Finalmente una pellicola per alimenti compostabile
La pellicola per alimenti viene usata da milioni di consumatori in tutto il mondo, generando tonnellate di plastica. In Italia, nasce una pellicola compostabile.
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Lo sapevate che quel materiale trasparente che conosciamo come pellicola di plastica per alimenti, in origine era un errore della chimica?
Dopo essere stato trovato come un residuo attaccato sul fondo di un recipiente in un laboratorio degli anni 30, fu usato come materiale per rivestire gli stivali e gli aeroplani dei militari.
Oggi ne consumiamo a tonnellate per confezionare prodotti alimentari sia a livello domestico che industriale.
Ma avete mai pensato a una pellicola per alimenti conferibile nella raccolta differenziata dell’umido? Finalmente c’è e si chiama Leaf. Leaf è il nuovo cling film compostabile sviluppato dall’azienda vicentina Crocco.
È realizzato in Mater-Bi, la bioplastica di Novamont, che incrementa le performance ambientali di questo materiale: grazie alla biodegradabilità e compostabilità può essere smaltito all'interno della frazione organica destinata al compostaggio domestico e industriale.
Cambiare l’impatto di milioni di case
“Si tratta di un’innovazione che cambia in maniera determinante l’impatto di questo materiale che viene utilizzato ogni giorno in milioni di case per la conservazione dei nostri alimenti” spiega l’amministratore delegato di Crocco, Renato Zelcher.
“Questa nuova pellicola trasparente è parzialmente derivante da fonti rinnovabili. Ulteriore caratteristica che questo prodotto sia stato studiate allo scopo di ridurne l’impatto ambientale rispetto ad altre soluzioni tradizionali”.
Milioni di pellicole per alimenti in un anno solo
Come spiega ancora l’azienda Crocco, Leaf permette di neutralizzare le emissioni di CO2 della pellicola attraverso un processo di eco-design che Crocco ha denominato Greenside: “Siamo in grado – spiega Zelcher – di misurare la carbon footprint (ovvero le emissioni di gas serra lungo tutto il suo ciclo di vita) del packaging, eventualmente ridefinirne il design dal punto di vista dello spessore e del materiale usato che può provenire da materiale di riciclo o biobased e, infine, garantire che le emissioni rimanenti vengano compensate attraverso l’acquisto di carbon credits, ovvero sostenendo progetti sostenibili come riforestazioni o produzione di energia da fonti rinnovabili, come previsto dagli accordi internazionali”.
La pellicola trasparente è popolare ovunque, ma soprattutto negli Stati Uniti. Negli ultimi sei mesi del 2019, quasi 80 milioni di americani ne ha usato almeno un rotolo, ma in più di cinque milioni ne hanno consumate oltre dieci milioni di scatole.
L’uso commerciale nei supermercati e le spedizioni rappresentano gli altri tre milioni di tonnellate di pellicola che le compagnie prevedono di usare: immagine se tutte queste pellicole fossero di un materiale compostabile...