La Pelosa: la spiaggia a numero chiuso
Una delle più belle spiagge d'Europa è in pericolo a causa della mole di bagnanti che in estate affollano (e deturpano) questa bellezza naturale. Verrà protetta grazie a un'ordinanza del sindaco.
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L’Italia un patrimonio di bellezze naturali e artistiche da tutelare? Decisamente si. Incredibile a dirsi le bellezze naturali devono essere protette dall’abuso di noi uomini, che ne apprezziamo le peculiarità ma forse non sappiamo limitarci e siamo incapaci di salvaguardarle.
Intervengono così le istituzioni locali, alla ricerca di misure cautelative che possano mettere a confronto l’esigenza dell’ambiente, i costi per gestire al meglio la tutela e la richiesta del pubblico.
Questo è quanto sta avvenendo in Sardegna, a Stintino: per salvare una delle spiagge più belle del patrimonio ambientalistico europeo.
Si tratta della spiaggia La Pelosa, protetta dai faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e l’Asinara, dove sabbia bianca candida, acqua trasparente, fondale basso per metri e metri si inquadrano in uno scenario da sogno caraibico con tanto di torre saracena ormai simbolo di Stintino.
La Pelosa e La Pelosetta sono lidi molto ambiti dai turisti in arrivo dal tutto il mondo, ma la folla a caccia di mq per sdraio, stuoie e ombrelloni rischia di deturpare un ecosistema delicato che si sta consumando.
Il mare erode l’arenile
Malgrado sia una zona protetta dai venti di maestrale e il mare sia sempre calmo, si registra un impoverimento progressivo dell’arenile a opera dell’acqua e i suoi andamenti.
La spiaggia in aggiunta a questo fenomeno naturale ha visto incursioni anche di circa 5.000 persone al giorno nei periodi estivi, con tutto ciò che comporta una simile massa umana e i relativi spostamenti.
Accesso limitato
Il sindaco Antonio Diana ha così elaborato con la sua Giunta una contromisura per limitare i danni e contribuire alla gestione programmatica degli interventi di tutela:
- accesso a numero chiuso alla Pelosa, un massimo di 1.500 persone al giorno nel periodo estivo compreso tra il 1 giugno e il 30 settembre.
- non solo, i fruitori della spiaggia pagheranno una entry fee giornaliera di € 3,50 per soggiornare tra le h. 8,00 e le h 18.00 (esclusi dai pagamenti i bambini sotto i 12 anni) e verranno identificati con un bracciale biodegradabile, apposto al polso, come avviene nei villaggi turistici, il cui colore varierà di giorno in giorno a scanso di possibili frodi.
Regolamento da rispettare
Già in vigore dal 2018, un carnet di semplici regole obbligatorie per coloro che accedono alla spiaggia La Pelosa:
- divieto di fumare, per salvaguardare la disseminazione indiscriminata di mozziconi sulla sabbia o in mare e per rispettare gli spazi aerei comuni;
- divieto di accesso agli animali fino alle h. 20,00, su questo aspetto forse bisognerebbe valutare il grado di buona educazione civica dei proprietari, ma è una restrizione comprensibile;
- obbligo di stuoie sotto gli asciugamani per preservare la sabbia, patrimonio di cui è assolutamente vietata l’appropriazione, anche solo per souvenir.
Riqualificazione territoriale
L’attenzione per questo lembo di paradiso terrestre è davvero molto alta tanto che la giunta ha deliberato anche una riqualificazione dei percorsi per raggiungere la spiaggia: verrà divelto il passaggio in cemento e sostituito con una struttura ecocompatibile in legno, per annullare l’impatto ambientale.