John Trudell, la voce degli indiani d'America
Molte persone oltreoceano piangono la sua morte, in Italia quasi non si conosce; c'è chi l'ha definito un profeta dei nostri tempi, chi la voce dei più deboli, scopriamo cosa ci ha lasciato questo spirito di lupo
Molte persone oltreoceano piangono la sua morte, in Italia è stata blandamente ricordata. Morto l'8 dicembre scorso, c'è chi ha definito John Trudell un "profeta dei nostri tempi" (cit. Paul Richards), ma anche chi l'ha visto come un uomo eloquente e pericoloso.
Il cuore indiano di Trudell
Amato da cantautori quali Bob Dylan, John Trudell è nato nel 1946 e cresciuto nella riserva indiana Santee, al confine con il Dakota del sud; il padre era indiano Santee, mentre la madre era di origine indiana del Messico.
Una vita alla Jack London la sua: la madre muore quando lui ha solo sei anni e abbandona la scuola a diciassette anni, a poco più di venti diserta la carriera militare.
Dopo aver studiato tecnica delle trasmissioni radio, diventa lui stesso portavoce e diffusore delle parole e dei diritti delle minoranze e di chi una voce non l'ha mai avuta, in particolare dei nativi americani, il suo popolo. Una voce dietro a un gruppo musicale in seguito, per portare avanti la sua difesa in favore dei più deboli e della terra.
Radio Alcatraz
Dal 1969 diventa porta parola anche degli occupanti dell'isola-prigione di Alcatraz, da dove trasmetteva un programma notturno fino al 1971, “Radio Free Alcatraz” .
Chi lo ricorda, anche on line, nei commenti di un video a lui dedicato (guarda infondo alla pagina), dice "Ricordo di essere andato nella zona della baia e di averlo visto parlare da Alcatraz.... Ha toccato il mio cuore così profondamente da aver cambiato la mia prospettiva per sempre. A volte le sue parole e la sua musica mi fanno piangere molto, ma non posso impedirmi di ascoltarle. Il suo è uno uno spirito degno di nota."
Nel 1972 entra a far parte dell’American Indian Movement, del quale diviene presidente operativo fino al 1979, anno in cui una tragedia ha devastato la sua vita: un incendio di probabile origine dolosa presso la casa nella riserva in Nevada ha ucciso moglie incinta, sua suocera e i suoi tre figli.
John Trudell tra musica e poesie
Il dramma lo porta verso nuove rive: la musica, l'arte, la letteratura e la poesia. Tra i suoi scritti ricordiamo "Alcatraz is not an Island"; tra le sue poesie “Living in Reality: Songs Called Poems”. Assieme a Jesse Ed Davis, chitarrista di origine kiowa, registra A.K.A. Graffiti Man che sarà pubblicato nel 1986 e che sarà considerato da Bob Dylan disco dell'anno.
Grazie all'appassionato matrimonio tra ritmi tribali, canto tradizionale, arrangiamenti rock moderni e la penetrante poesia che riesce a trasmettere, Trudell elabora una creazione unica, una musica che sente lo spirito del lupo e che si può ascoltare sul suo sito ufficiale.
Negli anni 90 diventa anche attore, recitando in film come Cuore di Tuono accanto a Val Kilmer.
Recentemente la regista Heather Rae ha realizzato un documentario sulla sua vita. Nel documentario del 2005, intitolato Trudell, la regista riporta ciò che disse l'FBI di lui: “He is extremely eloquent, therefore extremely dangerous”. Trudell muore di cancro a 69 anni, a Santa Clara l'8 dicembre 2015.
Tra ortografia e orto: scrittori per la natura
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