra senza tempo dove Marco Polo e Alessandro Magno passeggiarono prima di noi.
Il costo di un viaggio di questo tipo varia da 1500 a 2000 euro biglietto aereo escluso.
Parliamo di un prezzo che include visti, permessi, trasporti locali, alberghi da utilizzare prima di raggiungere il Wakhan Corridor, le guide locali, interpreti, cibo e le altre spese vive.
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Foto: Lukasz Nowak / 123rf.com