Consigli per l'orto a febbraio
Febbraio è arrivato e con lui i primi timidi cenni di caldo che fanno nascere le gemme delle piante e i germogli dei semi. Possiamo iniziare così a pensare alle semine per i futuri trapianti nell'orto e nel giardino.
di Mira Tonioni
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Siamo arrivati al mese di febbraio e con questo iniziano i primi timidi butti di germogli, le gemme e le erbe nascono sotto i primi raggi del sole e si nota già che l'aria diventa più mite, ma le pioggie sono ancora abbondanti e dissetano la terra anche se in alcuni casi diventano troppo forti e persino pericolose.
In questi casi è bene allora aver creato intorno all'orto e al nostro spazio verde alcuni canali e fossetti per incanalare le piogge ed eventualmente direzionarle in una zona umida, magari con un bel laghetto. La presenza di una fonte di acqua è un vantaggio per tutti i vegetali e per gli animaletti che vivono nelle vicinanze, poiché si crea un habitat più equilibrato e la possibilità di coltivare piante con necessità maggiori di irrigazione.
Inoltre sarà possibile ospitare la presenza di quelle piante che amano particolarmente le zone umide come la melissa, il crescione e le infinite varietà di menta che riempiranno di un bel tappeto strisciante i crinali del laghetto; l'aria profumerà delle loro fresche fragranze ottime da usare in cucina o per la preparazione di infusi e bevande sia invernali che estive.
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Nel mese di gennaio abbiamo cominciato a progettare e acquistare sementi per il nuovo anno ed ora è il momento di iniziare ad usare le nostre bustine di semi. Innanzi tutto servirà un semenzaio, cioè un posto dove riporre i vasetti seminati che sia esposto a molta luce e con una temperatura tiepida abbastanza costante. Si trovano in commecio diverse serrette adatte a questo scopo mentre un tempo i contadini si costruivano un cassone o si facevano bastare alcune cassette di legno con un vetro trasparente o un plexiglass sopra.
Le serre si trovano di diversi materiali e con robustezze differenti; la scelta dipenderà dall'ubicazione e dalla pesenza di venti più o meno forti che potrebbero rovesciarla e romperla. La scelta del prodotto, oltre che dal rapporto qualità prezzo, sarà quindi determinata dalle proprie possibilità economiche: se fossero scarse in questo momento ricordiamoci che il fai da te è di moda ed è un'ottima possibilità per riciclare materiali, impegnarci in attività creative all'aria aperta e avere così meno impatto sull'ambiente!
Ecco quindi come preparare una mini-serra fai da te.
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Una volta pronta la serra possiamo iniziare a seminare le prime piantine a partire già dalla fine del mese di febbraio. Le semine possono essere di lattuga, invidia, porro, prezzemolo, sedano e nelle zone più calde già all'aperto carote, cicorie, fave, piselli, ravanelli, spinaci e valeriana.
È stato dimostrato che il momento della semina e della futura crescita delle piantine è fortemente influenzato dalle fasi della luna.
Il primo metodo di semina secondo la luna è quello utilizzato dai contadini e si riferisce alla luna crescente e calante. Secondo questa teoria la luna che è in fase crescente richiama acqua e fa salire la linfa, quindi è il momento giusto per tutto ciò che deve svilupparsi sopra la terra (ad esempio le piante da fiore e da frutto: fragole, cetrioli, anguria, meloni, pomodori, melanzane, peperoni).
In luna calante invece si seminano le piante di cui ci interessa la parte ipogea, cioè le radici, rizomi, tuberi e bulbi (carote, patate, cipolle, ravanelli, rape) e anche le piante a foglia delle quali vogliamo evitare la fioritura e seme, appunto perché ne consumiamo le foglie (insalata, spinacio, bietola, radicchio, basilico).
Scopri il calendario delle semine dell'orto
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L'altro metodo di semina da poter seguire è il calendario biodinamico. In questo caso si osserva la posizione della luna in quanto ascendente e discendente, cioè quanto è vicina dalla Terra. Inoltre è correlata ai segni zodiacali e alla loro influenza sui 4 elementi e sulle rispettive parti della pianta: radice (elemento terra), foglia (elemento acqua), fiore (elemento aria) e frutto (elemento fuoco).
Per capire meglio pensiamo ad un pomodoro la cui parte per noi commestibile è il frutto: saremo pronti a seminarlo nel giorno influenzato dal fuoco e, visualizzando il calendario dell'agricoltura biodinamica, vedremo indicato quali giorni sono migliori per questa semina.
L'osservazione di chi ha seguito questo calendario ha portato allo sviluppo di piante molto migliori e più forti; l'unico svantaggio è la praticità perché non sempre si riesce a seguire i giorni consigliati sia per problemi di tempo in questo mondo che corre, sia per il clima non sempre favorevole come nel caso di forti piogge o neve. Il consiglio è... sperimentate quale calendario è migliore per le vostre esigenze: l'esperienza è la miglior maestra!
Vediamo come si può realizzare con le nostre mani un orto biodinamico
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Prepariamo i vasetti e i letti di semina con un buon tericcio specifico da semina che è solitamente molto più fine rispetto a quello da trapianti o da uso classico di riempimento. Si può aggiungere un po' di sabbia ma non troppa perché fà perdere compattezza e nel momento dell'estrazione delle piantine per il trapianto a dimora rischiamo la rottura del panetto di terra con possibili conseguenze per le radici: la crescita potrebbe quindi venirne compromessa.
I semi vanno disposti nelle cellette o vasetti in numero sufficiente a seconda delle dimensioni dei semi. Ad esempio se sono semi grandi sarà sufficiente un solo seme per celletta, nel caso non nasca avremo il vasetto vuoto. Se le dimensioni sono più ridotte andranno messi 3 semini per celletta e sucessivamente alla germogliazione le piantine più deboli vengono tolte lasciando solo la più forte a crescere per il futuro trapianto.
I semi devono essere ricoperti di terriccio sufficiente a farli stare sotto uno strato di terra della propria stessa dimensione: se il seme è grande 1 centimetro andrà posto sotto a 1 centimetro di terriccio mentre se è molto piccolo sarà quasi appoggiato sul terreno e poi lievemente battuto per comprimerlo nella terra in modo che non voli via.