La Regione Calabria dice stop all'eolico
Con un provvedimento, la giunta regionale sospende ogni autorizzazione per l'avvio di parchi eolici ed elettrodotti, in quanto rovinerebbero il paesaggio.
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La Calabria dice basta alle pale eoliche in quanto “rappresentano una violenza alla bellezza della regione e allo sviluppo del turismo", ha scritto l'assessore alla Tutela dell'ambiente della Regione, Sergio De Caprio, meglio noto come Capitano Ultimo.
È la prima regione d’Italia in cui vengono sospese tutte le autorizzazioni per la realizzazione di impianti eolici ed elettrodotti. Il provvedimento è stato adottato, riporta la giunta regionale in un suo comunicato stampa, "nelle more dell'approvazione del Piano paesaggistico della Regione Calabria”.
Difendere il paesaggio della regione Calabria
Preservazione del paesaggio. Questa la strada scelta dalla regione che, con il provvedimento, avvia allo stesso tempo un Tavolo tecnico interdipartimentale “per definire l'efficienza ecologica del marchio di qualità dell'energia rinnovabile regionale”, spiega ancora l’ufficio stampa. Quindi parchi eolici no, ma comunità energetiche rinnovabili sì.
La scelta della Regione risponde alle richieste sempre più pressanti da parte di alcune associazioni in protezione dell’ambiente, tra cui Italia Nostra che alcune settimane prima aveva promosso una petizione proprio per chiedere “agli organi regionali competenti di fermare l’approvazione di tutti i progetti di parchi eolici in Calabria”.
Evitare la “colonizzazione in nome dell’energia pulita”
Italia Nostra ha puntato il dito su tre progetti in particolare, nei territori di Squillace e Borgia nella Provincia di Catanzaro, a pochi chilometri dalla costa ionica.
Per l’associazione, “i crinali delle armoniose colline che si attraversano imboccando la nuova statale 106” sono “luoghi ricchi di storia, di bellezza, spettacolo naturale modellato con saggezza dall’uomo per secoli, uno dei paesaggi costieri più belli del mare Ionio con il suo entroterra magnifico che è ancora possibile ammirare addentrandosi fino a Girifalco, limite oltre il quale si assiste alla mostruosa colonizzazione aliena del mondo rurale in nome dell’energia pulita”.
La decisione della giunta calabrese, però, potrebbe avere vita breve: il prossimo 11 aprile, infatti, si tornerà alle urne per votare il nuovo governo regionale. Starà quindi alla prossima giunta decidere come gestire questo tema.