Il progetto "Climb & Clean", dalle Alpi al sud Italia
Due alpinisti scalano le montagne, raccogliendo i rifiuti abbandonati. Dal Trentino alla Sicilia, un'iniziativa per incentivare comportamenti virtuosi e salvaguardare l'ambiente.
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©Planetmountain.com
I rifiuti abbandonati sono dappertutto. Anche nei luoghi più incontaminati. Fortunatamente c’è chi, oltre alla volontà, ha le capacità di arrivare in luoghi remoti ma pur sempre importanti per il nostro ambiente.
Matteo Della Bordella e Massimo Faletti sono due scalatori, uniti per un progetto molto particolare che per dieci giorni li ha visti impegnati prima sulle falesie trentine e poi su quelle siciliane.
Su e giù dalle falesie
Attraverso il progetto “Climb & clean”, i due alpinisti arrampicano su e giù dalle pareti rocciose, raccogliendo i rifiuti. L’idea viene qualche anno fa a Massimo Faletti, guida alpina e istruttore nazionale delle guide alpine, che subito coinvolge Matteo Della Bordella, alpinista e presidente del Ragni di Lecco.
Riportare a casa i propri rifiuti, raccogliere quelli che si incontrano lungo i sentieri di avvicinamento alle falesie e ai loro piedi, lasciando i luoghi meglio di come li si è trovati: queste, in poche parole, i messaggi lanciati dall'iniziativa “Climb & clean”.
Spostamenti sostenibili tra una falesia e l'altra
Dopo un paio di anni di preparazione, finalmente il progetto prende vita. Sulla pagina Facebook dedicata, Della Bordella e Faletti promuovono i comportamenti virtuosi dell’alpinismo e incentivano a tenere puliti i sentieri. “Solo così possiamo preservare il territorio per le generazioni future” scrivono i due organizzatori.
Gli spostamenti sono stati pensati per essere sostenibili. Dopo alcuni giorni sulle falesie trentine, i due alpinisti si spostano verso la Sicilia in treno, mentre tra le falesie gli spostamenti vengono fatti con un’auto elettrica.
Dieci quintali di rifiuti in un giorno solo
Alle tappe si aggiungono alcuni climber volontari, naturalmente nel rispetto delle regole anticovid. Insieme hanno raccolto di tutto: vecchie carrozzine, elettrodomestici, sacchi di rifiuti abbandonati, bottiglie di plastica, pannolini, copertoni di automobili, mozziconi di sigarette, tampax. Solo nella prima tappa - e siamo in Trentino - gli scalatori hanno raccolto 10 quintali d’immondizia.
“Crediamo nella forza di questa iniziativa, e crediamo che un mondo migliore sia possibile solo se l’uomo agisce in sintonia con la natura” spiegano i due attraverso i giornali locali. “Per questo abbiamo deciso di metterci in gioco con questo nuovo progetto”.