Crowdfunding, come funziona
Un bel progetto in testa ma zero soldi per avviarlo? Ecco che grazie alle sempre più numerose piattaforme italiane, il crowdfunding vi può essere d'aiuto, scopriamo come funziona.
Il crowdfunding, finanziamento collettivo
Dall'inglese crowd "folla" e funding "finanziamento", il crowdfunding è un vero è proprio finanziamento collettivo che dà, a chi ha idee e bisogno di sostenerle, la possibilità di portarle avanti raccogliendo, ora grazie al web, "fondi" necessari per l'avviamento.
Il Consiglio Europeo indica: "per crowdfunding (finanziamento collettivo) si intende generalmente un invito pubblico a raccogliere fondi per un progetto specifico", mentre secondo la European Crowdfunding Network "Il crowdfunding è uno sforzo collettivo di molti individui che fanno rete e convogliano le loro risorse per supportare gli sforzi iniziati da altre persone od organizzazioni".
Solitamente si tratta di sforzi indirizzati verso progetti culturali, artistici, letterari, di ricerca scientifica o di diffusione di un giornalismo informativo che non sottosta alle regole di finanziamento del mercato, ma che si muove scegliendo altre vie.
In altri casi il crowdfunding viene applicato per portare aiuti umanitari e soccorso, laddove uno stato stenta a metterci del suo.
Lo scopo è di fatto quello di promuovere il benessere del pianeta e delle persone, ma anche portare innovazione, crescita o il cambiamento sociale, abbattendo le barriere tradizionali dell'investimento finanziario.
Barack Obama, è il presidente eletto anche grazie al crowdfunding: la sua campagna elettorale ha preso il via grazie anche ai soldi donati dai suoi elettori, che erano i primi portatori di interesse.
Come funziona il crowdfunding
Vi sono diversi tipi di crowdfunding: si va dal donation based, che si basa su donazioni per la raccolta di fondi per iniziative senza scopo di lucro, al rewarded based, passando per il lending based che si fonda su microprestiti, fino all'equity based, una forma regolamentata in Italia dalla Consob, per cui il Governo stesso ha disciplinato lo svolgimento dell’attività di equity crowdfunding in Italia, attraverso il Decreto n. 179/2012. Come riferito da Crowdfundingreport.it , il 2017 è stato l'anno dell'equity crowdfunding.
Sempre da questa pagina web, possiamo leggere l'elenco delle diverse piattaforme di crowdfunding, suddivise per tipologie, con rimando al sito di destinazione.
Grazie al sito crowdfunding Eppela, possiamo capire come si suddividono i principali step del crowdfunding: quando e perché lanciare un crowdfunding, il progetto, l'approvazione, il cofinanziamento, il traguardo, la scadenza, le ricompense e la pianificazione della campagna pubblicitaria. Inoltre, cosa importantissima per avviare un crowdfunding, è quella di conoscerne gli aspetti fiscali e legali, in particolar modo cosa avviene in caso di successo o di fallimento.
Andamento del crowdfunding in Italia
Esistono circa un centinaio di piattaforme di crowdfunding Italiane, prevalentemente nazionali e locali, che si muovono e crescono soprattutto facendo leva sulla cultura. Come comunica Guida al Fisco, alcune tra le piattaforme attualmente più accreditate sono Kickstarter Italia, Produzione dal Basso, Crowdfunding Telecom, Eppela, DeRev, Kapipal.
Come comunicato dal portale Crowd-funding.cloud " a oggi i dati disponibili evidenziano un costante aumento della raccolta di capitali in tutte le tipologie di finanziamento dal basso anche se - attualmente - i numeri italiani restano piuttosto distanti da quelli dei Paesi stranieri, soprattutto di quelli anglosassoni." Di fatto le statistiche prevedono che il settore continui a crescere nei prossimi anni, inserendosi sempre più nel tessuto economico del vecchio stivale.
Cosultare Consob per le risposte a tutte le vostre domande sul crowdfunding.
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